La casa Bianca ha grossi problemi a far passare le sue proposte per limitare la circolazione di armi: gli si oppongono le lobby dei cow-boy, quella dei tiratori al piattello, gli addestratori di piccioni e gli anziani cacciatori delle praterie

Contro Obama tornano i bisonti

La riforma di Obama per limitare la circolazione delle armi da fuoco sta incontrando molti ostacoli. Dopo una vibrante discussione in Senato, conclusasi con una sparatoria, la Casa Bianca è stata costretta a ritirare il testo, bucherellato in molte sue parti e dunque illeggibile.

GLI OPPOSITORI Molto estesa e vivace la mappa degli oppositori, repubblicani ma anche democratici. Il più autorevole è l'anziano senatore Jeremiah Richardson, capo della lobby dei cacciatori di bisonte. L'ultimo bisonte è stato abbattuto nel 1937 in un parcheggio a Denver, ma grazie ai progressi della geriatria sono centinaia di migliaia i cacciatori di bisonte ancora in vita. Secondo una vecchia leggenda del West i bisonti torneranno molto presto, portati da un tornado o importati da Taiwan. Nell'attesa, i vecchi cacciatori non smobilitano: indossano ancora il costume tradizionale (giacca e pantaloni di pelle unti di grasso rancido per coprire l'odore dell'uomo) e aspettano, con la carabina in pugno, di vedere riapparire la mandria.

ALTRI OPPOSITORI Molto influenti anche le lobby del tiro a segno, ciascuna delle quali ha eletto un suo rappresentante al congresso. Per citare solo le lobby principali: i pittori di bersagli a cerchi concentrici, i venditori di cuffie insonorizzanti, gli addestratori di piccioni per il tiro al piccione, gli accompagnatori dei tiratori non vedenti (il loro compito è indirizzare lo sparo dicendo "un po' più a destra, un po' più in basso, no così è troppo, stai attento cazzo!", eccetera) e l'associazione delle vedove e degli orfani degli accompagnatori dei tiratori non vedenti caduti sul lavoro.

ANCORA OPPOSITORI La Traditional and Ancient Guns Association sostiene che la vendita di armi da fuoco non solo non va limitata, ma va urgentemente estesa alle armi antiche e vintage che sono ancora nel cuore dell'America profonda. «Dove sono finiti i vecchi fucili a trombone di una volta? Che cosa sarebbe dell'identità americana senza la colubrina ad avancarica usata dai coloni nel 1778 per respingere l'assalto dei Nasi Forati?»: se lo è chiesto con un appassionato discorso al congresso il senatore Sam Unclesam, capo carismatico dei gunner tradizionalisti. L'amministrazione Obama è interessata ad aprire una trattativa con loro in seguito a una simulazione organizzata dalla Cia: un adolescente paranoico, entrato in una scuola per fare una strage armato di un vecchio archibugio, non solo non è riuscito a ferire nessuno, ma è morto quasi subito per l'esplosione dell'archibugio stesso.

SEMPRE OPPOSITORI Obama viene contestato anche dai fautori degli assalti all'arma bianca. Da sempre penalizzati e messi in minoranza dalle lobby delle armi da fuoco, questa agguerrita minoranza chiede che nelle armerie abbiano finalmente spazio adeguato anche i coltelli da lancio, le frecce avvelenate, le mannaie, le asce, le alabarde. Un rapporto dell'amministrazione Obama, che giudica «molto meno letali le armi da taglio rispetto alle armi da fuoco», è stato ritenuto gravemente offensivo dagli appassionati dell'arma bianca, che si adoperano da anni per essere considerati pericolosi e socialmente dannosi almeno quanto i gunner. Ma una simulazione della Cia sembra ridimensionare molto le loro ambizioni: un adolescente paranoico, entrato in una scuola per fare strage con un coltellino svizzero, è stato preso a ceffoni dalla bidella e riconsegnato ai genitori.

I FAVOREVOLI. Oltre allo stesso Obama e ai suoi familiari, ci sono alcuni anziani hippy, i membri superstiti della famiglia Kennedy e le monache carmelitane. È la prima volta che, negli Usa, la battaglia contro la diffusione delle armi da fuoco può contare su un sostegno così vasto.

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