Sembravano averlo in pugno, il mondo. O almeno l'Occidente. Uno con i suoi miliardi, un mezzo di comunicazione tra i più diffusi di sempre e la prospettiva di conquistare lo spazio. L'altro sedendo sullo scranno più potente, l'emblema del potere: la Casa Bianca. La coppia Elon Musk e Donald Trump è deflagrata. Fino ad arrivare all'assenso per la richiesta di impeachment del presidente statunitense. "Abbiamo avuto un ottimo rapporto, ma sono sorpreso, Elon mi ha molto deluso", ha detto il tycoon ai giornalisti, nello Studio Ovale. È stata una risposta alla diretta su X in cui Musk aveva definito "ingrato" Trump. "Senza di me non avrebbe vinto le elezioni". E c'è di più: "La bomba più grande: il nome di Donald è nei file di Epstein. Questo è il vero motivo per cui non sono stati resi pubblici". Lo scontro è totale. Il presidente ha dichiarato che Musk "ha dato di matto" dopo essere stato cacciato dal Doge. Secondo la stampa americana, sarebbe stata legge di spesa del partito Repubblicano in discussione a Capitol Hill a far precipitare i rapporti. "Elon ne conosceva tutti i meccanismi dall'interno", ha detto Trump, ma il miliardario ha smentito: "La legge é stata approvata nel cuore della notte, così velocemente che quasi nessuno l'aveva letta". Poi, il patron di Tesla si è attribuito il successo elettorale: "Senza di me Trump avrebbe perso le elezioni, i Democratici controllerebbero la Camera e i Repubblicani sarebbero 51 a 49 al Senato". E ha concluso annunciando la fondazione di un nuovo partito. Trump, invece, ha chiosato: "Non so se avremo più una grande relazione. Mi ha deluso, gli tolgo i contratti con il governo".