La lotta turca al Pkk. I Palestinesi uccisi dalle forze israeliane. Il sostegno all'Ucraina che vacilla. Il vaccino contro la malaria. E al-Sisi che si ricandida in Egitto. Ecco i fatti della settimana

Iran, il regime teme la nuova Mahsa Amini. Mentre il nobel per la pace va a Narges Mohammadi
16 anni, viaggiava senza velo nella metropolitana di Teheran verso la scuola. Ora è in coma dopo il pestaggio da parte della polizia morale. Per i media statali la giovane sarebbe svenuta per un calo di pressione sbattendo la testa. Il gruppo curdo per i diritti umani, Hengaw Organization for Human Rights, invece, ha diffuso la foto di Armita Geravand nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Fajr, intubata, ferita alla testa, con la flebo sul braccio e gli occhi chiusi, che ha fatto il giro del web. Il governo iraniano teme una nuova ondata di proteste come quelle che hanno scosso l'Iran dopo la morte di Mahsa Amini, arrestata perché "non indossava bene" l’hijab. Così è iniziata subito la repressione: la madre di Geravand è stata arrestata, mentre i compagni di scuola e gli insegnanti sono stati diffidati dal diffondere qualsiasi notizia e foto della giovane sui social, pena pesanti multe e la fine immediata dei loro contratti.

 

Con lo scopo di sostenere, invece, il coraggio delle donne iraniane che lottano contro l'oppressione, il premio Nobel per la pace quest'anno è stato assegnato all'attivista iraniana per i diritti delle donne Narges Mohammadi, imprigionata dal maggio 2016 e ancora detenuta nel carcere di Ervin: «La coraggiosa lotta di Narges Mohammadi ha comportato enormi costi personali. Il regime iraniano l'ha arrestata 13 volte, condannata cinque volte per un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate», ha ricordato il comitato per il Nobel che auspica un suo rilascio. «Una vittoria che evidenzia il coraggio delle donne iraniane», il commento dell'Onu.

 


 

Turchia, lotta al Pkk
«Circa 20 obiettivi del Partito dei Lavoratori del Kurdistan sono stati distrutti, comprese grotte, rifugi e depositi. E alcuni agenti sono stati neutralizzati», così il ministero della Difesa turco a proposito degli attacchi aerei su alcune aree del Kurdistan autonomo nell’Iraq lanciati la sera del 1° ottobre dalla Turchia. Dopo che il Pkk aveva rivendicato l’attentato della mattina, quando due aggressori avevano fatto esplodere una bomba vicino agli edifici governativi di Ankara. Negli ultimi anni, spiega Reuters, la Turchia ha intensificato l’azione militare contro il Pkk, ritenendo che sia condotta in base ai diritti di autodifesa derivanti dall’articolo 51 della Carta dell’Onu. Sia nel nord dell’Iraq sia in Siria, dove il Pentagono ha ammesso di aver abbattuto per errore un drone turco che si era avvicinato alle forze Usa.

 

Palestina,  un anno mortale
Khaled El Qaisi, lo studente italo-palestinese, arrestato il 31 agosto al confine tra Cisgiordania e Giordania, è stato scarcerato «ma non liberato», ha sottolineato la moglie Francesca Antinucci. Fino all’8 ottobre ha il divieto di espatrio e l’obbligo di restare a disposizione delle autorità giudiziarie. Le mobilitazioni per la sua liberazione hanno attirato l'attenzione sulla condizione di tutti i palestinesi. Come riporta Al Jazeera, il 2023 è stato l’anno «più mortale» dal 2005: almeno 240 persone sono state uccise dalle forze israeliane tra Cisgiordania e Striscia di Gaza, tra cui 46 bambini. Alla lista delle vittime della violenza delle forze israeliane si aggiunge anche un 19enne palestinese ucciso nella città di Huwara nella Cisgiordania occupata, non è chiaro se da coloni o dall’esercito, spiega newarab.com

 

Ucraina, il fronte del sostegno è in crisi
Per scongiurare lo shutdown negli Usa, dalla legge di spesa provvisoria approvata dal Congresso sono spariti 6 miliardi di dollari di aiuti a Kiev. «Non abbandoneremo l’Ucraina», promette Joe Biden. Ma la preoccupazione c’è. In Slovacchia l’ex premier filorusso Robert Fico ha vinto le elezioni. Al centro della sua campagna anche lo stop agli aiuti militari all’Ucraina. La Germania rimanda l’invio delle armi a Kiev preoccupata dai dubbi americani. In Polonia monta un sentimento antieuropeo che alza la tensione in vista delle elezioni. E mette in allerta il fronte Ue pro-ucraina. Così decisioni diverse, a migliaia di chilometri di distanza, indeboliscono il sostegno al Paese di Volodymyr Zelensky.

 

Malaria, un nuovo vaccino economico ed efficace
«Questo secondo vaccino contro la malaria ha un potenziale reale per colmare l'enorme divario tra domanda e offerta», ha dichiarato Matshidiso Moeti, direttore dell’Oms per l’Africa. Il nuovo vaccino è stato sviluppato dall’Università di Oxford, è economico ed efficace e ha ricevuto l’approvazione dell’Oms: un grande passo avanti contro una malattia che uccide soprattutto bambini. Esistono già accordi per produrne più di 100 milioni di dosi l'anno.

 

Egitto, al-Sisi si ricandida
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, in carica dal 2014, ha annunciato con un discorso alla tv di Stato che si candiderà anche alle prossime elezioni presidenziali di dicembre 2023. Sarebbe per lui il terzo mandato. «Andate alle urne e scegliete chi volete. E io sarò soddisfatto dei risultati, lo giuro», ha detto il dittatore del Cairo.