Unione Europea, che passione. Non passa giorno della campagna elettorale che i candidati a Palazzo Chigi di provata fede europeista non parlino dell'importanza delle istituzioni comunitarie. «Il Pd fa della prospettiva europea la propria bandiera» ha spiegato Pierluigi Bersani ai durante la sua visita a Bruxelles subito dopo aver vinto le primarie. Poche settimane prima Mario Monti, forte di ben due mandati da Commissario Ue, dal Palazzo di Vetro dell'Onu a New York ha ammonito: «Realizzare più Europa è nell'interesse di tutti».
Ecco allora un fiorire di singolari richieste alla Commissione. Tra i più attivi in aula si segnala Mara Bizotto (Lega Nord) con oltre 900 interrogazioni. In evidenza titoli come: "Condizioni deplorevoli dei canili municipali in Romania" e le "Vignette on line inducono i bambini a consumare psicofarmaci". L'europarlamentare del Carroccio chiede lumi perfino sui possibili rischi per la sicurezza legati alla riorganizzazione dei servizi segreti turchi, ottenendo una laconica risposta: «La Commissione non si esprime su questioni inerenti all'organizzazione dell'intelligence nei vari paesi». Le fa eco il collega di partito Mario Borghezio, veterano dell'aula di Strasburgo, che con i conti della Lega Nord passati al setaccio della magistratura sull'uso dei fondi pubblici chiede "L'abolizione della banconota da 500 euro" perché spesso viene usata per pagare tangenti. Fedele allo slogan di "Roma ladrona" Matteo Salvini propone invece, partendo dal caso dei 62mila stipendiati del Campidoglio, «limitazioni al numero di dipendenti pubblici».
Da tre legislature nell'Europarlamento, Roberta Angellilli del Pdl è sempre in caccia di possibili linee di finanziamento. Difficile darle torto: finora l'Italia ha utilizzato appena il 36% dei fondi a disposizione della programmazione 2007-13. Il suo fundraising, però, più delle grandi infrastrutture privilegia i finanziamenti a pioggia: una funivia tra il Santuario francescano e il Sacro Speco a Poggio Bustone (Rieti), un complesso immobiliare dalle potenzialità turistiche vicino Jesi e perfino un club per il dialogo tra i popoli a Belfast. Dall'Irlanda del Nord a Roma, suo collegio elettorale, portando all'attenzione dell'Ue nientemeno che l'orchestra del nuovo Auditorio Aureliano aperto nel Municipio XVIII.
Non manca il capitolo dedicato a mari e fiumi. Il pidiellino Vito Bonsignore invita ad un'indagine sulla pesca illegale del pesce siluro nel fiume Po. Antonello Antinoro dell'Udc risponde con un'analoga richiesta sui banchi di meduse urticanti nel Mediterraneo. Spazio anche ai temi etici e religiosi. Il toscano Paolo Bartolozzi (Pdl) si preoccupa del rispetto dell'accordo sulla proprietà della chiesa di San Martino sull'Isola slovena di Bled. Quanto sia fuori tema un simile argomento, ancora una volta lo dimostrano le poche parole con cui replica la Commissione: «La questione sollevata è di competenza esclusiva delle autorità nazionali».
Un lavoro d'aula di dubbia utilità, frutto forse della composizione della pattuglia italiana all'Europarlamento: vecchie glorie della politica nostrana come Ciriaco De Mita, Clemente Mastella o Luigi Berlinguer; volti noti forse desiderosi di tornare presto in Italia come Gabriele Albertini e David Sassoli. Oppure esponenti locali di partito, spesso più attenti alla tutela del loro collegio elettorale che alla politica comunitaria