Il braccio destro della sindaca di Roma verrà spostato a un nuovo incarico dopo l'inchiesta dell'Espresso che ne ha svelato gli affari. Ma Raggi continua ad avere fiducia in lui, alimentando tensioni tra i pentastellati

Virginia Raggi per ora non parla. E non parlano neanche i dissidenti, che devono ancora capire come giudicare l’ennesimo ricollocamento a cui sembra destinato Raffaele Marra che, scelto inizialmente dalla sindaca per il suo Gabinetto, è stato prima spostato a capo del dipartimento del Personale e adesso dovrebbe approdare a quello del Commercio. Nessuno parla, dunque, ma il dibattito nel Movimento è in realtà acceso. Perché l’incarico al Commercio, se confermato, è in realtà difficile da far passare come un declassamento, soprattutto perché avviene nel corso di un più generale riordino degli incarichi dirigenziali del Comune: si muove Marra e con lui un altro centinaio di dirigenti.

Non suona, dunque, come una presa di distanze quella che sarà confermata stasera in una riunione in Campidoglio. Occuparsi delle Attività produttive, poi, non è certo come finire a dirigere un municipio, non vuol  dire esser messo ai margini dell’amministrazione, cosa che Marra ha invece vissuto con l’amministrazione Marino e poi con quella Tronca. Per il dipartimento al commercio passano anzi alcune delle partite più delicate, come la vicenda degli ambulanti (con lo storico strapotere della famiglia Tredicine, da sempre fortissima nella destra romana). E quindi i malpancisti, Roberta Lombardi in testa, devono capire come muoversi.



Devono capire se, dipartimento o no, la sindaca ha intenzione di tenere Marra al suo fianco: vicino com’è stato finora, nelle riunioni informali, riservate, nelle chat sui cellulari. Di tenerlo nel Raggio Magico, insomma, insieme al vicesindaco Daniele Frongia e a Salvatore Romeo, capo della segreteria. Perché questa pare proprio l’intenzione di Raggi, invece, che si fida di Marra, solo infastidita dall’ultima copertina dell’Espresso, con l’inchiesta sul fedelissimo già dirigente ai tempi della giunta Alemanno.

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28/10/2016
Direttore al Patrimonio, Marra ha messo la sua firma su due costosissime convenzioni, prendendo in affitto da Fabrizio Amore, imprenditore poi indagato, una novantina di appartamenti in periferia pagandoli come appartamenti in centro. Ha poi confermato di aver fiuto per gli affari immobiliari, avendo comprato la moglie un immobile Enasarco, che si aggiunge così a quello comprato, a prezzo imperdibile, direttamente dal costruttore Scarpellini, un tempo definito dai 5 stelle «l'immobiliarista della Casta». Il tutto consente i dem di lanciarsi all’attacco («È una vicenda sempre più inquietante» dice Matteo Orfini), e impensierisce Grillo. Ma Raggi no.