Ieri il governatore, il democratico Gavin Newsom, aveva attaccato il presidente Usa e la sua gestione delle manifestazioni: "La democrazia è sotto attacco. Quello che accade oggi è solo l’inizio, riguarda tutti noi"

Trump starebbe valutando il taglio dei fondi alla California dopo le proteste a Los Angeles

Un provvedimento che ha tutto il sapore di una vendetta. Secondo quanto scrive il Washington Post, l’amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di tagliare un’ampia quota di finanziamenti federali alla California, dopo che il governatore – il democratico Gavin Newsom – ha fortemente criticato la decisione del presidente Usa di inviare a Los Angeles Marines e Guardia nazionale per reprimere le proteste contro i raid anti-migranti in corso da giorni. Il team del tycoon, continua il quotidiano statunitense, starebbe chiedendo ai dipendenti federali di elaborare motivazioni per i tagli, tra cui il mancato rispetto degli ordini esecutivi di Trump contro gli sforzi a favore della diversità e contro sprechi, frodi e abusi da parte del governo statale. Il provvedimento andrebbe molto probabilmente incontro a un’ingiunzione di un tribunale federale e a nuove controversie legali. Inoltre, sempre in chiave repressiva, Trump dovrebbe emanare misure per abrogare le norme sui veicoli elettrici in California: lo ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt su X.


Ieri – 11 giugno – il governatore Newsom aveva puntato il dito contro Trump: “La democrazia è sotto attacco davanti ai nostri occhi”, aveva accusato in un video rilanciato sui social. “Trump sta organizzando una retata militare in tutta Los Angeles” e “sta devastando il progetto storico dei padri fondatori”. “I regimi autoritari – ha proseguito –  iniziano prendendo di mira le persone meno in grado di difendersi. Ma non si fermano qui. Trump e i suoi fedelissimi prosperano sulla divisione, perché consente loro di accumulare potere e rafforzare il loro controllo”. Newsom ha poi lanciato un allarme esteso a tutto il Paese: "Quello che accade oggi in California è solo l’inizio. Riguarda tutti noi. La California potrebbe essere la prima, ma chiaramente non sarà l’ultima”.

Non è la prima volta che i due si trovano a scontrarsi. Già durante il primo mandato presidenziale di Trump, il tycoon aveva minacciato di ritirare i fondi federali californiani dopo l’emergenza incendi che aveva colpito lo Stato e dopo il rimpallo di responsabilità tra i due. Sebbene la California sia il primo Paese nel mirino di Trump, il Washington Post scrive anche che l’amministrazione starebbe valutando di ritirare i fondi anche da altri Stati, con il Maine che potrebbe essere il prossimo probabile Paese nella black list della Casa Bianca.

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