“Non ho subito alcuna pressione”, “quell’emendamento rappresentava la volontà politica del governo”. Così, davanti ai magistrati venuti da Potenza a Palazzo Chigi per interrogarla, la ministra delle Riforme Maria Elena Boschi si è scrollata di dosso ieri pomeriggio le polveri dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata. Un passaggio “necessario”, ha chiarito il procuratore capo di Potenza Luigi Gay, al quale la ministra si è prestata con piena “tranquillità”. Spiegando ai pm che dietro quel “anche Mariaelena è d’accordo”, pronunciato dalla allora ministra Guidi al telefono intercettato del marito, Gianluca Gemelli, oggi accusato di corruzione e traffico di influenze, non v’era per lei null’altro che una scelta politica.
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Quella, appunto, di sbloccare velocemente il progetto Tempa Rossa in quanto opera strategica, come del resto rivendicato nei giorni scorsi sia da lei che dal premier. Una decisione libera, però, da pressioni: anche da quelle eventuali “della Total” o “da parte di altre compagnie petrolifere”, ha spiegato ai magistrati Boschi, scansando l’accusa di vicinanza con i “comitati d’affari” proveniente dai Cinque stelle (che la chiamano “Petrolia”). Quindi, ha chiarito Boschi, con la Guidi si è parlato sì dell’emendamento, ma solo perché questo rientra nei compiti di ministra per i Rapporti con il Parlamento. Insomma, una procedura normale, una norma “giusta”.
Toccherà adesso all’altra ministra della vicenda, la Guidi, parlare con i magistrati. Sarà ascoltata nei prossimi giorni, probabilmente a Potenza, sempre come persona informata sui fatti: avrà la facoltà di non rispondere, in quanto convivente di un indagato. Al centro del colloquio non vi sarà solo l’emendamento pro-Tempa Rossa e le eventuali pressioni, ma anche incontri con i dirigenti Total e alcune decisioni prese come ministra. Insomma dovrà fatta piena luce sul suo ruolo, rispetto alle mosse e all’agire del marito-compagno. E la sua posizione diventa ancora più delicata, adesso che in mezzo alle telefonate intercettate ne spunta una in cui la ministra si lamenta con il compagno, piange e gli dice: “Mi stai utilizzando”.