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5 novembre, 2025Non solo Mamdani a New York. L'election day del 4 novembre è stato il primo duro colpo per Donald Trump, con i repubblicani che perdono la Virginia (che adesso avrà i vertici tutti al femminile) e non riescono a strappare il New Jersey
Non solo Mamdani a New York. L’election day del 4 novembre ha segnato una prima rivincita dei democratici, dopo l’ondata conservatrice che ha investito gli Stati Uniti con il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump dello scorso anno. New Jersey e Virginia hanno scelto per la prima volta due donne governatrici, le moderate Mikie Sherrill e Abigail Spanberger.
La Virginia, swing states strappato ai Repubblicani, avrà adesso i vertici tutti al femminile: la moderata Spanberger, 46 anni, ha come sua vice Ghazala Hashmi, senatrice statale di origine indiana, prima musulmana e sudasiatica a ricoprire un incarico pubblico nello Stato. Spanberger, ispettrice postale che si è dedicata nella sua carriera a diverse indagini sul traffico di droga, ha vinto contro l'avversaria repubblicana Winsome Earle-Sears. Tra il 2006 e il 2014 è stata anche agente della Cia, lavorando sotto copertura nell'area del controterrorismo e della proliferazione nucleare, anche all'estero.
“La Virginia ha dato un messaggio agli americani in tutto il Paese e al mondo: ha preferito il pragmatismo al caos, ha voltato pagina e preferito il bene comune, ha voluto ascoltare i vicini, e riportare la decenza nella politica”, dichiara Spanberger nel suo discorso di vittoria.
Nel New Jersey, invece, i democratici restano alla guida con la vittoria della 53enne deputata Sherrill. L’ex procuratrice federale ed ex ufficiale di Marina, anche lei volto moderato, ha battuto il repubblicano Jack Ciattarelli.
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