Chi sale e chi scende

Matteo Salvini ha già il record di promesse non mantenute

di Sebastiano Messina   6 novembre 2023

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Si è fatto eleggere per la flat tax, per risolvere il problema immigrazione e le pensioni: è andato tutto in un'altra direzione. E poi il caso Soumahoro, il sindaco di Reggio Calabria. E la scalata a Medio Banca. Le pagelle della settimana

CHI SALE

GIUSEPPE FALCOMATA'
La Cassazione ha annullato senza rinvio la sua condanna per abuso d’ufficio nel processo Miramare e dopo due anni di calvario giudiziario il quarantenne sindaco di Reggio Calabria è tornato sulla poltrona riconquistata alle elezioni del 2021. Dovrà riprendere la guida di una città che per tutto questo tempo è rimasta nel limbo e gli resta solo un anno e mezzo per mantenere le sue promesse, ma lui esce a testa alta da un processo che ha saputo affrontare con dignità e compostezza.

 

ALBERTO NAGEL
Superando la quota del 50 per cento dei presenti – e staccando di otto punti di capitale la cordata che aveva sfidato il management per la conquista della prima banca d’affari italiana – l’amministratore delegato di Mediobanca esce rafforzato dalla conta nell’assemblea dei soci. Ai quindici anni di mandato appena compiuti ne aggiungerà altri tre. E ora ha dalla sua parte azionisti forti come Benetton, Unipol e Diego Della Valle. Chi pensava di riuscire a scalzarlo ha perso.

 

JANNIK SINNER
Battendo per due volte in un mese il russo Daniil Medvedev, il campione altoatesino ha confermato di essere l’astro nascente del tennis mondiale. Nella classifica Atp ha raggiunto la quarta posizione: come Adriano Panatta nel 1976. Se continua così potrebbe diventare il prossimo numero 3 del mondo: come Nicola Pietrangeli nel 1958. Certo, a differenza degli altri due miti italiani della racchetta non ha vinto la Coppa Davis, ma ha solo 22 anni e dunque è giusto dire: non ancora.

 

CHI SCENDE

MATTEO SALVINI
Aveva promesso lo smantellamento della legge Fornero e invece ha dovuto mandar giù il peggioramento delle pensioni presenti, passate e future. Aveva promesso la flat tax per tutti ma dovrà accontentarsi di una riforma fiscale che fa risparmiare appena 20 euro al mese (e solo a chi guadagna poco). Aveva promesso di fermare l’immigrazione clandestina ma rispetto al 2021 gli sbarchi sono triplicati. Per il leader della Lega il bilancio del primo anno di governo è pessimo.

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ABOUBAKAR SOUMAHORO
«Il fango mediatico non mi fermerà, tutto sarà chiarito», diceva il tribuno dei braccianti di colore dell’Agro Pontino. Ma gli sviluppi dell’inchiesta stanno diventando sempre più imbarazzanti, per l’attivista ivoriano che entrò alla Camera con gli stivali sporchi di fango: il gip di Latina ha messo agli arresti domiciliari sua moglie e sua suocera, accusandole di bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio per aver speso altrove i soldi ottenuti dallo Stato per l’assistenza ai migranti.

 

FRANCESCO MILLERI
La conquista di Mediobanca – uno dei pochi progetti che Leonardo Del Vecchio non poté realizzare – non è riuscita neanche al supermanager al quale il fondatore di Luxottica ha lasciato le chiavi della cassaforte lussemburghese del suo impero, la holding Delfin. Al momento del voto, in piazzetta Cuccia la lista di Milleri non è andata oltre il 32 per cento, appoggiata da un potente alleato come Francesco Gaetano Caltagirone ma non dai Benetton, come lui ha sperato fino all’ultimo.