Trump parla al Congresso: "L'America è tornata". Tra i super ospiti anche Elon Musk, al centro delle contestazioni

La rinascita del "sogno americano" del presidente Usa passa attraverso i dazi e la ridefinizione dei confini. È il discorso più lungo dai tempi di Bill Clinton: un'ora e 40 minuti

“America is back”: l’America è tornata. Sono queste le parole che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha scelto per iniziare il primo discorso del suo secondo mandato davanti al Congresso. Lo slogan, lo stesso che aveva usato Joe Biden quando sconfisse proprio Trump nelle elezioni del 2020, è stato accolto con entusiasmo dai Repubblicani, che si sono alzati in piedi al grido di “Usa! Usa!”. I democratici, invece, sono rimasti seduti in silenzio. Fatta eccezione per il deputato Al Green che, per aver più volte provato a interrompere il discorso del presidente, è stato scortato fuori dall’Aula.

 

Nel discorso, Trump ha fatto un resoconto dei suoi primi giorni a Washington, affermando che nei 43 giorni trascorsi dal suo insediamento sarebbe riuscito a realizzare più di quanto altre amministrazioni abbiano fatto in quattro o otto anni. “Sei settimane fa, in piedi sotto la cupola del Campidoglio, ho proclamato l’alba di una Età dell’Oro dell’America. Da quel momento c’è stata un’azione rapida e implacabile per introdurre l’era di maggiore successo nella storia del nostro Paese”. È la rinascita del “sogno americano”, che si snoda in quelli che Trump definisce come successi in politica estera, in economia e per la sicurezza del Paese.

 

Nel più lungo discorso di sempre tenuto da un presidente davanti a una sessione congiunta delle due Camere, durato un’ora e 40 minuti, Trump ha infatti toccato tutti i punti più controversi delle sue politiche, estere e interne. L'intervento ha battuto il precedente record stabilito dal presidente democratico Bill Clinton nel suo discorso sullo stato dell'Unione nel 2000, che durò 89 minuti. Tra gli ospiti d’eccezione al Campidoglio non ha mancato di farsi notare, oltre alla First Lady Melania Trump e all’inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff, il miliardario di origini sudafricane Elon Musk, messo a capo del Dipartimento dell’Efficienza Governativa (Doge). “Grazie Elon. Stai facendo un grande lavoro, apprezziamo il tuo lavoro. Anche l'altra parte”, ha affermato Trump, riferendosi ai democratici, che hanno risposto rumoreggiando.

 

I numerosi tagli alle spese federali portati avanti dal miliardario, però, continuano ad attirare molte critiche negli Stati Uniti, con il 54% degli americani che, stando a un sondaggio del Pew Center, vede in modo negativo il ruolo pubblico del proprietario di Tesla e Starlink. Più di un centinaio di manifestanti si sono radunati fuori dal Campidoglio in attesa di Trump, ma nel mirino degli slogan e dei cartelli esposti c'erano soprattutto Elon Musk e il suo Doge, accusati di aver fatto “precipitare il Paese nel fascismo”.

 

Il presidente ha poi spiegato di aver firmato finora quasi 100 ordini esecutivi per “ripristinare il senso comune, la sicurezza, l’ottimismo e il benessere nel nostro meraviglioso Paese”. Tra questi la tanto discussa decisione di rinominare il Golfo del Messico in Golfo d’America. Anche il Canale di Panama è sotto la lente dell’amministrazione Trump: “Lo abbiamo dato alla Cina e ce lo riprenderemo”, ha affermato, ribadendo anche l’intenzione di impossessarsi della Groenlandia.

 

Il presidente ha poi confermato l’entrata in vigore di nuovi dazi reciproci nei confronti di partner commerciali degli Stati Uniti, Europa compresa, a partire dal 2 aprile: “Qualsiasi siano i dazi contro di noi, noi li imporremo a loro. Qualsiasi siano le loro tasse, noi li tasseremo”, ha dichiarato, ammettendo che, però, queste imposte potrebbero portare qualche scompiglio. “Ma ci sta bene. Non saranno molti”, ha aggiunto.

 

Nel discorso del presidente Usa non è mancato il tema del conflitto in Ucraina, soprattutto dopo la decisione di Trump di sospendere gli aiuti militari al Paese europeo: “Ho ricevuto una lettera da Volodymyr Zelensky che si dice pronto a sedersi al tavolo della pace e a firmare l'accordo sui minerali" ha fatto sapere, aggiungendo di aver ricevuto “forti segnali" dalla Russia, che sarebbe “pronta per la pace. (…) Non sarebbe bellissimo? È ora di porre fine a questa guerra insensata".

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