Le reazioni all'attacco massiccio di Hamas. Gli Usa promettono aiuti. Il possibile supporto dell'Iran. E poi, nel resto del mondo, la batosta alle regionali per Scholz. Mentre in Italia un altro giudice contro il decreto Cutro

Israele dichiara lo stato di guerra
Israele dichiara lo stato di guerra. Una colonna di tank si dirige verso Gaza. Diluvio di bombe sulla striscia, nella notte sono stati colpiti 500 obiettivi di Hamas, che a sua volta rivendica «un massiccio attacco missilistico con 100 razzi» su Ashkelon, nel Sud di Israele. Secondo il Washington Post, gli Usa si attendono l'operazione via terra contro Hamas a Gaza nelle prossime 24-48 ore. Il nuovo bilancio dei morti israeliani è di 700. Sono 2.500 i feriti, moltissimi gravi. Ci sarebbero 750 dispersi, sarebbero almeno 100 gli ostaggi nelle mani di Hamas. Tra loro americani e tedeschi. Sarebbero 260 i morti al rave dei giovani pacifisti nel deserto. Israele ha chiesto ai suoi cittadini di abbandonare l'Egitto. Sul fronte palestinese le vittime sarebbero 413, di cui 78 minori. Tra loro una famiglia di 13 persone con 4 bambini. I feriti 2.200. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl 102.5: «Non abbiamo notizie negative sui cittadini italiani che vivono in Israele, stiamo seguendo glie eventi minuto per minuto», ricordando tra l'altro che dieci nostri connazionali si trovano a Gaza. Più di 123.000 persone sono state sfollate nella Striscia di Gaza , segnala l'ufficio Affari umanitari delle Nazioni Unite.

 

Wsj, Iran ha aiutato Hamas a pianificare attacco a Israele  
Secondo il Wall Street Journal, l'Iran ha contribuito a pianificare gli attacchi a sorpresa di Hamas contro Israele. Alti funzionari di Hamas e Hezbollah hanno affermato che l'Iran ha approvato il lancio dell'attacco in un incontro a Beirut lo scorso lunedì. L'attacco era pianificato da agosto. Il segretario di Stato americano Antony Blinken, interrogato sulla valutazione dell'amministrazione Biden sul presunto ruolo dell'Iran, ha dichiarato: «In questo momento, non abbiamo nulla che ci dimostri che l'Iran fosse direttamente coinvolto in questo attacco, nella pianificazione o nell'esecuzione fuori, ma è qualcosa che stiamo esaminando con molta attenzione, e dobbiamo vedere dove portano i fatti».

 

Ministro Sicurezza Israele lancia campagna per armare i civili
Il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir - controverso leader di destra radicale - ha incaricato la Divisione licenze sulle armi da fuoco di lanciare una "operazione di emergenza" volta a consentire al maggior numero possibile di cittadini idonei di armarsi. Lo riporta Haaretz. L'ufficio di Ben-Gvir ha dichiarato che, nell'ambito di questo programma, qualsiasi cittadino che soddisfi i criteri per il possesso di armi da fuoco e non abbia precedenti penali o medici potrà ricevere l'approvazione per il possesso di armi da fuoco entro una settimana tramite un'intervista telefonica.

 

Emma Bonino: "Adesso il mondo è più debole"
A proposito dell'esplosione del nuovo conflitto in Medio Oriente, Emma Bonino, leader radicale ed ex ministra degli Esteri, spiega in una intervista a La Nazione che si tratta di «uno scenario non insolito, la regione ha visto guerre e conflitti quasi senza interruzione negli ultimi decenni e il conflitto israelo- palestinese è stato lungamente considerato quello paradigmatico delle tensioni immanenti nella convivenza, in quell'area, di popoli e governi con valori, pulsioni religiose e tradizioni democratiche estremamente diverse. Quello che cambia, nello scenario attuale, è il contesto globale». «Tutte le istituzioni deputate alla gestione dei conflitti e al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale sono al momento congelate. Dysfunctional, per dirla in inglese: non funziona più nessuna istituzione multilaterale in cui Usa, Cina, Russia e Ue siano chiamate a cooperare. Dall'Onu al Wto, dall'Osce alla Banca Mondiale» aggiunge. Alla domanda «quale potrà essere l'evoluzione o l'escalation del conflitto?». Bonino risponde: «L'evoluzione non può che essere un'escalation militare da parte di Israele. Con tutti i rischi che questo comporta. Primo fra tutti, quello di un enorme spargimento di sangue, non solo di militanti di Hamas, a Gaza. È triste pensarlo, ma il calcolo cinico dei leader di Hamas è verosimilmente quello che una ritorsione sanguinosa di Israele, con tante vittime civili, torni a mobilitare le piazze arabe contro Israele, renda implausibile politicamente, per qualsiasi governante arabo, sostenere il ravvicinamento diplomatico con Israele, e riporti la questione palestinese al centro dell'agenda internazionale».

 

Guerra di video. Dai cori sessisti contro Meloni al caso Apostolico 
Una guerra di video social lanciata tutta dal centro destra per colpire gli avversari politici. "Cori sessisti contro il corteo della Cgil", ha denunciato Fratelli d'Italia e la presidente de Consiglio, Giorgia Meloni ha postato un video con alcune persone che, con maglia e bandiera rossa nella metro di Roma, cantano «"Meloni è una p...": Che ne pensa Landini?». Il segretario condanna «senza se e senza gli insulti, che non fanno parte della cultura e della pratica» della Cgil. E non si placa la polemica politica sul caso Apostolico. Dopo il video esclusivo di LaPresse girato alla manifestazione di Catania del 2018 in cui si vede la giudice Iolanda Apostolico rivolgersi alla polizia in assetto anti-sommossa con il braccio alzato, mentre un uomo dice agli agenti che «è stato fatto un atto infame, avete pestato quattro ragazzi», spunta un altro filmato sui social della Lega. Il teatro è sempre il corteo organizzato sul molo della città etnea cinque anni fa contro lo stop allo sbarco della nave Diciotti. Mentre la folla canta in coro "Siamo tutti antifascisti", si nota la magistrata insieme al compagno battere le mani a ritmo. "Catania, coppia che lavora in tribunale tifa con l'estrema sinistra davanti alla polizia", si legge nel post. Il Carroccio su Facebook riporta anche questa frase del giudice Rosario Livatino: "Nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili". Il dibattito è acceso. 

 

Altro giudice di Catania non convalida trattenimenti
Il Tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento di sei migranti a Pozzallo, disposto dal Questore di Ragusa. Il provvedimento è stato adottato dal giudice Rosario Cupri, un collega della giudice Iolanda Apostolico del 29 settembre che ha rigettato un'analoga richiesta nei confronti di quattro tunisini nel centro di accoglienza sconfessando di fatto il decreto del governo. I migranti erano assistiti tre dall'avvocata Rosa Emanuela Lo Faro e altri tre dall'avvocato Fabio Presenti. I sei distinti provvedimenti del giudice Rosario Cupri, secondo quanto si apprende, sono sostanzialmente sovrapponibili tra loro per la similitudine dei casi.

 

Batosta alle regionali per Scholz, vola l’Ultradestra 
Nell'ultimo test elettorale prima delle Europee, la coalizione semaforo del cancelliere Olaf Scholz esce con le ossa rotte dal voto in due popolose regioni tedesche del sud-ovest, Baviera e Assia, dove l'ultradestra incassa invece nuovi successi: nel Land di Francoforte sul Meno, la capitale economica della Germania, è diventando il secondo partito ottenendo la più forte affermazione finora mai registrata nell'ovest del Paese. In Assia i cristiano-democratici della Cdu, all'opposizione a Berlino, festeggiano un trionfo grazie al balzo di quasi otto punti che li conferma alla guida della loro venticinquennale roccaforte con il 34,6%. Mentre, pur con il peggior risultato dal 1950, la loro ala destra bavarese della Csu si è confermata prima forza in Baviera anche se con "solo" 36,4% e una flessione di 0,8 punti in un Land dove ancora 20 anni fa aveva una maggioranza dei due terzi.