Ventidue personalità europee hanno firmato un vademecum per chiedere che si esca concretamente dallo stallo provocato dal risultato del referendum britannico. Una risoluzione sarà portata davanti al Parlamento Europeo il 7 luglio dalla deputata Maria João Rodrigues

Prendiamo atto del voto dei cittadini britannici, anche se ne deploriamo il risultato. L’uscita del Regno Unito rischia di monopolizzare il dibattito, mentre da subito l’Europa dovrà essere in grado di trovare risposte adeguate alle grandi sfide e ai bisogni reali dei suoi cittadini.

È in questa prospettiva che il 9 maggio scorso abbiamo preso l’iniziativa, con personalità politiche di tutte le sensibilità e orientamenti, membri della società civile e della cultura, di lanciare un Appello per una nuova fase della costruzione europea: l’Appello del 9 maggio, pubblicato nello stesso giorno in diversi paesi europei. Il testo propone una tabella di marcia per un Nuovo Rinascimento europeo, applicabile già dall’autunno prossimo, imperniato su sei iniziative concrete:

- un rafforzamento della democrazia e della cultura civica europea

- una nuova fase in materia di sicurezza, difesa e protezione civile dei cittadini europei

- una strategia per accogliere e integrare i rifugiati e, se possibile, creare le condizioni per un loro rientro a lungo termine nei paesi di origine;

- una nuova politica industriale europea, basata su una crescita sostenibile, in grado di modernizzare le nostre economie e creare occupazione sui territori;

- il completamento dell’eurozona, con un funzionamento più efficace, per renderla motore di crescita e lotta alle disparità sociali;

- la creazione di un "Erasmus dei liceali", per avvicinare le nuove generazioni ad un sentimento di appartenenza comune.

La risonanza dell’appello è stata considerevole. Ci è giunto il sostegno di tanti cittadini, parlamentari europei e nazionali hanno proposto di farne una base di rilancio dell’Unione, organizzazioni della società civile lo considerano punto di partenza per le loro riflessioni, capi di stato, tra cui il Presidente Hollande, hanno manifestato la volontà a incontrarci. La nostra ambizione è di contribuire a creare le condizioni per una rapida ripresa del progetto europeo nelle mani dei nostri concittadini, convinti che l'interesse generale dell'Europa non si limiti alla somma degli interessi nazionali.

La tabella di marcia è ambiziosa, concreta, realista, centrata sui bisogni e le preoccupazioni dei nostri cittadini. Senza la sua rapida attuazione, il distacco tra le istituzioni e gli europei si accelera, amplificando il rischio di implosione dell’Unione, e con questo, di regressione senza precedenti delle nostre democrazie. In un mondo travolto da sfide geopolitiche, climatiche, migratorie, economiche e di sicurezza transnazionali, un'Europa unita e rafforzata è più necessaria che mai. Rispettosa delle diversità nazionali, garante dei diritti fondamentali, capace di integrare gli immigrati, di ridurre le diseguaglianze e influenzare i futuri equilibri internazionali, l’Unione europea deve diventare una grande potenza democratica, culturale, ambientale ed economica di un mondo multipolare, all’interno del quale presto non rappresenterà che appena il 5% della popolazione. Questa è la condizione per fare in modo che i nostri concittadini riprendano fiducia nel futuro.

Sono già dieci anni ormai che gli oppositori al progetto politico europeo occupano lo spazio pubblico. Criticano l’inazione dell’Europa in materia di sicurezza, politica estera e difesa mentre loro stessi hanno bloccato ogni tentativo affinché le fossero forniti gli strumenti necessari. Rompiamo questo ciclo assurdo e diamo finalmente all’Unione le competenze per agire e migliorare, concretamente, le nostre vite. Aldilà di questa nostra iniziativa, vogliamo anche sostenere la costruzione di istituzioni europee più efficaci. Ci auguriamo che il Parlamento europeo prenda l’iniziativa per una convenzione aperta e trasparente, in grado di coinvolgere in dibattiti e discussioni la società civile.

La nostra proposta consiste nel modellare i trattati sulla base delle sfide dei nostri tempi. Il trattato che crediamo debba nascere da questa iniziativa si dovrà applicare solamente ai paesi veramente convinti di avanzare insieme. Affinché la nostra ambizione si concretizzi, abbiamo bisogno di voi, cittadini dei paesi dell’Unione. Abbiamo bisogno che vi impadroniate di questa iniziativa, facendola vostra, che ne discutiate, anche mettendo in dubbio le nostre proposte o modificandole. L’Unione europea deve tornare ad essere un grande progetto di tutti noi, togliendolo dalle mani di chi lo vuole distruggere. Solo un movimento di questo tipo, dei cittadini, darà ai nostri rappresentanti il coraggio di agire. Invitiamo pertanto tutti coloro che condividono queste proposte ad unirsi a noi. Cominciamo insieme un gran dibattito europeo per costruire l’Unione europea del domani, per tutti noi!

Per firmare l’appello del 9 maggio - tabella di marcia per una nuova rinascita europea: ww.m9m.eu

Ecco chi ha firmato finora:

Guillaume Klossa, autore, promotore dell'appello e fondatore di EuropaNova; László Andor, economista ungherese, ex commissario europeo; Lionel Baier, regista svizzero; Michel Barnier, ex ministro degli Affari esteri francese, ex vicepresidente della Commissione europea (Ppe); Mercedes Bresso, italiana, parlamentare europea ed ex presidente del Comitato delle Regioni; Daniel Cohn-Bendit, ex presidente del Gruppo Verde (Parlamento europeo); Georgios Dassis, sindacalista greco; Patrizia Toia, italiana, parlamentare europea, capodelegazione al Parlamento europeo del Partito Democratico; Catiuscia Marini, italiana, Presidente della Regione Umbria e Presidente del Gruppo socialista al Comitato delle Regioni; Elmar Brok, tedesco, parlamentare europeo e Presidente Commissione affari esteri del Parlamento europeo; Philippe de Buck, belga, ex direttore generale di Business Europe; Felipe González, ex presidente del governo spagnolo; Guy Verhofstadt, belga, ex primo ministro e Presidente del Gruppo liberali e democratici al Parlamento europeo; Danuta Huebner, ex commissario europeo polacco, presidente della Commissione Affari costituzionali (Ppe, Parlamento europeo); Alessia Mosca, italiana, parlamentare europea; Sofi Oksanen, scrittrice finlandese; Robert Menasse, scrittore austriaco; Maria João Rodrigues, portoghese, vicepresidente dei Socialisti e democratici; Roberto Saviano, scrittore italiano; Gesine Schwan, politica tedesca, presidente di Humboldt-Viadrina; Kirsten Van den Hull, scrittrice; Paul Dujardin, belga, Presidente Presidente del Palais des Beaux-Arts of Brussels (BOZAR); Joschka Fischer, tedesco, ex vice cancelliere e ministro degli esteri; Jo Leinen, tedesco, parlamentare europeo e Presidente del Movimento europeo; Brando Benifei, italiano, parlamentare europeo; Simone Fissolo, italiano, Presidente Gioventù Federalista Europea Italia; Nicolas Schmidt, lussemburghese, Ministro del lavoro, occupazione e immigrazione del Lussemburgo; Philippe van Parijs, belga, filosofo e professore all’Università di Oxford; francese, matematico; Guillame Vicaire, francese, direttore generale Editis; Cédric Villani, francese, matematico; Sasha Waltz, tedesco, coreografo Sasha Waltz & Guests; Beppe Navello, regista direttore TPE Torino; Fabio Rizzio, direttore organizzativo TPE Torino; Sergio Escobar direttore Piccolo Teatrp di Milano; Lidia Ravera, scrittrice Assessore alla Cultura Regione Lazio; Antonio Calbi, direttore Teatro di Roma; Ugo Gregoretti regista, Presidente Associazione Autori Cinematografici italiani;  Gigi Proietti attore, regista; Angelo Pastore, Direttore Teatro Stabile di Genova; Myriam Tanant scrittrice regista docente Université PARIS 3 ; Jean Claude Penchenat attore e regista; Germano Mazzocchetti, compositore; Nicola Fano scrittore e critico teatrale, Cesare Lievi scrittore e regista; Luigi Perego, scenografo e costumista; Emiliano Bronzino, regista; la compagnia degli attori dei 3 Moschettieri  TPE - Torino.  

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