Difendere De Gennaro: decisione sbagliata

La condanna della Corte europea riguarda tutti ?i responsabili dei fatti di Genova. Perciò la scelta del governo è incomprensibile e vergognosa

La Corte Europea dei diritti dell’uomo condanna all’unanimità l’Italia per i fatti di Genova 2001 e stabilisce che il comportamento delle forze dell’ordine alla Diaz «deve essere qualificato come tortura». Su Twitter Matteo Orfini (presidente del Pd) scrive: «Trovo vergognoso che De Gennaro sia presidente di Finmeccanica». Ma poi arrivano altre prese di posizione, prima con Raffaele Cantone: «Gianni De Gennaro è stato indagato e assolto» e poi con Renzi: «In lui piena fiducia. Il governo non ha dubbi su qualità e competenza».

Il governo non ha dubbi, ma noi sì, su De Gennaro e su una difesa tanto incomprensibile. Sorge il dubbio: quali ricatti portano a una difesa così forte? La mia speranza è che non sia cosi, ma c’è un’ombra pesante che si staglia su questa storia: quali altre motivazioni possono spingere a difendere chi ha fallito a Genova, a Napoli e in premio riceve il vertice di Finmeccanica? Su molte altre persone avrebbe potuto esserci un impegno del governo che non c’è stato, perché allora tanta protezione per De Gennaro? Certo è stato assolto, ma non è possibile ridurre sempre tutto a questioni di giudici, manette e condanne penali, ne facciamo piuttosto una questione di professionalità e di competenza. Non basta dire che un dirigente sia innocente, dobbiamo anche valutare che sia capace. E Gianni De Gennaro non si è dimostrato all’altezza dei ruoli che ha ricoperto. Allora, senza voler fare inutili dietrologie: perché continuare a premiare con ruoli apicali una figura che non si è distinta per competenza? Cosa porta ad agire così? Ragion di Stato? Convenienza? Cosa? Ed è la prima volta che il governo Renzi si posiziona palesemente in quel cono d’ombra dove è meglio scendere a compromessi piuttosto che fare giustizia. De Gennaro come poliziotto ha avuto dei meriti, ma dopo la pagina nera di Genova come Capo della Polizia e il fallimento come Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania perché metterlo al vertice di Finmeccanica? Perché ci affidiamo unicamente agli esiti dei processi per decidere chi deve ricoprire i ruoli chiave del nostro Paese? Si può essere incensurati e incapaci, non basta una fedina penale pulita per ricoprire ruoli di responsabilità.

Altrove accade che se un dirigente fallisca per incapacità di gestione non avrà un altro ruolo apicale: perché, invece, nel settore pubblico italiano di fallimento in fallimento si cresce? Mi sfugge, dopo la dichiarazione di Orfini, il significato della difesa di De Gennaro e dei suoi fallimenti. A fronte della condanna dell’Italia per tortura in riferimento ai fatti di Genova da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo, De Gennaro è legittimato a ignorare, Finmeccanica è legittimata a non rispondere, ma la difesa di De Gennaro da parte del governo è incomprensibile e vergognosa. La giustizia europea, sulla quale non pesa alcun condizionamento di contesto, ha condannato chiunque fosse coinvolto nella gestione dell’ordine pubblico durante il G8 di Genova, in qualunque ruolo, in qualunque posizione. Chiunque sedesse nella stanza dei bottoni è colpevole, nessuno può dirsi innocente solo perché assolto da un tribunale italiano. Esiste una condanna diversa da quella penale, che è morale e che ha marchiato a fuoco la storia successiva del nostro paese.

Genova ha cambiato per sempre il modo di manifestare, ci sono state vittime e carnefici, con nomi cognomi volti ruoli e questa difesa, tracotante, di De Gennaro ha avvelenato ulteriormente il clima. Quello che la politica in Italia deve comprendere è che ci sono degli avvenimenti che sono spartiacque e non è possibile che, all’interno dello stesso partito, alcune anime si collochino su una sponda e altre sulla sponda opposta. Genova non lascia scelta o si è dalla parte delle vittime o dalla parte dei torturatori e, per quanto ci si sforzi, in questo caso, non c’è alcuna difesa possibile.

La disponibilità di Renzi verso De Gennaro è un cambio di rotta, ovvero una nuova disposizione a intervenire su tutto ciò che avviene nel nostro paese. Se così non fosse, dovranno spiegarci cosa ha spinto il governo a intervenire in maniera tanto sollecita nel difendere un dirigente accusato di tortura dalla Corte europea per i diritti dell’uomo. Cosa ha spinto il governo a parlare, quando avrebbe anche potuto tacere?

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