Dopo quasi tre ore di telefonata, il presidente americano Donald Trump e quello russo Vladimir Putin sono arrivati a un accordo (temporaneo) sulla crisi in Ucraina e hanno concordato di "avviare immediatamente i negoziati" sul cessate il fuoco che si terranno in "Medio Oriente". Il primo elemento concreto è stato l'annuncio della sospensione, per 30 giorni, degli attacchi di Mosca contro gli obiettivi energetici ucraini, e poi lo scambio di 350 prigionieri (175 per parte) che inizierà già da domani 19 marzo. Putin, secondo il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov, avrebbe detto a Trump di essere "pronto a elaborare insieme soluzioni sostenibili" per "risolvere la situazione in Ucraina". I due leader "hanno confermato la loro intenzione di proseguire gli sforzi per risolvere il conflitto".
Il comunicato della Casa Bianca
"Oggi il presidente Trump e il presidente Putin hanno parlato della necessità di pace e di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina. Entrambi i leader hanno concordato che questo conflitto deve concludersi con una pace duratura", si legge nel resoconto della Casa Bianca. Putin e Trump, continua il comunicato, "hanno concordato che un futuro con un rapporto bilaterale migliore tra Stati Uniti e Russia ha enormi vantaggi in termini di accordi economici e stabilità geopolitica quando sarà raggiunta la pace. I due leader hanno concordato che il movimento per la pace inizierà con un cessate il fuoco energetico e infrastrutturale, nonché con negoziati tecnici sull'attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero, un cessate il fuoco completo e una pace permanente".
La posizione di Mosca
Putin, come riferisce il Cremlino in una nota, ha confermato a Trump "il suo impegno fondamentale a una soluzione pacifica del conflitto in Ucraina" e ha già dato ordine all'esercito di sospendere qualsiasi tipo di bombardamento contro le infrastrutture energetiche ucraine. Sempre il Cremlino ha fatto sapere che "il presidente russo ha affermato di essere pronto a collaborare con i suoi partner americani per un esame approfondito dei possibili modi per raggiungere un accordo, che dovrebbe essere globale, stabile e duraturo". Tra le condizioni esplicitate da Putin a Trump per un'accettazione più solida di un cessate il fuoco c'è la fine del "riarmo" di Kiev: "La parte russa - si legge nel comunicato stampa del Cremlino - ha evidenziato una serie di punti chiave riguardanti il controllo efficace di un possibile cessate il fuoco lungo l'intera linea di contatto, la necessità di porre fine alla mobilitazione formata in Ucraina e il riarmo delle forze armate ucraine". La Russia chiede esplicitamente la fine dell'invio di aiuti militari occidentali: "Condizione fondamentale per impedire un'escalation del conflitto e per lavorare alla sua risoluzione attraverso mezzi politici e diplomatici deve essere la cessazione completa dell'assistenza militare straniera e la fornitura di informazioni a Kiev".