La Russia “sta conducendo una guerra imperialista” con l'obiettivo di “minare la sicurezza europea a vantaggio di Mosca”. Il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Friedrich Merz, in un intervento pubblicato sul Financial Times, dettano la linea sulla due giorni di vertice dell’Alleanza atlantica che si apre oggi - 24 giugno - a L’Aja, in Olanda. Il rinnovato asse franco-tedesco, scrivono i due leader, lavora per rafforzare “il pilastro europeo della Nato”, soprattutto alla luce delle mutate sensibilità dell’amministrazione americana sulle garanzie di sicurezza per il Vecchio Continente.
Il summit è un'occasione, scrivono Macron e Merz, per riaffermare "il sostegno agli sforzi degli Stati Uniti per porre fine alla guerra, con una pace solida e duratura, preservando la sovranità dell'Ucraina e la nostra sicurezza". "Ma le nostre responsabilità vanno oltre l'Ucraina" avvertono i due leader, per "essere all'altezza" delle "molte sfide da affrontare, dal terrorismo alla protezione dei nostri territori, cittadini e interessi in tutto il mondo”.
In riferimento al dibattito dell’innalzamento delle spese militari dei Paesi Nato fino al 5 per cento del Pil, “Francia e Germania - sottolineano - spendono oggi più del 2 per cento per la Difesa. Noi andremo oltre, con l'obiettivo finale di raggiungere il 3,5 per cento per la spesa di base per la Difesa e l’1,5 per cento per le spese più ampie che contribuiscono allo sforzo di Difesa. Questo sarà il nostro modo di rafforzare il pilastro europeo della Nato”.
La politica aggressiva della Russia di Vladimir Putin torna spesso nell’intervento pubblicato sul quotidiano britannico: “Le spese aggiuntive ci permetteranno di colmare le lacune nella capacità militare, di fronte a una Russia revisionista" aggiungono Macron e Merz, sottolineando che "la deterrenza nucleare rimarrà la pietra angolare della sicurezza dell'alleanza". Nel testo, i due leader si impegnano inoltre a "garantire una buona cooperazione tra Unione europea e Nato". "Una difesa europea più forte e più capace - è la loro tesi - contribuisce positivamente alla sicurezza globale e transatlantica ed è complementare e interoperabile con la Nato". "Ribadiamo senza ambiguità - concludono - l'unità e la solidarietà degli alleati e l'impegno per la libertà, la pace e la sicurezza”.