“L’Unione europea e l’Armenia non sono mai state così vicine”. Parola dell’Alta rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, che è in visita nel Paese caucasico. “Avete lanciato il processo di adesione all’Ue, e diamo il benvenuto alla vostra intenzione di approfondire la nostra partnership". Kallas ha poi sottolineato che Bruxelles "sostiene" il processo di normalizzazione dei rapporti con l’Azerbaigian e che vorrebbe vedere la firma del trattato di pace "il prima possibile". "In questo mondo c'è bisogno di stabilità ed è nostro interesse la conclusione di questo processo, anche dal punto di vista dei progetti di connettività verso l'Asia Centrale", ha aggiunto. 

La rappresentante della politica estera europea ha poi toccato il tema delle attività ibride della Russia nei paesi a lei limitrofi. "L'aspirazione alla democrazia dell'Armenia va protetta", ha sottolineato, annunciando "fondi ingenti" a sostegno dei media indipendenti armeni. Ue e Armenia hanno poi firmato intese di vario tipo, dalla sicurezza alla Difesa, ma anche sulla “liberalizzazione dei visti. Una volta soddisfatte tutte le condizioni e completato questo processo – ha aggiunto Kallas – l’Armenia e il resto d’Europa si avvicineranno”.

La volontà politica c’è, ma la strada per entrare in Unione Europea è ancora lunga. Il governo armeno lo scorso 9 gennaio ha approvato un progetto di legge per “avviare il processo di adesione all’Ue”, diventato legge il 4 aprile. Tuttavia, si tratta solo del primo passo interno per formalizzare l’avvio di un percorso politico e non la formale domanda di adesione.