Mobilità
23 aprile, 2025

Il caso MG. Il grande successo di un marchio cinese che in Italia punta sulle auto a benzina e sulle ibride plug-in

Il nostro Paese è il più importante mercato europeo (Regno Unito escluso) del marchio britannico dei cinesi della Saic. Andrea Bartolomeo: "Abbiamo una gamma competa con tutte le alimentazioni"

Agli italiani piace MG. È infatti proprio il nostro Paese il più importante mercato europeo (Regno Unito escluso) del marchio britannico dei cinesi della Saic. Un primato raggiunto lo scorso anno grazie ad oltre 40 mila vetture vendute con una crescita del 33 per cento e una quota di mercato del 2,6 per cento, consolidato nel primo trimestre con risultati ancora più consistenti: 15.438 unità vendute, un aumento del 55%, una quota arrivata al 3,5 e lo sbarco nella top ten dei costruttori. La ricetta di questo successo? Certamente l’onda positiva dell’offensiva cinese con una crescita complessiva all’interno del mercato europeo di ben il 78 per cento. Certo, si tratta di numeri ancora contenuti ma la tendenza è nettamente in salita, in particolar modo per i modelli elettrificati (a batteria o ibride plug-in). 

Bartolomeo: “Abbiamo ascoltato il mercato italiano e capito le esigenze”

Ma MG è davvero un caso perché l’incredibile escalation non è dovuta alle elettriche ma ai modelli cosiddetti “tradizionali. A spiegare tutto ci pensa Andrea Bartolomeo, Country Manager e Vice President di SAIC Motor Italy: “Come prima cosa, a differenza di altri competitor che puntano tutto su uno o due modelli, noi abbiamo una gamma competa con tutte le alimentazioni. La nostra strategia fin da subito ha messo al centro elementi concreti e tangibili. Abbiamo ascoltato il mercato e allo stesso tempo abbiamo avuto il supporto della casa madre che ha capito le peculiarità del cliente italiano e ha supportato tempestivamente le nostre richieste”. 

Le elettriche? Troppo costoso sostenerle e pochi i risultati 

Dunque, niente, o quasi, di quanto si possa immaginare per un marchio cinese e largo a modelli a benzina e ibridi. “Puntiamo sulla gamma a benzina per il segmento B e sulle ibride plug-in in crediamo moltissimo. Al momento gli obiettivi con le sole elettriche si raggiungono con molte forzature e con costi molto alti rispetto ai risultati”, dice Edoardo Gamberin, capo del marketing per l’Italia. Così, proprio da questo mese, la gamma MG di segmento B si arricchisce di una nuova motorizzazione a benzina da 1.5 litri sui modelli MG3 (listino da 16.990 euro) e della nuova ZS (da 20.490 euro). Le versioni con questo motore saranno proposte al fianco di quelle con la tecnologia Hybrid+. “Modelli tutti di grande successo – aggiunge Bartolomeo – a cominciare dalla ZS Classic, quarta vettura più venduta nel suo segmento nel primo trimestre dell’anno fino alla MG3, lanciata ad aprile 24, cresciuta in pochi mesi arrivando ad una quota del 25 per cento e al secondo posto nella categoria”. 

I prossimi modelli e la nuova fabbrica

Il resto? Ancora nuovi modelli con la variante full hybrid della HS entro giugno e in estate due elettriche, tra cui la S5. Nel quarto trimestre, infine, una versione più compatta della elettrica MG4 e la decisione per una fabbrica europea (Ungheria e Turchia le probabili sedi) su cui però il manager è stato molto prudente: “Prima di fare ogni forma di riflessione, bisogna valutare le conseguenze delle tariffe. Di certo, se queste dovessero prendere consistenza potremmo immaginare anche l’apertura di un impianto”. Dunque, non resta che attendere.


 

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