Mobilità
16 dicembre, 2025Bruxelles propone ulteriore flessibilità per conformarsi ai target di taglio emissioni
La Commissione europea fa una piccola marcia indietro e rivede lo stop totale ai motori termici, inizialmente previsto per il 2035. Non si tratta di cambiamenti radicali ma della conferma di una riduzione al 90% dell'obiettivo di taglio delle emissioni di CO2, finora fissato nel 100% nei regolamenti comunitari.
Cosa significa? Innanzitutto, che troveranno uno spazio sul mercato anche a modelli non completamente elettrici o alimentati a idrogeno, come gli ibridi plug-in e i veicoli con range extender. E che a fronte di questo il restante 10% delle emissioni dovrà essere "compensato" dalle case automobilistiche con l'impiego di acciaio a basse emissioni o mediante l'utilizzo di carburanti sostenibili, come e-fuel e biofuel avanzati. Inoltre i costruttori, fino al 2034, potranno beneficiare di “supercrediti” per l'immissione sul mercato di piccole auto elettriche economiche prodotte nell'Ue di lunghezza fino a 4,2 metri.
Tra le altre cose, Bruxelles propone ulteriore flessibilità per conformarsi ai target di taglio emissioni sul triennio dal 2030 al 2032, estendendo la flessibilità concessa già quest'anno tra il 2025 e il 2027 per scongiurare il pagamento delle multe. Nel pacchetto, inoltre, la Commissione Ue lancia il piano “Battery Booster” da 1,8 miliardi di euro per accelerare lo sviluppo di una catena del valore delle batterie interamente prodotta nell'Ue, di cui 1,5 miliardi di euro sosterranno i produttori europei di celle per batterie attraverso prestiti senza interessi già il prossimo anno.
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