Mafia Capitale, quanti politici coinvolti
Così collaboravano malavita e istituzioni
La rete criminale di Massimo Carminati cercava sponde nei partiti e a tutti i livelli. Ecco chi sono i politici indagati o coinvolti nell’inchiesta che fa tremare i Palazzi del potere
di Michele Sasso
17 dicembre 2014
Un’organizzazione armata e ramificata in grado di corrompere, comprare, e condizionare la vita politica: dal consigliere comunale al parlamentare.
L’inchiesta Mondo di Mezzo svela come la banda di Massimo Carminati tentava con ogni mezzo di infiltrarsi negli affari: bonifiche, centri per profughi, smaltimento di rifiuti, assistenza agli sgomberati delle case popolari.
Per il business la rete criminale mirava a tutti i partiti. Senza distinzione. Con un solo obiettivo: arrivare al potere, scambiando voti, soldi e favori. Un investimento sul futuro. A partire dalle campagne elettorali.
[[ge:rep-locali:espresso:285141134]]
Come racconta il braccio destro di “er Cercato” Salvatore Buzzi i politici sono “cavalli” sui quali puntare per le elezioni e poi ricattare e corrompere: «Se sbagli investimento, se punti sul cavallo sbagliato...mò c'ho quattro..quattro cavalli che corrono...col Pd, poi con la Pdl ce ne ho tre e con Marchini c'è...c'ho rapporti con Luca (Odevaine, ex collaboratore di Veltroni al Comune di Roma) quindi va bene lo stesso». Nella galleria che potete vedere sopra, abbiano raccolto tutti i nomi fino ad ora emersi in questa inchiesta.