Mondo
22 settembre, 2025Al via oggi l'80esima Assemblea generale dell’Onu, in cui anche Francia e Regno Unito dovrebbero ufficializzare il riconoscimento
Poco prima dell’inizio dell’80esima Assemblea generale dell’Onu, in cui almeno dieci Paesi dovrebbero ufficializzare il riconoscimento di uno Stato di Palestina, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha rivolto “a quei leader un messaggio chiaro”. Così in un videomessaggio: “State offrendo un'enorme ricompensa al terrorismo. Non accadrà, non si realizzerà, non verrà istituito uno Stato palestinese a ovest del fiume Giordano”. Grazie al suo governo, ha continuato Netanyahu, Israele "ha raddoppiato gli insediamenti ebraici in Giudea e Samaria”. E, ha aggiunto, “continueremo su questa strada”. Mentre Portogallo, Andorra, Australia, Belgio, Canada, Lussemburgo, Malta, Regno Unito e San Marino, trainati dalla Francia, si apprestano a compiere questo passo, Israele è sostenuto nelle sue rivendicazioni - tra gli altri - dagli Stati Uniti, che già lo scorso venerdì, 19 settembre, avevano posto il veto su una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
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