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17 novembre, 2025Il leader dell'estrema destra messianica parlando in una riunione del suo partito: "Se lui e i suoi amici terroristi ne accelerano il riconoscimento e l'Onu lo permette, devono anche essere ordinati omicidi mirati di alti funzionari dell'Anp"
Il ministro per la Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir, continua a osteggiare la soluzione dei “due popoli, due Stati” per risolvere le ostilità che ormai da decenni affliggono il Medio Oriente. E questa volta lo fa prendendosela con Abu Mazen, leader dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), che suggerisce di chiudere in carcere nel caso in cui venga riconosciuto uno Stato palestinese.
"Negli ultimi giorni abbiamo assistito al ritorno del dibattito sulla creazione di uno Stato palestinese. Questo non dovrà mai essere accadere. Mi appello al primo ministro, Benjamin Netanyahu: Abu Mazen e i suoi amici terroristi devono sapere che non hanno alcuna immunità”, ha detto il leader dell'estrema destra messianica aprendo una riunione del suo partito, Potere ebraico. Affermazione che arriva proprio nel giorno in cui si attende il voto al Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla risoluzione proposta da Donald Trump, dove è citata la possibilità in futuro di "un percorso credibile verso la creazione di uno Stato palestinese".
E poi, la minaccia: “Se accelerano il riconoscimento di uno Stato palestinese e l'Onu lo riconosce, devono essere ordinati omicidi mirati di alti funzionari dell'Autorità nazionale palestinese e Abu Mazen deve essere arrestato. C’è una cella pronta per lui nella prigione di Ketziot”.
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