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10 luglio, 2025Articoli correlati
L'intervento della presidente della Commissione europea al Forum economico franco-italiano Confindustria-Mefed a Roma: "I dazi sono una perdita per tutti. Lavoriamo per diversificare i nostri rapporti commerciali, ma il partner più importante per l'Europa è l'Europa stessa"
Il rapporto tra l’Unione europea e Stati Uniti? Potrebbe “non tornare più quello di una volta”: parola della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che, in un passaggio del suo intervento al settimo Forum economico franco-italiano Confindustria-Mefed a Roma, si è concentrata sui rapporti transatlantici. A dividere le due sponde dell’Atlantico c’è soprattutto - ma non solo - la questione dei dazi e la trattativa in corso con Donald Trump: “Stiamo lavorando senza sosta per trovare un'intesa iniziale con gli Stati Uniti, per mantenere i dazi il più bassi possibile e per fornire la stabilità di cui le imprese hanno bisogno. Crediamo - ha spiegato von Der Leyen - che i dazi siano una perdita per tutti. Una tassa sull'industria. Una tassa sulle persone”.
La presidente della Commissione europea ha garantito di star “lavorando duramente per diversificare i nostri rapporti commerciali” per limitare il potenziale impatto delle nuove tariffe, anche se già “l’80 per cento del nostro commercio - ha sottolineato - avviene con partner diversi dagli Usa”. Poi, di fronte agli imprenditori italiani e francesi, oltre a elogiare i due Paesi - “motori economici dell’Ue" - ha ricordato le partite commerciali aperte da Bruxelles: “Dal Mercosur al Messico alla Svizzera. Stiamo lavorando con India e Indonesia, con gli Emirati Arabi Uniti e la Thailandia, con le Filippine e la Malesia e con il Pacifico. Tutti vogliono avere a che fare con noi, perché cercano qualcosa che offriamo: siamo affidabili, rispettiamo le regole, la nostra industria offre la qualità di cui hanno bisogno. E perché fare affari con l'Europa fa bene”.
Ma al di là della ricerca di nuovi soci commerciali e del rafforzamento di quelli storici, per la presidente della Commissione europea “il partner più importante per l’Europa è l’Europa stessa”. Perché - questo il ragionamento - “quasi il 65 per cento del nostro commercio avviene all'interno della regione, inclusi Regno Unito, Norvegia e Svizzera. Se liberiamo tutto il potenziale del nostro mercato, possiamo offrire alle nostre aziende un porto sicuro. E possiamo preoccuparci molto meno di ciò che fanno gli altri”.
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