Doug Burgum non sa resistere ai biscotti al cioccolato, alla fragranza che sprigionano appena sfornati. Così, una volta insediatosi come segretario all'Interno di Donald Trump, ha chiesto al suo personale di nomina politica di imparare a cucinarli. Lo staff è stato invitato a utilizzare i fornelli che si trovano nel ministero e, secondo The Atlantic, il politico è stato ribattezzato "la diva" da chi lavora con lui. Il motivo? La mole di richieste inconsuete fatte da quando è stato nominato. Ad esempio, ai funzionari, secondo quanto riporta il magazine, è stato imposto di servire a tavola e poi lavare i piatti durante i pranzi con ospiti del segretario. In un'occasione, per recuperare il ritardo accumulato, Burgum avrebbe preteso di utilizzare un elicottero della polizia dei parchi per raggiungere Trump sulla pista di decollo dell'Air Force One. Il dipartimento dell'Interno, a differenza di quanto suggerisca il nome, non si occupa di affari interni o di polizia, ma principalmente di parchi nazionali, riserve naturali, monumenti storici e le questioni dei nativi americani. Comunque, The Atlantic ha chiesto ai funzionari per la stampa dell'amministrazione Trump di commentare il cookiegate. Katie Martin, dal ministero, ha derubricato le fonti della rivista ad "anonimi codardi". Dalla Casa Bianca, Anne Kelly ha liquidato i giornalisti del magazine come dei "senza cuore", aggiungendo: "Solo l'Atlantic poteva far passare il gesto di preparare dei biscotti caldi per gli ospiti come qualcosa di negativo".