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30 ottobre, 2025Articoli correlati
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L’immagine della bella ragazza in minigonna è volutamente sfocata ma il concetto è chiarissimo: la “Schiava virtuale” che è al centro dell’inchiesta di copertina dell'ultimo numero de L’Espresso è il simbolo della nuova frontiera dei rischi legati all’Intelligenza artificiale. Quella che permette di costruirsi partner che hanno le fattezze di persone reali ma che sono del tutto asserviti al loro padrone. Una deriva disumana, commenta il direttore Emilio Carelli nel suo editoriale. Una perversione che si espande a ritmi vorticosi, superando limiti etici e giuridici, dimostrano le inchieste di Manuela Cavalieri e Donatella Mulvoni dagli USA, il focus italiano di Gennaro Tortorelli e gli interventi di Marco Montemagno e Guido Scorza. Mentre Francesca Barra racconta lo sfruttamento della sua immagine contraffatta di cui è stata vittima e Lea Melandri spiega ad Anna Dichiarante perché è importante continuare a ribellarsi.
Si passa dal virtuale al reale con l’inchiesta di Gianfrancesco Turano sulla costruzione del nuovo stadio di Milano, un affare per tutti i privati coinvolti ma non per il Comune. Altre inchieste approfondiscono il tema della nave italiana costruita per Putin in barba alle sanzioni (di Paolo Biondani e Gloria Riva) e lo scandalo dei bambini spariti da orfanotrofi cileni e dati in adozione illegale in Paesi europei, Italia compresa (di Elena Basso e Giulia De Luca).
Nel suo editoriale, Enrico Bellavia denuncia le strategie del governo per imbavagliare la libertà di stampa, mentre i commentatori mettono a fuoco l’ipocrisia dei potenti che piangono i carabinieri mandati a morire in operazioni azzardate come quella di Castel D’Azzano (Franco Corleone), il paradosso delle aziende che chiedono più immigrati mentre il Palazzo chiude sui visti (Carlo Cottarelli) e le potenzialità horror del Decreto sicurezza (di Loredana Lipperini).
Un nuovo turno di elezioni si avvicina: Giuliano Torlontano fa il punto su Conte, che in Campania si gioca anche la tenuta nazionale, mentre Susanna Turco firma un reportage da Prato e un focus sul duello tra gli ex, Sangiuliano e Boccia, e Marco Antonellis rivela le strategie di Meloni per le nomine nelle aziende partecipate. Sebastiano Messina invece lamenta il malcostume delle preferenze che inquinano le elezioni, e Giuseppe De Marzo denuncia un nuovo caso di lotta all’ambientalismo: ad Albano, dove il sindaco che si opponeva all’inceneritore è stato sfiduciato davanti a un notaio, e non in aula, da una maggioranza trasversale.
Sul fronte della salute, Paolo Tomasi spiega l’importanza di una legge sul benessere psicologico mentre Jessica Mariana Masucci mostra che il bisogno dei pazienti cresce ma i finanziamenti restano al palo. Ci sarebbe bisogno di più sostegno pubblico anche per i ricercatori finanziati dal Pnrr che non saranno riconfermati (Erica Manna) mentre Carlo Tecce fa il punto sulle start-up italiane abbandonate dalle istituzioni che dovrebbero aiutarle a sfondare. E Luca Carabetta annuncia che solo il risparmio privato potrà salvare gli italiani dalla crisi delle pensioni.
Nelle pagine di esteri, Daniele Mastrogiacomo spiega che per Trump la lotta al narcotraffico è una buona scusa per cercare di riprendere il controllo sulla politica degli Stati sudamericani, mentre Valeria Verbaro intervista Anabel Hernández, giornalista messicana finita nel mirino dei narcos. L’album curato da Tiziana Faraoni e un articolo di Leonardo Passeri mettono a fuoco “Operation inflation”, i cortei di proteste guidati da sfilate di pupazzi gonfiabili che sono diventati la spina nel fianco della presidenza Trump. E Teresa Numerico firma un ritratto di Peter Thiel, influente e controverso miliardario americano, apocalittico e antiambientalista.
Giuliano Malatesta fa il punto sulle proteste in Serbia, Diletta Bellotti addita i coloni israeliani che devastano gli ulivi dei palestinesi in Cisgiordania, Federica Bianchi presenta la nuova presidente dell’Irlanda, Catherine Connolly. E Valerio Berruti racconta come sia il Giappone a trainare la resistenza dell’Occidente contro lo strapotere economico cinese.
E L’Espresso chiude parlando dell’importanza della religione nel mondo contemporaneo (l’intervista di Stefano Vastano al politologo tedesco Hartmut Rosa), del boom editoriale intorno a San Francesco (di Sabina Minardi), del fenomeno Dinniman in arrivo al Lucca Comics&Games (di Nora B. Cugno). Paolo Virzì racconta il nuovo film a Claudia Catalli, Michelangelo Ostuni presenta il ritorno sulle scene del musical “Sicuramente amici”. E si finisce con un viaggio da favola, grazie a Marco Roberto che fa salire il lettore sulle carrozze del redivivo Orient Express.
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