
I suoi devoti seguaci (alcune migliaia) non avevano dubbi. Il loro “guru” era uno degli uomini più intelligenti al mondo, un “maestro” moralmente inattaccabile, capace di diagnosticare e curare i peggiori mali della nostra società, di curare scoliosi e malattie mentali e in grado di aiutare anche uomini (e soprattutto donne) di successo a raggiungere livelli sempre più alti di status sociale e ricchezza. Del resto lui stesso, Keith Raniere, nella sua prima biografia si era definito l’uomo con il più alto quoziente d’intelligenza al mondo («ho raggiunto 240 punti al test della MegaSociety»), auto-presentandosi con una tripla laurea al Rensselaer Polytechnic Institute, il college a nord di New York considerato tra i primi dieci al mondo per gli studenti «che vogliono guadagnare di più». E aggiungendo ai titoli accademici la qualifica di «pianista, ciclista e campione di judo della East Coast». E poi ancora «attivista, scienziato, filosofo e, soprattutto, filantropo».
Un guru nella migliore e più tradizionale accezione americana, pronto a portare i suoi adepti a una vita di affermazione totale per soldi e fama. Di “credenti” ne ha trovati subito a migliaia, quando (era il 1998) fondò l’Executive Success Program (cicli di lezioni “per avere successo” al costo di 7.500 dollari per sedici giorni o 2.700 per cinque giorni) arruolando tra gli “studenti” figure come Sheila Johnson (fondatrice della Black Entertainment Television), Antonia C. Novello (ex Surgeon General, sorta di ministro della Sanità, con George Bush padre), Stephen Cooper (amministratore delegato di Enron), il miliardario Edgar Bronfman (proprietario della multinazionale di bevande Seagram) con le sue due figlie, Cristina Fox ed Emiliano Salinas (ambedue figli di ex presidenti del Messico).
Per vent’anni è stato sulla cresta dell’onda guadagnando milioni di dollari, ma esattamente mezzo secolo dopo le vicende di Charlie “Satana” Manson e della sua Family, anche il guru Keith Raniere è finito dall’altare alla polvere. Dal sanguinario Manson lo divide tutto, ma una cosa li accomuna: tutti e due hanno ingannato e plagiato i loro follower, tutti e due hanno avuto come fedelissime esecutrici un gruppo di donne ridotte a schiave sessuali. Dopo un processo durato sei settimane, seguito morbosamente da media, social network e pubblico televisivo, il 19 giugno una giuria ha riconosciuto Raniere colpevole di «traffico sessuale, racket, pedo-pornografia, estorsione e ostruzione alla giustizia». Come prevede la legge americana toccherà al giudice stabilire l’entità della pena, che può variare - dati i reati - da 15 anni di reclusione all’ergastolo.
Chi è veramente Keith Raniere? Come ha potuto agire per vent’anni indisturbato nonostante già nel 2003 un lungo articolo della rivista Forbes avesse denunciato come il “programma per il successo” si fosse ben presto trasformato in un vero e proprio culto, una setta illegale e del tutto fuori controllo? Newyorchese di Brooklyn (dove è nato nel 1960), il piccolo Keith - figlio di James, un potente executive di un’azienda pubblicitaria e di Vera, insegnante di danza - ha vissuto i primi anni di vita in quell’ambiente creativo e ovattato della Upper class raccontato magistralmente nella serie televisiva Mad Man. Il primo shock lo coglie («impreparato», racconterà una volta raggiunto il successo) quando ha solo otto anni, con il divorzio dei genitori avvenuto tre anni dopo che dalla amata Brooklyn la famiglia Raniere si era trasferita nella Rockland County (un ricco sobborgo) per mandare il figlio in una scuola più esclusiva.
Sarà in quegli anni e ancora di più in quelli dell’adolescenza che Raniere si convincerà di essere un genio a cui niente è precluso. A dodici anni (sempre stando alla sua autobiografia e a diverse interviste concesse per un decennio a giornali e tv) in sole 19 ore imparò da solo l’intero programma di matematica della High School (il liceo Usa), a tredici anni aveva già completato l’intero ciclo superiore della classe di linguaggio informatico. A seguire le tre lauree (fisica, matematica e biologia) fino a quel 1990 in cui a soli 30 anni - dopo una rapida carriera come consulente e programmatore di computer - iniziò quella che definì «la mia scalata al tetto del mondo». Fondando Consumer Buyline (una società di marketing) e successivamente l’Executive Success Program.
In questa avventura accanto a lui troviamo una donna, Nancy Salzman. Sarà lei, infermiera specializzata in psichiatria e terapista, più grande di Keith di sei anni (è del 1954) a co-fondare con Raniere NXIVM (si pronuncia Nexium) trasformando la società di marketing in culto. Durante i seminari gli “studenti” dovevano chiamare Keith e Nancy con il nome rispettivamente di Vanguard e Prefect. Raniere aveva scelto il suo nome-titolo da un video-game che giocava da bambino in cui distruggendo gli altri si acquistava sempre più potere, per la Salzman la qualifica di “prefetto” era l’inequivocabile segnale che dopo il guru era lei la prima nella scala gerarchica.
Tutto ciò che avveniva nei seminari NXIVM era totalmente top secret, chi aderiva al programma ne accettava ogni regola (anche le più costrittive), la parola di Raniere era legge assoluta. Con l’articolo di Forbes il velo di segretezza inizia a squarciarsi. Denunciando nuovi cicli di lezioni da 25mila dollari al giorno oppure da 100mila dollari per sei giorni, il magazine della finanza Usa scrive che qualche adepto si è trasformato in detrattore: «è un programma con veri e propri sudditi, che vengono separati dalle loro famiglie e vengono indotti in un mondo bizzarro di pretese messianiche, di linguaggio idiosincratico e di pratiche rituali». Il grande accusatore è il miliardario Bronfman. Anche se lui stesso una volta ha seguito un corso e approvato il programma, sono ormai mesi che non ha notizie e non riesce a parlare con le due figlie. È preoccupato «per le lunghe ore e gli investimenti emotivi e finanziari» che hanno dedicato al gruppo di Raniere. Clare, 24 anni, ha regalato al programma ben 2 milioni di dollari. Lei nega, il padre accusa: «Si tratta di un vero e proprio culto».
Raniere va avanti per la sua strada. Ci sono persone che partecipano a questi seminari e poi non hanno più nulla a che fare con NXIVM, altre che diventano seguaci di Raniere e in seguito membri del culto. Stando alle testimonianze di ex membri, la società ha una struttura simile a quella del marketing piramidale, cioè in cui non si trae profitto vendendo i corsi ma arruolando nuove persone per frequentarli, grazie al passaparola. Una gran parte delle risorse finanziarie arrivano dalle donazioni “spontanee” dei seguaci o di persone che comunque credono nel lavoro del “guru”.
Nonostante un’altra lunga inchiesta di Vanity Fair del 2010 (in cui si dice che anche il miliardario patron della Virgin Richard Branson ha fatto parte del programma, lui ha sempre negato) la campagna di reclutamento va sempre a gonfie vele. Nel 2006 entra nel programma Kristine Kreuk, attrice sulla cresta dell’onda per il ruolo di Lana Lang in Smalville, la serie tv basata sui fumetti di Superman, popolarissima tra il pubblico giovanile (e non solo). Sarà lei a reclutare a sua volta Allison Mack, altra attrice co-protagonista (nella parte di Chloe Sullivan) della serie. Allison sale rapidamente nella scala delle favorite di Raniere, sarà lei una delle principali protagoniste della setta, reclutando decine di giovani donne nel mondo dello spettacolo. Sarà lei a proporre la pratica che diventerà uno dei simboli del NXIVM: quello di marchiare a fuoco le donne ridotte in schiavitù sessuale con le iniziali di Raniere. E in seguito anche con le sue, AM.
Nancy, Kristine, Allison e molte altre. Sono le donne, soprattutto quelle di successo, belle e possibilmente del mondo di Hollywood, la linfa vitale della setta di Raniere. Nel 2017 il New York Times squarcia un nuovo velo. Questa volta non si indaga sulle finanze più o meno occulte di NXIVM, ma l’attenzione viene rivolta soprattutto agli abusi subiti dagli adepti: psicologici e fisici. Sarah Edmondson, un’attrice canadese che ha al suo attivo decine di ruoli televisivi è stata una “credente” per circa dieci anni. Nel 2017 trova la forza per lasciare la setta, a convincerla del grande passo la rivelazione di Lauren Salzman (figlia della co-fondatrice di NXIVM) che le rivela l’esistenza di un gruppo segreto di donne all’interno dell’organizzazione. Per rivelarle il segreto con la certezza che non ne avrebbe fatto parola con altri, Lauren le chiese come garanzia un documento su cui erano scritti varie cose compromettenti che l’attrice non voleva fossero note ad altre persone. Le disse che altre donne le avevano consegnato materiali scottanti, come proprie fotografie senza vestiti o video a sfondo sessuale. Scopo del gruppo «una sorellanza fondata per essere una forza del bene».
Perché la cosa funzionasse le donne del gruppo avrebbero dovuto sottoporsi a rituali di sottomissione e obbedienza. Nel gruppo segreto fondato nel 2015 chiamato Dos - dalle iniziali delle parole latine Dominus Obsequious Sororum, tradotto più o meno come “padrone di obbedienti donne” - o ‘The Vow”, una delle missioni delle schiave era l’obbligo di fare sesso con Keith Raniere, quando veniva loro chiesto. E in altri casi anche con le donne del gruppo ai vertici della scala piramidale. Il DOS era composto da tanti gruppi più piccoli, formati da una «padrona» e sei «schiave», che col tempo sarebbero diventate a loro volta «padrone» di altre «schiave», facendo crescere il gruppo. Durante il processo torture e orrori della setta sono venuti alla luce, grazie alle testimonianze decisive di alcune donne. La marchiatura a fuoco non era un piccolo tatuaggio come si voleva far credere ma una dolorosa marchiatura a fuoco sull’anca, vicino all’inguine. C’erano poi vere e proprie punizioni corporali, digiuni forzati e in alcuni casi anche aborti non voluti ma imposti dal guru.
Dopo l’inchiesta del New York Times - che è del 2017, ben quattordici anni dopo le prime denunce di Forbes - per Raniere la fortuna inizia a girare al contrario. L’Fbi indaga seriamente sulla setta, diverse “schiave” iniziano a collaborare con gli agenti federali, la piramide di Dos, con Raniere come “Master” e il suo braccio destro Allison Mack (che adesso si fa chiamare Vanguard) viene messa sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori. Nel marzo 2018 il Bureau ha ormai prove schiaccianti. Il guru Raniere, fiutata l’aria è scappato in Messico dove vive in una lussuosa villa-fortezza, ma non ha fatto i conti con l’Fbi. A marzo viene arrestato e poi estradato negli Stati Uniti, un mese dopo viene arrestata anche Allison. Le accuse sono pesanti: traffico e violenza sessuale, estorsione, sostituzione di persona, lavori forzati, frode, pedo-pornografia. A seguire vengono incriminate Nancy Salzman, la figlia Lauren, l’ereditiera Clare Bronfman e la contabile della setta Kathy Russell.
Tutte le donne si sono dichiarate colpevoli, trascorreranno diverso tempo in prigione a seconda dell’abilità dei loro avvocati. Keith Raniere saprà con certezza solo il prossimo 25 settembre la portata della sua pena, che verrà decisa dal giudice Nicholas Garaufis. Dopo la dichiarazione di colpevolezza della giuria toccherà a lui (come prevede la legge Usa) quantificare gli anni di carcere che per i reati commessi possono variare da 15 fino all’ergastolo. «La Corte è preoccupata per la sicurezza dei giurati», ha scritto pochi giorni fa il giudice in una nota ufficiale in cui comunica che i nomi dei dodici componenti la giuria resteranno segreti. Nonostante tutto NXIVM è ancora un’organizzazione potente, negli anni gli adepti sono stati circa 16mila e fra loro non mancano uomini e donne in grado di mobilitare una lobby a difesa di Raniere che si proclama ancora innocente. L’Fbi teme che qualcuno prepari una vendetta. Perché anche dal carcere il guru di “come avere successo” resta un individuo altamente pericoloso.