Mondo
21 agosto, 2025La Corte suprema è in possesso di una bozza di richiesta d'asilo scritta dall'ex presidente brasiliano che rischia fino a 40 anni di carcere per il tentato golpe del 2022 e che si definisce un "perseguitato politico"
L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, ai domiciliari in attesa della sentenza per il tentato golpe dopo le elezioni del 2022 vinte da Lula, preparava la fuga in Argentina per sfuggire alle accuse e chiedere asilo al Paese guidato dal suo amico e alleato, Javier Milei. Lo proverebbe un documento, contenuto in un rapporto che la polizia federale ha presentato alla Corte Suprema, che indica come Bolsonaro, nel febbraio del 2024, a due giorni dal ritiro del suo passaporto, stesse effettivamente preparandosi a lasciare il Brasile per sfuggire alla giustizia.
“Nel mio Paese di origine sono perseguitato per ragioni essenzialmente politiche”, si legge nella bozza di richiesta d’asilo indirizzata a Milei e pubblicata oggi — 21 agosto — dal Guardian. L’ex presidente si descrive come “un perseguitato politico” che rischia “un imminente arresto, ingiusto, illegale, arbitrario e incostituzionale”. Le stesse tesi, infondo, sostenute da Donald Trump che è entrato più di una volta a gamba tesa nel processo in corso contro il predecessore di Lula.
Bolsonaro ha sempre negato le pesanti accuse della giustizia brasiliana per cui rischia una condanna fino a 40 anni di carcere. La Corte suprema si riunirà il mese prossimo, ma nel frattempo Bolsonaro è ai domiciliari per aver ripetutamente violato l’obbligo di braccialetto elettronico.
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Nuovo ordine - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì 12 settembre, è disponibile in edicola e in app