Tecnicamente si chiamano micromisure. Interventi piccoli piccoli, riguardanti aspetti così specifici che in un provvedimento destinato alla "formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" (come si chiama la legge di Stabilità) non ci dovrebbero nemmeno entrare. Invece, anche se sempre meno del passato, anche la manovra approvata dal Senato contiene un gran numero di favori. Che sono peraltro fra i motivi che costringeranno lo Stato a spendere nel 2016 600 milioni in più del previsto.
I senatori neo-responsabili di Denis Verdini, ad esempio, sono riusciti a far stanziare 9 milioni l'anno per far rimborsare le spese per le cure termali erogate da Inps e Inail. Davanti a un debito sanitario sempre maggiore, la finanziaria dell'anno scorso aveva deciso che l'indennizzo per queste prestazioni accessorie sarebbe terminato a fine 2015. Nossignore: per i prossimi tre anni, tutto rimarrà com'è. Se ne riparla (forse) nel 2019. L'ex presidente del Senato, Renato Schifani, si è invece impegnato per far prorogare (di un altro anno) i contratti dei lavoratori socialmente utili impiegati nelle scuole della sua Palermo. Una misura che costerà 19 milioni, presi dal cosiddetto "Fondo taglia-tasse", che da qualche anno si è trasformato in un bancomat a disposizione dei governi.
Regali in vista pure per le scuole private, sempre coccolate a ogni finanziaria che si rispetti. L'anno scorso erano stati stanziati 200 milioni per gli asili e le elementari paritarie. Troppo pochi, evidentemente: un emendamento delle relatrici (la democratica Magda Zanoni e l'alfaniana Federica Chiavaroli) ha innalzato la cifra di altri 25 milioni a partire dall'anno prossimo. Ma qualcosa hanno portato a casa anche i fittiani, come la rassicurazione che il maxi ammortamento destinato alle imprese per l'acquisto di beni strumentali non produca effetti sugli studi di settore. Tradotto: evitare di pagare più tasse.
Sempre sul fronte destro, Ncd ha dimostrato di pesare molto più dell'irrilevanza alla quale lo consegnano i sondaggi elettorali. E con la Chiavaroli nel ruolo-chiave di relatrice, gli alfaniani sono passati all'incasso. E a gioire sono adesso in molti. Innanzitutto l'Aci, autorizzata a continuare a organizzare e gestire il Gran premio di Monza (quanto meno con "risorse proprie" e non coi soldi delle pratiche auto). Un provvedimento dovuto ai buoni uffici dell'ex ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, da sempre assai sensibile alle sollecitazioni dell'Automobile club, e la Lega.
Antonio Azzollini, non più dominus della commissione Bilancio, è comunque riuscito a far assegnare 1 milione per migliorare "le condizioni di sicurezza" del Comando subacquei e incursori della Marina militare. Sarà un caso ma i "Comsubin" sono impegnati nella bonifica (in grande ritardo) del porto di Molfetta, vicenda che vede il senatore - ex sindaco - indagato con l'accusa di associazione a delinquere e truffa. Nuovo centrodestra si è impegnato anche per far equiparare i liberi professionisti alle piccole medie imprese, in modo consentire loro di accedere alla grande torta dei fondi strutturali europei (33 miliardi per l'Italia da qui al 2020). Una battaglia che da tempo portavano avanti le varie lobby delle professioni, sentite a più riprese in audizione negli ultimi mesi. E per rispondere alle richieste delle associazioni, nei mesi scorsi il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, aveva perfino aperto un tavolo tecnico al ministero.
Notevole anche l'impegno profuso dal senatore forzista Andrea Mandelli, presidente dell'Ordine dei farmacisti: grazie a lui l'anno prossimo per la categoria arriverà 1 milione di euro, perché i camici bianchi si faranno carico di "assicurare l'aderenza farmacologica alle terapie" contro l'asma. Ovvero chiedere al paziente se sta rispettando la cura prescritta e se funziona, anziché mandarlo dal dottore. Una battaglia che Mandelli conduce da tempo e che adesso ha portato risultati: in cambio di questo lavoro aggiuntivo, il fondo creato servirà "in via esclusiva a finanziare la remunerazione del servizio reso dal farmacista". Unico neo: la richiesta era di 2 milioni, ne è arrivata la metà. Mentre altri 5 milioni andranno invece nel prossimo biennio per aiutare la riconversione dei produttori di barbabietole da zucchero.
Da segnalare anche la decisione di equiparare ai camping i marina resort, in modo da rilanciare la filiera nautica. Dal 2016 pure i posti barca adibiti al pernottamento avranno l'iva al 10 per cento. Anche questa, una battaglia di lunga data (di Confindustria) che ora ha trovato spazio. L'anno scorso l'agevolazione era durata pochi mesi soltanto ma il sottosegretario all'Economia Paola De Micheli (all'epoca di osservanza lettiana) e la senatrice dem Camilla Fabbri si erano "spese per sostenere questa causa, al fine di rendere il provvedimento definitivo". Adesso paiono esserci riuscite.
La sinistra Pd si è invece impegnata per continuare a far assegnare "a titolo individuale e in via provvisoria" lo stipendio di terza area ai dipendenti dell'Agenzia delle entrate dichiarati decaduti, oggetto di una sensibile decurtazione nei mesi scorsi. E tutto sommato possono cantare vittoria anche i sindacati, che hanno visto ridotto il taglio ai Caf, una delle loro principali fonti di reddito: la riduzione iniziale doveva essere di 100 milioni ma dopo appelli e pressioni varie l'anno prossimo la riduzione sarà di 40 milioni soltanto. Se non un successo, quanto meno una sconfitta a metà. Perché se non sempre si può vincere, l'importante è perdere il meno possibile.