Mobilità
1 agosto, 2025Continua il calo del mercato dell'automobile, ma crescono ancora le ibride plug-in. Fiat e Bmw le uniche a far meglio rispetto a giugno, crollano invece Peugeot e Renault. L'allarme dell'Unrae e di Federauto
Continua a perdere colpi il mercato dell’automobile in Italia. A giugno i conti si chiudono con un calo del 5,1 per cento (118.493 immatricolazioni). Molto più contenuto di giugno quando il saldo era sceso a -17,4 per cento. Il bilancio dei primi sette mesi dell’anno scende così a -3,8 per cento confermando la tendenza negativa: con 973.396 rispetto alle 1.011.338 unità registrate nel periodo gennaio-luglio 2024.
Continua la crescite delle ibride plug-in
Il processo di transizione verso la mobilità sostenibile procede a ritmo moderato, ma luglio ha mostrato segnali incoraggianti per i veicoli plug-in. Le auto elettriche pure (BEV) rappresentano il 4,9% del mercato mensile, in flessione rispetto al 6,0% di giugno 2024. Più dinamico l’andamento delle auto ibride plug-in (PHEV), che a luglio hanno raggiunto il 7,5% di quota, in crescita rispetto al 7,2% di giugno e rispetto al 3,9% di luglio dello scorso anno. Complessivamente, i veicoli ricaricabili (ECV) hanno totalizzato il 12,4% di quota a luglio 2025. Sempre molto dinamiche le vetture ibride che nel mese raggiungono il 44,6% (+4,5 p.p.) e il 44,5% (+5,5 p.p.) nei 7 mesi, con un 13,6% per le “full” hybrid e 31,0% per le “mild” hybrid in luglio.
L’allarme di Unrae e Federauto
Un primo allarme dopo gli ennesimi risultatati negative delle vendite di auto in Italia arriva dall’Unrae, l’associazione dei costruttori esteri “Nel contesto dell’Unione Europea dove l’Italia nel 2024 è quintultima per penetrazione delle auto elettriche, il rischio concreto è che il nostro Paese diventi sempre meno attrattivo per investimenti e offerta. È il momento di agire: occorrono incentivi stabili, semplici e pianificati”. Secondo Massimo Artusi, presidente di Federauto, l’associazione dei concessionari: “È di tutta evidenza come la notizia sugli incentivi prossimi abbia impresso, dal suo annuncio in giugno, un ulteriore stop agli acquisti che, peraltro, ne potranno beneficiare in misura assai ridotta, dal momento che riguarderanno solo autovetture e veicoli commerciali elettrici ed una platea molto ristretta di beneficiari in funzione della loro ubicazione e dell’ISEE”. Le premesse, dunque, sono quelle di un autunno caldo per il comparto automotive, in Italia come nel resto d’Europa. L’incertezza sul green deal, i dazi di Trump i listini in continua crescita stanno mettendo in crisi quasi tutte le case produttrici.
Chi sale e chi scende
Per quanto riguarda le singole marche, a luglio riprende fiato la Fiat che guadagna l’8,09 per cento, l’unica, nella top ten dei brand, insieme a Bmw (+5,21) a far meglio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Crollano invece Peugeot (-24,2) e Renault (-23,8) mentre Audi e Volkswagen scendono rispettivamente dell’11,8 e dell’8,3 per cento. Da segnalare la crescita di Alfa Romeo con immatricolazioni in aumento del 14% rispetto a luglio 2024 e una market share che sale all’1,7% ma anche l’exploit di Jeep con l’Avenger che si conferma il Suv più venduto d’Italia nei primi sette mesi del 2025, nonché leader tra i B-SUV 100% elettrici. Nello stesso arco temporale, Jeep Avenger si conferma il terzo veicolo più venduto in Italia in assoluto, considerando ogni segmento e ogni motorizzazione.
Ottima performance anche per Toyota che si conferma anche a luglio come il primo importatore in Italia, leader assoluto tra le full hybrid e leader di mercato in ben 15 città del nostro Paese con in testa Roma dove quasi due vetture su dieci vendute sono ibride del marchio giapponese
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Ma che caldo fa - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì primo agosto, è disponibile in edicola e in app