E poi la svolta conservatrice di Giorgia Meloni, il caso Orsini e gli indispensabili commenti sullo schiaffo di Will Smith. Ecco le sparate più assurde del Palazzo

Le celebrazioni di Vladimir Putin “unico argine rimasto” al nuovo ordine mondiale, Salvini in outfit “mimetico” per una passeggiata al parco, la cavalleria secondo Calenda, la svolta conservatrice auspicata da Giorgia Meloni. Alle altissime riflessioni dei politici italiani sulla guerra in Ucraina si sono aggiunte quelle sugli Oscar 2022, Will vs. Chris. E questo è il risultato

 

La svolta conservatrice
“Il frastuono della guerra ha fatto cascare il castello di sabbia della narrazione progressista. Ora più che mai serve una svolta conservatrice per tornare ad affrontare la realtà”
(Giorgia Meloni, leader Fdi, su Twitter, 29 marzo)

 

Di Battista blastato
L'ex esponente 5 Stelle: “Due settimane fa Putin non li aveva ancora utilizzati questi missili SUPERsonici…”. Interviene il sottosegretario Della Vedova: “Ipersonici…”. Di Battista: “Non è il mio campo, grazie a Dio sono obiettore di coscienza”. E Della Vedova: “Anch’io lo sono, ma leggo...”
(Di Martedì, La7, 25 marzo)

 

Evviva Putin
Laura Granato, senatrice del gruppo Misto, non era a Montecitorio ad ascoltare Zelensky. Avrebbe voluto anche un collegamento con Putin: “O tutti o nessuno”. “Non ero in aula perché avevo un impegno sul territorio, mica lo rimando per un intervento da remoto senza contraddittorio”. Il contraddittorio sotto le bombe? “Se uno è davvero sotto le bombe non riesce nemmeno a collegarsi”. Perché le piace tanto Putin? “Perché tutela l’integrità e la tradizione di quel mondo. E contrastare l’agenda globalista che vuole attuare il nuovo ordine mondiale deciso nelle segrete stanze per renderci schiavi”. Sembra di sentire il complottiamo No Vax. “C’è un legame. Il modo in cui è stata affrontata la pandemia fa parte dell’agenda globalista. Il virus, i vaccini che non sono nemmeno molto efficaci… È questo il modus operandi dell’impero globale. Putin è un argine geopolitico”. Non è un dittatore? “Il suo è un modo diverso di governare. Draghi è un dittatore”. Addirittura? “Il governo Draghi ha cancellato tutti i diritti basilari. Putin non mi risulta abbia obbligato nessuno a vaccinarsi, una forma di rispetto che Draghi non ha avuto”. Vivrebbe in Russia? “Non mi pare che attualmente in Italia siamo messi molto meglio”. Ma ci è mai stata? “No. Mi sono spinta fino in Scandinavia. Oppure, a Est, in Thailandia”
(La Stampa, 23 marzo)

 

Ce lo chiede Salvini
“Le parole di Zelensky sono di pace, spero vengano raccolte da tutti. Non vorrei che ci fosse qualcuno che non voglia il dialogo, la pace… io la voglio, Zelensky la vuole, il Santo Padre la vuole…”
(Il leader della Lega Matteo Salvini davanti Montecitorio, dopo l’intervento del presidente ucraino alla Camera, 22 marzo)

 

Poi, incalzato dai giornalisti sull’assenza di alcuni parlamentari durante il discorso di Zelensky, Salvini ha risposto: “Io giudico i presenti ma non gli assenti: Pillon aveva un impegno a Londra”

 

Conte su Zelensky
“Lui era collegato da remoto, e io l’ho seguito in remoto”
(Giuseppe Conte, leader 5 Stelle, a Mezz’ora in più, Rai 3, 27 marzo)

 

Il prestigio di Orsini
“Perché mi attaccano con questa violenza? Mi sembra molto chiaro, le mie analisi sulla guerra in Ucraina hanno toccato delle consorterie molto potenti che si stanno coalizzando per colpirmi. A partire dal governo”
(Alessandro Orsini, professore associato nel Dipartimento di Scienze Politiche della Luiss, a Piazzapulita su La7, 24 marzo)

 

Ancora Orsini, replicando alle critiche della politologa Nathalie Tocci: “Negli ambienti prestigiosi non ci si comporta così, si vede che lei non è cresciuta in ambienti prestigiosi...”

 

Rai, di tutto, di più
“Orsini è giusto esprima liberamente il suo pensiero, ci mancherebbe. Che io lo debba però anche pagare, anche no. Roba da matti”
(Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, su Twitter, 23 marzo)

 

Le argomentazioni di un senatore
Ucraina, transgender bloccati al confine. Pillon (Lega): “Giusto fare espatriare solo donne, bambini e anziani”. Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay: “Di Maio li aiuti, sono a rischio violenza e uccisione da parte dei soldati russi”
(Repubblica.it, 24 marzo)

 

L'idea del legislatore Fdi
“Ho presentato un ordine del giorno per alzare al 2% del Pil le spese militari”, “prendiamo risorse dal reddito di cittadinanza”
(Ignazio La Russa sui social, 28 marzo)

 

Cosa diav…
“A Rai 3 Gramellini fa un pistolotto contro Putin sulla libertà. Giusto, ma lui e gli altri paladini della libertà dov’erano quando ci hanno rinchiuso e imposto il #greenpass?”
(Nicola Porro, vicedirettore del Giornale, su Twitter, 21 marzo)

 

Ah, ce lo dite così
“#EUCO, Draghi: Esprimo la gratitudine mia e del governo al Santo Padre. Noi stiamo cercando la pace, gli altri leader europei la stanno cercando. Anche io avrò colloqui con Putin. Non siamo in guerra per seguire un destino bellico, vogliamo tutti la pace”
(@Palazzo_Chigi, profilo Twitter ufficiale dell'Esecutivo, 25 marzo)

 

“Non me ne vado”
Vito Petrocelli, tweet anti Zelensky: “Fuori da questo governo interventista, vuole fare dell’Italia un paese co-belligerante”. Polemica per il “cinguettio” del presidente grillino della Commissione esteri. Dure le reazioni della maggioranza: “Si dimetta”. Lui: “Non me ne vado”
(La Stampa, 22 marzo)

 

“Quando l’Ucraina punì i leghisti in tour nella Crimea occupata”
Diverse le missioni del Carroccio, da Salvini ai veneti. Ma per alcuni scattò il daspo di Kiev. (…) Tutto il mondo democratico era indignato, la Ue varò dure sanzioni contro Mosca, e la Lega consegnava la bandiera del Leone di San Marco ai nuovi padroni della penisola ucraina.
(La Repubblica, 28 marzo)

 

Ok
Reggimento Azov, il comandante Kuharchuck: “Non sono nazista, ai soldati leggo Kant”
(La Repubblica, 25 marzo)

 

Argomento a piacere
Ucraina, Biden apre alla possibilità di un incontro con Vladimir Putin. “Dipende dall'argomento di cui vuole parlare”, ha detto il presidente degli Stati Uniti.
(Ansa, 28 marzo)

 

“I'm a gaffe machine”
Joe Biden, con una certa dose di autoironia, già anni fa ammetteva la sua involontaria propensione a lasciarsi prendere la mano. Ma stavolta con le sue parole su Vladimir Putin - prima definito un macellaio e poi un tiranno con le ore contate - sembra davvero essere andato oltre.
(Ansa, 27 marzo)

 

Vabbè
“Ha fatto un altro peto”, Joe Biden di nuovo alla berlina.
(Il Tempo, 29 marzo)

 

Gionni Biden
“(…) le temerarie parole di JOHN Biden, forse uno dei peggiori presidenti americani”
(“Con questo articolo Donatella Di Cesare, professoressa di filosofia teoretica all’Università La Sapienza di Roma, inizia a collaborare con il Fatto Quotidiano”, 24 marzo)

 

Non si fa
Ucraina, il senatore Fdi La Russa: “Su Putin Biden e Draghi hanno esagerato”
(Italpress, 28 marzo)

 

“Come dite in Ucraina ‘ricordati che devi morire’?”
Bufera su “Avanti un Altro” per una battuta di Paolo Bonolis sull'Ucraina. Il conduttore ha chiesto a un ragazzo ucraino come si dice nella sua lingua la frase “Ricordati che devi morire”, uno dei tormentoni del game show. Immediate le polemiche sui social. Ma la puntata, in realtà, è stata registrata due anni e mezzo fa, prima della pandemia, e non era mai andata in onda. Bonolis: “Quella parte doveva essere tagliata”. Mediaset: “Abbiamo sbagliato e ne siamo mortificati. Errori del genere non devono avvenire”
(Il Messaggero, 23 marzo)

 

Outfit che pare pronto per il fronte
“Zaino in spalla e passeggiata, buon sabato Amici, dopo Covid e guerra tornerà il sereno”
(Matteo Salvini su Facebook, 26 marzo)

 

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Altri missili
Titolo: “Il tamarrissimo video della propaganda nordcoreana sul nuovo missile balistico intercontinentale”
(Il Post, 25 marzo)

 

#GrazieLega
“++ ANCHE IN BASILICATA (MATERA) STOP AGLI AUMENTI DEL CARBURANTE: #GRAZIELEGA ++”;

“++ ANCHE NELLA PROVINCIA DI TRENTO STOP AGLI AUMENTI DEL CARBURANTE: #GRAZIELEGA ++”;

“++ ANCHE IN CALABRIA (COSENZA) STOP AGLI AUMENTI DEL CARBURANTE: #GRAZIELEGA ++;
(continua…)
(Dai profili social ufficiali della Lega, 23 marzo)

 

L’occhio del Cav.
“Nella giornata del suo matrimonio, Silvio Berlusconi ha incoronato Matteo Salvini come 'unico leader vero d’Italia'. Non avevamo dubbi, forza Matteo!”
(Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega, su Twitter, 20 marzo)

 

Lo diceva di Putin
Marta è un “dono di Dio”
(Silvio Berlusconi dopo il non-matrimonio con l'onorevole di Forza Italia Marta Fascina, 20 marzo)

 

“86 anni lui, 32 anni lei”
“Marta Fascina incinta di Berlusconi”. Il gossip dopo il 'non-matrimonio' del 19 marzo. Ambienti vicini al Cavaliere: “Fake news”
(Fatto Quotidiano Magazine, 28 marzo)

 

Buonasera Presidente
“Buonasera... fate i bravi… e mettetevi i preservativi!”
(Silvio Berlusconi, mano nella mano con Marta Fascina, saluta una coppia di giovani durante una passeggiata in famiglia sul Lago Maggiore - Video del profilo TikTok Bench Boys, 28 marzo)

 

Decisivo
“Amiche e amici del @Mov5Stelle, tra poco condividerò qui sui miei canali un messaggio importante. Ascoltatelo, è un momento decisivo per tutta la nostra comunità”
(Giuseppe Conte, leader 5 Stelle, 26 marzo)

 

Scusi!
Emma Bonino fuma in diretta e il conduttore Vecchi le chiede di smettere. Lei: “Perché? Sono a casa mia”
(Fatto Quotidiano Magazine, 22 marzo)

 

Ma veniamo al vero tema della settimana…
“Meno male che #WillSmith è obamiano, anti-Trump e pro LGBT, altrimenti picchiare un uomo in scena per una battuta per nulla offensiva sulla moglie e poi sorridere soddisfatto poteva essere preso per un atto brutale che incoraggia bullismo e violenza tra i giovani e nelle scuole”
(Lucio Malan, senatore di Fratelli d’Italia, su Twitter, 28 marzo)

 

Viva la cavalleria!
“Il film con cui Will Smith ha vinto l’Oscar è strepitoso e commovente. Il ceffone che ha dato al comico che prendeva in giro la moglie per le conseguenze fisiche di una malattia davanti a milioni di persone, è un gesto umano e comprensibile. Non era un argomento politico finché l’attore non è diventato oggetto di un massacro mediatico assurdo. Le persone non si prendono in giro sugli effetti fisici delle patologie. E questo è il fatto grave. Punto. Cerchiamo di mantenere un minimo di ordine morale nel giudizio sulla gravità delle azioni. E a chi critica Smith per il maschilismo implicito nel gesto, rispondo: viva la cavalleria”
(Carlo Calenda, parlamentare e leader di Azione, su Instagram, 28 marzo)

 

Parola all'onorevole Sgarbi
“Will Smith? Beh, mi pare sia stato moderato, io gli avrei dato due pugni mettendo il conduttore a terra. Ha fatto il minimo che poteva fare. Non puoi prendere in giro mia moglie, che ha un problema, una malattia, sei uno stronzo!, pezzo di merda!, ti spacco la faccia!, vaffanculo!, tu mia moglie non la tocchi!, non ne parli con la tua fortuitissima bocca! È stata una reazione nobile, alta”
(Vittorio Sgarbi a Quarta Repubblica, Rete 4, 29 marzo)

 

Dopo la disfatta della Nazionale italiana contro la Macedonia del Nord
“Interroghiamoci sul calcio italiano”
(@LucianoMoggi su Twitter, 24 marzo)

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