La cronaca, rosa, bianca o nera, offre notizie che spesso hanno dell’incredibile. E che assomigliano alle trame dei romanzi popolari e delle commedie francesi. A partire dalla Città eterna

La battaglia di Roma contro i cinghiali e l’amore vietato: storie straordinarie

Quel che accade a Roma è sempre straordinario. Non è un caso se la città può vantare la sua storia millenaria, non è per la bravura di agenti di viaggio se è sempre piena di turisti. Ma adesso è partita la caccia ai cinghiali e, per dire, un uomo è stato fermato con balestra, frecce e coltelli. L’uomo è stato denunciato per porto abusivo di armi.

Non è il primo caso, in quanto continuo a leggere storie di cinghiali che aggrediscono cani di piccola taglia, che cercano di vuotare i bidoni dell’immondizia e che comunque vogliono procurare il cibo a sé stessi, alla propria compagna e ai cuccioli. Si sono messi in moto la polizia provinciale, i carabinieri, la Asl e altri ancora impegnati a depistare gli animalisti che risultano essere fiancheggiatori dei cinghiali.

Questo è l’aspetto straordinario della storia: non soltanto i cinghiali che stanno invadendo i parchi e ampie zone periferiche, ma anche il fatto che gli animalisti sono scesi in campo per difendere gli animali.

Per esperienza e per anagrafe, ritengo che la battaglia fra i cinghiali e i romani sarà lunga e complicata. Chissà se fra mille anni ci sarà un Colosseo ispirato ai cinghiali e alle loro battaglie.

Storie straordinarie che assomigliano alle trame di romanzi popolari. Leggo di un fatto accaduto a Ischia: si tratta di una scoperta del pescatore Domenico Schiano, che ha trovato, sulla spiaggia, un tesoro. Il pescatore dice: «Ho trovato delle buste. Nella prima c’erano banconote di tutti i tagli di vecchie lire e di marchi tedeschi. In un’altra, mazzette da centomila lire; altre tre erano vuote, ma in realtà il tutto sembrava avere un valore di 10 milioni».

Ditemi voi se possiamo credere a questa storia. E, se lo facciamo, è perché abbiamo bisogno ogni tanto di liberarci dal normale, di uscire dalla consuetudine, di trovare nuovi stimoli per la fantasia.

A ben pensarci, un tempo erano i politici a essere molto più brillanti e disponibili all’ironia rispetto a quelli di oggi. Giulio Andreotti, con le sue battute, l’ascolterei volentieri commentare la questione dei cinghiali a Roma e dei tanti soldi trovati in una busta a Ischia. Andreotti non si stupiva perché era un romano vero, di quelli che ne hanno viste di tutti i colori.

Mi sorprendo sempre quando la cronaca di oggi ci ricorda le famose commedie francesi, il vaudeville. Pensate che un brigadiere di Verona è stato beccato in «affettuosa intimità» con la moglie del comandante ed è stato trasferito.

Certo, come vuole la tradizione, anche autorale, tutto questo accade se uno dei due coniugi è in crisi. In questo caso era in crisi la moglie. L’amante della donna è stato trasferito per «incompatibilità ambientale». Vi rendete conto di quante «incompatibilità ambientali» si potrebbero scoprire quotidianamente? La storia si è poi complicata tra mille problematiche, ammissioni, compromissioni.

Alla fine, viene da dire soltanto che in qualunque ramo, in qualunque città, piccola o grande che sia, l’amore, principalmente «l’amore vietato», ha sempre avuto un grande successo. L’occasione giustifica un saluto e un omaggio a Gina Lollobrigida che nei panni della “Bersagliera” aveva fatto girare la testa a più colleghi di film.

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