Falsità, calunnie, cattiverie, superficialità. E mancate scuse. Da quel 22 ottobre del 2009 sulla sua morte, sulla sua persona, sulla sua famiglia è stato detto di tutto. Da ministri, sottosegretari, leader politici, sindacalisti e giornalisti. Oggi, dopo che si è finalmente arrivati alle sentenze definitive, vogliamo ripercorrere quel calvario. Per non dimenticare

Anoressico, tossicodipendente, sieropositivo e spacciatore abituale. Epilettico e pure un po' spocchioso. Uno zombie che “aggrediva e derubava le vecchiette”. A condannarlo a morte i suoi eccessi, non di certo le mazzate: nessuna relazione tra percosse e decesso, nessun dubbio sull'operato delle forze dell’ordine. Anche questo si è detto di Stefano Cucchi, da quel terrificante 22 ottobre 2009. Falsità, calunnie, cattiverie, superficialità, sfociate in una narrazione capace di confondere vittime e carnefici, avvelenare il dibattito, mortificare il terzo articolo.

 

Tanto altro si è raccontato sulla sorella Ilaria, paladina ostinata e preziosa, descritta come “befana” a caccia di riflettori elettorali, “lobbista” in cerca di risarcimenti. Non era ancora il momento giusto, per questa raccolta. Ora però sì. Ora che le sentenze definitive certificano botte fino a morire, ora che la verità giudiziaria pare degna di uno Stato di Diritto, come da requisitoria: “Una via crucis notturna”, “si è voluto infliggere a Cucchi una severa punizione corporale di straordinaria gravità”.

 

PRECISOCHE - La replica di Carlo Giovanardi: “Da me solo affermazioni vere”

 

Omicidio preterintenzionale per due carabinieri. Al riparo dai depistaggi, condannati in otto, pure per quelli. Un calvario lungo 13 anni che vogliamo ripercorrere qui, attraverso tutto ciò che di peggio abbiamo visto, letto e ascoltato: ministri, sottosegretari, leader politici, sindacalisti, giornalisti. Dedicato a Stefano Cucchi, alla battaglia di Ilaria, a tutte le famiglie come la sua.

 

LA CORRETTEZZA DEI CARABINIERI
“Non ho strumenti per accertare. Di una cosa però sono certo: del comportamento corretto dei carabinieri in questa occasione”
(Ignazio La Russa, ministro della Difesa del governo Berlusconi, intervistato da Radio Radicale sul caso Cucchi – 30 ottobre 2009)

 

FAKE
“Stefano Cucchi è morto perché anoressico, drogato e sieropositivo”
(Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con deleghe alla Famiglia e alla droga – Ansa, 9 novembre 2009)
 

 

ZOMBIE
“La droga ha devastato la vita di Cucchi. Sono migliaia le persone che si riducono in situazioni drammatiche per la droga, diventano larve, diventano zombie”
(Carlo Giovanardi a 24 Mattino su Radio 24 – 9 novembre 2009)

 

SPACCIATORE ABITUALE
“Cucchi era in carcere perché era uno spacciatore abituale. Poveretto, è morto – e la verità verrà fuori – soprattutto perché pesava 42 chili”
(Carlo Giovanardi – Radio 24, 9 novembre 2009)

 

BARBARI
“Esprimo a nome mio e del Governo tutto la totale solidarietà a Carlo Giovanardi. Le minacce ricevute rappresentano un inaccettabile imbarbarimento”
(Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio – Ansa, 12 novembre 2009)

 

FAME E SETE
“Stefano Cucchi è stato lasciato morire di fame e di sete”
(Carlo Giovanardi – Ansa, 13 novembre 2009)

 

NON SE NE PUÒ DAVVERO PIÙ: GUARDATE IN FAMIGLIA...
“È davvero il momento di smetterla con le pesanti recriminazioni contro il sistema istituzionale perchè non se ne può veramente più. Basta con il rifiuto delle sentenze, ma solo quando non fanno comodo. Basta con questa smania giustizialista che punta agli Appartenenti alle Forze dell’Ordine e che spinge sempre e solo a cercare la pagliuzza negli occhi degli altri... Basta con questa illogica ed insostenibile ricerca del colpevole ad ogni costo, perché a dire la vera verità le morti realmente violente che oltre tutto non hanno trovato giustizia né responsabili a cui far pagare il conto sono ben altre. Basta con questa non più sopportabile cantilena dell’inspiegabilità di un evento sia pur triste e luttuoso, se si vogliono sondare le ragioni di certe sciagure si guardi prima di tutto altrove, magari in famiglia”. “Non possiamo che considerarli deliri dovuti al grande dolore della perdita di una persona amata, chiedendoci però se altrettanta foga e perseveranza sia stata profusa quando quella persona era in vita per affrontare altre questioni. In tutti i casi, certamente affermare che la morte di Stefano Cucchi sia colpa dei giudici che non hanno ravvisato responsabilità in chi lo ha avuto in consegna o, prima ancora, di chi lo ha avuto in consegna secondo i precisi dettami della nostra professione, è qualcosa che non sta né in cielo né in terra e di cui, sinceramente e bando all’inutile pietismo, non se ne può davvero più”
(Franco Maccari, presidente del sindacato di polizia Cosip, Sindacato Indipendente di Polizia – 1 novembre 2014)

 

TIPICO...
“Cucchi è stato vittima di una vita segnata dalla droga e dalle relative gravi patologie tipiche di chi ne fa uso e della negligenza di medici che lo hanno lasciato morire di fame e di sete”
(Carlo Giovanardi – Ansa, 13 dicembre 2012)

 

EVENTUALI PERCOSSE...
“Tutte le perizie arrivano alla conclusione che non c'è nessuna relazione tra la morte di Cucchi ed eventuali percosse subite”
(Carlo Giovanardi a 24 Mattino, Radio 24 – 1 febbraio 2013)

 

LO SFRUTTAMENTO DI ILARIA
“La candidatura di Ilaria Cucchi? È evidente che sta sfruttando la tragedia del fratello...”
(Carlo Giovanardi – Radio 24, 1 febbraio 2013)

 

NON CI STO
“La Provincia di Roma gli voleva intitolare le scuole come se fosse un esempio ai giovani: non ci sto. È come con Carlo Giuliani: certo, Giuliani è una vittima, poveretto. Ma si possono intitolare a lui le sale del Parlamento? Io dico no, perché quando è morto stava per ammazzare tre carabinieri”
(Carlo Giovanardi – Radio 24, 1 febbraio 2013)

 

UN PESTAGGIO MAI AVVENUTO
“Il tempo è galantuomo e ha fatto giustizia di pregiudiziali ideologiche, enfatizzate dai media, che attribuivano responsabilità agli agenti di custodia per un pestaggio mai avvenuto”
(Carlo Giovanardi, in una nota – 5 giugno 2013)

 

LE BOTTE NON C'ENTRANO NIENTE
“Le ecchimosi sul corpo di Stefano Cucchi sono dovute alla mancanza di nutrizione, non c’entrano niente le botte, né quei tre poveri cristi degli agenti di custodia, che prendono 1200 euro al mese e hanno vissuto quattro anni d’inferno”
(Carlo Giovanardi, senatore Pdl, a La Zanzara su Radio 24 – Fatto Quotidiano, 7 giugno 2013)

 

LE FORZE DELL'ORDINE NON C'ENTRANO NIENTE
“Il povero Stefano Cucchi aveva una vita sfortunata, segnata dall’uso di stupefacenti e dal fatto di essere uno spacciatore. Ha avuto 16 ricoveri al pronto soccorso, per percosse risalenti agli anni precedenti, ma non c’entravano niente polizia e carabinieri”
(Carlo Giovanardi – Radio 24, 7 giugno 2013)

 

LO SCIOPERO DELLA FAME
“Quello che è successo a Cucchi deriva dal mondo che frequentava: è morto perché i medici, anziché curarlo, hanno preso per buone le dichiarazioni di sciopero della fame”
(Carlo Giovanardi – Radio 24, 7 giugno 2013)

 

VITA DISSOLUTA? NE PAGHI LE CONSEGUENZE
“In questo Paese bisogna finirla di scaricare sui servitori dello Stato le responsabilità dei singoli, di chi abusa di alcol e droghe, di chi vive al limite della legalità”, “se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze”
(Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap – Ansa, 31 ottobre 2014

 

IL CANNIBALE
“Nelle perizie si legge che Cucchi ha mangiato se stesso, quando è andato in ospedale pesava 36 chili”
(Carlo Giovanardi a La Zanzara su Radio 24 – 31 ottobre 2014)

 

L'ALTRA TEORIA...
Ma perché Cucchi ha fatto lo sciopero della fame? “Protestava per l’arresto. Poi c’è un’altra teoria, qualcuno dice che aveva lasciato la roba in casa ed era preoccupato che gliela sequestrassero e che chi gliela aveva fornita lo scoprisse”
(Carlo Giovanardi – Radio 24, 31 ottobre 2014)

 

QUALCUNO L'HA FATTO, SI SCOPRIRÀ POI...
“Stefano Cucchi era stato già ricoverato per 17 volte a causa di percosse, lesioni, ferite determinate nell'ambiente in cui viveva. Mi domando: è possibile che la diciottesima volta sia stato picchiato da tre agenti di custodia?”
(Carlo Giovanardi, senatore del Nuovo centrodestra, in una videointervista per Secoloditalia.it – 4 novembre 2014)

 

ILARIA CUCCHI ABBANDONA E ISTIGA ALL'ODIO
“Stefano Cucchi è stato abbandonato dalla famiglia. Come mai oggi la signora Cucchi si interessa tanto del fratello?”. “Denunciamo la signora Cucchi per istigazione all’odio, offende la polizia penitenziaria. Se lei e la sua famiglia avessero seguito da più vicino Stefano e avessero fatto più prevenzione, probabilmente l’avrebbe salvato da quella cattiva strada che aveva intrapreso, cioè quella dello spaccio della droga. Potevano recuperarlo, e invece Stefano Cucchi è stato abbandonato al suo destino”
(Donato Capece, segretario del Sappe, Sindacato autonomo polizia penitenziaria, dopo aver querelato Ilaria Cucchi – La Zanzara, Radio 24, 4 novembre 2014)

 

ROBA VECCHIA...
“Le lesioni? Erano pregresse al momento dell’arresto. Sono fratture vecchie. È stato picchiato, ma probabilmente prima”
(Donato Capece – Radio 24, 4 novembre 2014)

 

FORMIGONI NON CREDE
“Stefano Cucchi morto in mano allo Stato? Non credo che la vicenda possa esser ricostruita in questi termini. Lui è uno che purtroppo era coinvolto pesantemente nel mondo della droga, ne faceva uso personalmente, spacciava, era stato più volte ricoverato in ospedale per aver subito pestaggi da gente del suo ambiente”
(Roberto Formigoni, senatore Ncd, a Un giorno da pecora su Radio Due – 5 novembre 2014)

 

TWITTERONI PROTESTONI
“Finora le indagini hanno portato alla sentenza di assoluzione, e le sentenze si possono criticare ma si devono rispettare. Non è questo l'insegnamento che la sinistra e i twitteroni protestoni hanno sempre sostenuto?”
(Roberto Formigoni – Radio Due, 5 novembre 2014)

 

VITTIMA? PUTTANATA
Stefano Cucchi, per Giuliano Ferrara è come Carlo Giuliani: “Puttanata dire che è vittima”. (…) Bianca Berlinguer, ospite di TvTalk su Rai Tre, interrompe subito il direttore del Foglio: “Cucchi è stato picchiato o non è stato picchiato?”. E Ferrara risponde ancora polemico: “Non lo so, ci sono due sentenze contraddittorie, ma Cucchi non faceva la vita di un normale ragazzo che va a scuola o che va a lavorare. E non mi pareva molto in salute, a prescindere da tutto”
(Blitz Quotidiano – 10 novembre 2014)

 

GINOCCHIO SBUCCIATO? CAZZI TUOI
Il leader della Lega, Matteo Salvini, si schiera contro il reato di tortura (“idiozie”, ndr), al centro di un aspro dibattito dopo la sentenza della Corte di Strasburgo sul G8 di Genova e casi come quello di Stefano Cucchi. In una manifestazione davanti a Palazzo Chigi insieme al Sap, dichiara: “La Corte europea dei diritti umani potrebbe occuparsi di altro. Per qualcuno che ha sbagliato non devono pagare tutti. Carabinieri e polizia devono poter fare il loro lavoro. Se devo prendere per il collo un delinquente, lo prendo. Se cade e si sbuccia un ginocchio, sono cazzi suoi”
(La Repubblica – 25 giugno 2015)

 

FORSE GASPARRI LO AVREBBE SALVATO
“Se Cucchi, prima di morire, avesse avuto una mano tesa per andare in comunità, e lo dico perché io mi occupo molto di tossicodipendenti, forse oggi sarebbe vivo”. “È andato incontro a un destino assurdo e drammatico perché era vittima della droga, bisognava un attimo prima portarlo su una strada diversa“. Immediata la replica di Ilaria Cucchi: “E quindi l’avremmo salvato in quel modo, secondo lei?”. “Io ho salvato tante persone dalla droga, signora...”
(Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, a L’Aria che tira, in un confronto con Ilaria Cucchi – La7, 2 novembre 2015)

 

LO SCHIFO
“Capisco il dolore di una sorella che ha perso il fratello, ma mi fa schifo, è un post che fa schifo. Ricorda tanto il documento contro il commissario Calabresi. I carabinieri possono tranquillamente mettere una foto in costume da bagno sulla pagina di Facebook. O un carabiniere non può andare al mare? È assolutamente vergognoso. I legali fanno bene a querelare la signora e lei dovrebbe chiedere scusa. La sorella di Cucchi si dovrebbe vergognare”
(Matteo Salvini, segretario della Lega, a La Zanzara su Radio 24 – 5 gennaio 2016)

 

A SALVINI SEMBRA DIFFICILE...
Ma ci sono carabinieri accusati di aver picchiato Stefano Cucchi, dicono i conduttori: “Io sto sempre e comunque con polizia e carabinieri. Se l’1% sbaglia deve pagare. Però mi sembra difficile pensare che ci siano poliziotti o carabinieri che hanno pestato per il gusto di farlo...”
(Matteo Salvini – Radio 24, 5 gennaio 2016)

 

UN GROSSO SPACCIATORE
“Quando leggo sui giornali che il caso Cucchi viene affiancato al caso Regeni, mi indigno e mi vergogno. Il povero Regeni, preso non si da chi, torturato e ucciso barbaramente. Vogliamo dire che i poliziotti e i carabinieri italiani si sono comportati nella stessa maniera? A me sembra di essere dentro un teatrino dell’assurdo. Cucchi di attività faceva lo spacciatore, tra le altre cose neanche piccolino, ma di dimensioni piuttosto grosse”
(Carlo Giovanardi, ex Ncd e ora aderente al gruppo Idea, nel corso di un'intervista rilasciata a Ecg Regione su Radio Cusano Campus – 4 aprile 2016)

 

GOTTA CATCH 'EM ALL
“Ho catturato un Pokémon!!! Se non lo rilascio in fretta rischio di essere condannato per il reato di tortura?!?!”
(Il tweet di Geo Ceccaroli, dirigente della Polizia postale dell'Emilia-Romagna, scatena l’indignazione di Ilaria Cucchi e della Rete – La Repubblica, 25 luglio 2016)

 

UNA VERGOGNOSA MONTATURA CONTRO LE FORZE DELL'ORDINE: È STATA L'EPILESSIA
“Stefano Cucchi non è morto per un presunto pestaggio. È stata l’epilessia a causare la morte improvvisa ed inaspettata dell’uomo fermato per droga, che soffriva da anni di patologia epilettica ed era in trattamento con farmaci anti-epilettici. A confermarlo sono i periti nominati dal gip per condurre un esame tecnico-scientifico nell’ambito della nuova inchiesta avviata dalla Procura di Roma nei confronti di cinque carabinieri. Insomma ancora una conferma alla vergognosa montatura mediatico-giudiziaria che per anni è servita a gettare fango su tutte le Forze dell’Ordine. Aspettiamo le scuse da parte di tutti coloro che – familiari, giornalisti, politici e quant’altro – hanno sposato ad occhi chiusi la tesi dell’uccisione dell’uomo, un violento pestaggio senza neppure attendere un riscontro dei fatti. Fango su fango, diffamazione su diffamazione, per dipingere le Forze dell’Ordine come schiere di violenti”
(Franco Maccari, Segretario Generale del COISP, il Sindacato Indipendente di Polizia, in una nota – 4 ottobre 2016)

 

GLI ASINI VOLANO
“Se Stefano Cucchi avesse fatto una vita sana, se non si fosse drogato e non fosse entrato in un tunnel che poi lo ha portato agli arresti non sarebbe morto. Ilaria Cucchi dice che il decesso del fratello Stefano è stato causato dalle fratture? Davanti a 20 periti e a 4 dei più grandi luminari italiani che si sono pronunciati, io non credo di certo agli asini che volano...”
(Carlo Giovanardi a La Zanzara, Radio 24 – 5 ottobre 2016)

 

SODDISFAZIONI
“Ilaria Cucchi ha già ottenuto un milione e mezzo di risarcimento dall'ospedale, sicuramente ha ottenuto soddisfazione”
(Carlo Giovanardi – Radio 24, 5 ottobre 2016)

 

“IO NE HO SALVATI MOLTI”
“Chi ha aiutato Cucchi a uscire dalla droga? Se avessero dedicato a lui allora un decimo dell'attenzione di oggi sarebbe ancora vivo”. “Evidente che non lo aiutarono ad uscirne”. E rispondendo alle critiche di alcuni follower: “Ho la tranquillità di chi ha salvato tantissimi ragazzi dalla droga”; “Andava aiutato da vivo, quando fu abbandonato”; “Io ho molta esperienza, ho salvato decine di persone avviandole in comunità, Cucchi fu abbandonato al suo tragico destino”; “Taccia, abbiamo salvato decine di persone immerse nella droga. Cucchi era stato abbandonato”; “Cucchi abbandonato da tutti, oggi tanti ne parlano, allora nessuno gli tese una mano”; “Io ho salvato molti, lei non lo meriterebbe, out”
(Maurizio Gasparri, parlamentare di Forza Italia, su Twitter – 5 ottobre 2016)

 

ESCLUDIAMO LE BOTTE
“Io credo che la strada dell’omicidio preterintenzionale cadrà totalmente nella fase processuale. Tutte le perizie hanno escluso che ci sia qualsiasi tipo di relazione con le botte ricevute”
(Carlo Giovanardi a La Zanzara, Radio 24 – 18 gennaio 2017)

 

LA LOBBY CUCCHI
“Ilaria Cucchi, il suo compagno l'avvocato Anselmo, il senatore Manconi, fanno parte di una lobby, un gruppo di pressione. Loro hanno interessi economici, sono stati liquidati con un milione di euro dai medici che erano innocenti. Anselmo si vanta di vincere i processi sui media e hanno una grande capacita' mediatica. Ieri erano subito al Tg1 senza che nessun carabiniere sia intervenuto dall'altra parte”
(Carlo Giovanardi – Radio 24, 18 gennaio 2017)

 

DIFFAMAZIONE? GIOCHIAMOCI IL RISARCIMENTO
“Non mi turba, né preoccupa, dormirò sonni tranquilli. La Signora Cucchi ne sta già facendo una bandiera, ma resterà delusa. Di questo ne sono sicuro e posso giocarmi lo stipendio. Se la signora Cucchi si vuole giocare quello che ha ricevuto a risarcimento io non ho problemi”
(Gianni Tonelli, deputato della Lega e segretario aggiunto del sindacato di polizia Sap, condannato dal tribunale di Bologna per diffamazione nei confronti della sorella e dei genitori di Stefano Cucchi – Ansa, 11 aprile 2018)

 

LASCIAMOLI LAVORARE
Giorgia Meloni shock: “Il reato di tortura impedisce alla Polizia di lavorare”. La sorella di Stefano Cucchi risponde al tweet della leader Fdi: “Vuole dirci che senza la possibilità di picchiare è impossibile fare l’agente di Polizia?”
(Rolling Stone – 12 luglio 2018)

 

SCUSE DE CHE?
“Non devo chiedere scusa alla famiglia Cucchi, perché dovrei farlo? Non mi vergogno di nulla”
(Carlo Giovanardi – Ansa, 11 ottobre 2018)

 

“LA RUSSA NON CHIEDE SCUSA”
Nei giorni della morte di Stefano Cucchi, nel 2009, Ignazio La Russa era ministro della Difesa e difendeva l'operato dei Carabinieri. Il giorno dopo le ammissioni in aula di uno degli agenti imputati, che ha denunciato due colleghi per il pestaggio, la sorella del giovane, Ilaria, ha chiesto le sue scuse. “Rispetto la sorella di Cucchi e chi sbaglia deve pagare - spiega il vicepresidente del Senato - ma continuerò a difendere l'Arma come istituzione”, “sono contro a chi cerca di usare questi episodi drammatici per buttare fango sull'Arma”
(RepTv, Adnkronos – 12 ottobre 2018)

 

SPACCIATORE EROINOMANE
“Sto leggendo post di ogni genere sullo spacciatore eroinomane Cucchi. Potete pensarla come volete e per qualcuno potrà sembrare un eroe ma se non moriva lui in carcere chissà quanti giovani sarebbero morti grazie alla sua eroina che avrebbe continuato a spacciare il giorno seguente”
(Fabio Tuiach, consigliere comunale a Trieste, ex Lega e Forza Nuova, su Facebook – TriestePrima, 13 ottobre 2018)

 

CAZZO VUOLE LA BEFANA?
“Posto che lo spacciatore Cucchi é stato ucciso da due carabinieri (al processo si vedrà), posto che la sorella ha cercato, invano, di essere eletta deputato comunista, posto anche, e di più, che la sorella e la famiglia hanno avuto un risarcimento di un milione e 300centomila euro, cazzo vuole più quella befana della sorella?”
(Edoardo Usai, avvocato, ex consigliere regionale di Alleanza Nazionale, ex assessore comunale di Cagliari, su Facebook – La Nuova Sardegna, 14 ottobre 2018)

 

BOTTE? VEDREMO...
“Di cosa devo chiedere scusa? Non mi vergogno di nulla”, “vedremo nel corso del processo se le botte dei carabinieri sono state causa della morte”
(Carlo Giovanardi – Radio 24, 14 ottobre 2018)

 

“PIAZZA CUCCHI, SPACCIATORE”
Il consigliere comunale di Ladispoli appartenente al gruppo Fratelli D’Italia Giovanni Ardita e l’ex candidata sindaco a Cerveteri Candida Pittoritto, esponente Msi, sono stati protagonisti di una gaffe social: sul profilo Facebook Ardita ha pubblicato l’immagine di un’iscrizione stradale con su scritto “PIAZZA STEFANO CUCCHI – SPACCIATORE”, sul modello di quelle che si sono viste per Carlo Giuliani
(Terzobinario.it – 18 ottobre 2018)

 

SE L'È CERCATA
Stefano Cucchi, Ilaria denuncia: “Insulti, minacce e auguri di morte da profili di simpatizzanti della Lega”. Recapitata all’abitazione dei genitori a Roma una lettera anonima scritta a mano con insulti: “Dovreste essere voi, e non Salvini, a scusarvi per tutte le persone che suo figlio ha rovinato con la droga. Mi spiace abbia pagato con la vita, ma se l’è cercata”
(Fatto Quotidiano – 20 ottobre 2018)

 

CUCCHI NO, ALE E FRANZ SÌ
Il presidente della Camera Roberto Fico porta il film su Stefano Cucchi alla Camera. Matteo Salvini all’agenzia Dire: “Non ho tempo per il cinema”. Due giorni dopo, ospite del Maurizio Costanzo Show: “Sono andato a teatro dopo mille anni, ho visto lo spettacolo di Ale e Franz, due grandi”
(13 novembre 2018)

 

FORZA NUOVA NON CI STA
Torino, striscione di Forza Nuova contro l'Anpi e Ilaria Cucchi. Il movimento di estrema destra contro la decisione di conferire la tessera onoraria alla sorella di Stefano Cucchi e al sindaco di Piace Mimmo Lucano. “Anpi, oggi come ieri traditori del popolo”
(Corriere Torino, 17 novembre 2018)

 

PURE I MASSONI
“Cucchi è un eroe della sinistra e visto che è un martire per i massoni anti italiani ogni giorno ai tg si parla di lui”. Lo rileva il consigliere comunale Fabio Tuiach
(TriesteCafe.it, 28 febbraio 2019)

 

BASTAVA UN BICCHIERE D'ACQUA
“C’è una sentenza che dice altro: bastava un bicchiere d’acqua per salvare Cucchi”
(Carlo Giovanardi – Radio 24, 9 aprile 2019)

 

FRATE INDOVINO
Carlo Giovanardi: 'Scusarmi con la famiglia Cucchi? E perché mai? Ho fatto riferimento solo agli atti giudiziari'. Già, e quel 'sieropositivo, epilettico, anoressico, tossicodipendente' (detto a proposito di Stefano), dove l'ha trovato? Sul calendario di Frate Indovino?”
(Luigi Manconi su Twitter – 10 aprile 2019)

 

COSE NAZISTE
“Il comportamento dei Carabinieri che avevano Cucchi in custodia? Aspetto la condanna definitiva: i linciaggi sono nazismo”
(Carlo Giovanardi – Radio 24, 9 aprile 2019)

 

SCENEGGIATI
“Famiglia Cucchi isolata? Ma se ha avuto sostegno, film e sceneggiati... non sono mancati gli appoggi!”
(Carlo Giovanardi – Radio 24, 9 aprile 2019)

 

MELUZZI: LA FAMIGLIA CUCCHI SI SCUSI
“Come il comandante generale dell'Arma ha chiesto scusa alla famiglia Cucchi, per un principio ovvio la famiglia Cucchi dovrebbe chiedere scusa a tutte quelle famiglie di giovani a cui il geometra Cucchi spacciava la droga”. I conduttori ricordano a Meluzzi: Cucchi ha trovato la morte mentre era “affidato alle mani dello Stato”. E lo psichiatra: “Questo lo accerterà la magistratura...”
(Alessandro Meluzzi a La Zanzara, su Radio 24 – 12 aprile 2019)

 

PRECISAZIONI
Ilaria Cucchi risponde a Giorgia Meloni su HuffPost: Cucchi non è mai stato condannato, indagato ma nemmeno sospettato per spaccio di droga fino al giorno del suo arresto. Quando voi politici avete qualche vostro collega che viene coinvolto in inchieste per corruzione, mafia o altro, vi dichiarate giustamente garantisti…
(Globalist.it – 18 aprile 2019)

 

CUCCHI COME GARIBALDI E CAVOUR? NO!
“Una strada può essere intitolata solo ai benemeriti di una nazione. Ora, dire che Cucchi sia come Garibaldi o Cavour mi sembra esagerato. Vittima della droga, vittima delle circostanze, magari vittima dei carabinieri, vedremo al processo, ma benemerito della nazione no...”
(Carlo Giovanardi all'Adnkronos – 8 ottobre 2019)

 

CUCCHI AGGREDIVA LE VECCHIETTE
“Cucchi era un drogato che rubava ed aggrediva le vecchiette per drogarsi”. Questo è quanto si è permessa di scrivere Pina Bernardini, Assistente Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria, sul gruppo Facebook “Sostenitori Polizia Penitenziaria”
(Dal sito del giurista Emilio Quintieri, già Consigliere Nazionale di Radicali Italiani – 18 ottobre 2019)

 

GLI INTERROGATIVI DI FELTRI
“Cucchi morì ammazzato, dice il tribunale. È sempre colpa dei carabinieri. Sarà vero?”
(Vittorio Feltri, direttore di Libero, su Twitter – 15 novembre 2019)

 

TOSSICO E PURE SPOCCHIOSO
“IO NON STO CON ILARIA CUCCHI! Stefano Cucchi ha avuto finalmente giustizia (Bah)! La sorella finalmente è soddisfatta e si lancia in una nuova e brillante carriera politica o nello spettacolo (insomma cerca un modo per guadagnare). Stefano Cucchi sarà anche stato maltrattato e per questo ci sono state delle condanne (giuste? Bah)! Va però ricordato che non parliamo di uno studente modello o di un bravo ragazzo di città bensì di un tossico preso con 20 grammi di hashish e con alcune dosi di cocaina destinate evidentemente allo spaccio e pure abbastanza spocchioso. Per carità nessuno può morire e deve morire di botte ma neanche può passare per vittima o per eroi lui e tantomeno la sorella che sta sfruttando il fratello tossico per il proprio successo!”
(Adriano Palozzi, consigliere regionale del Lazio di Cambiamo!, ex Forza Italia, su Facebook, per poi cancellare il post – 16 novembre 2019)

 

TUO FRATELLO UCCIDEVA LE PERSONE
“I carabinieri avranno anche sbagliato!!!!... ma tuo fratello rimarrà sempre un drogato e spacciatore che uccideva altre persone... Non c’è nulla da festeggiare!!!! Ilaria Cucchi Vergognati”. In allegato, un meme di Ilaria Cucchi con il seguente virgolettato: “A mio fratello Stefano. Da vivo ti abbandono, da morto ti adoro”
(Candida Pittoritto, esponente di Cambiamo!, su Facebook – Tusciaweb, 17 novembre 2019)

 

ILARIA SPECULA
“Sicuramente aveva diritto di vivere, sicuramente i carabinieri hanno sbagliato e li condanno, ma la sorella sta speculando sulla sua morte. Quando era in vita, Ilaria non lo voleva vedere e lo aveva cacciato di casa, adesso che è morto lo adora. Stefano Cucchi non era un santo, anzi spacciava e uccideva altre vite umane. Perciò, per quanto mi riguarda io condanno tutti e tre, carabinieri, Stefano Cucchi e Ilaria Cucchi”
(Candida Pittoritto in un commento su Facebook – Tusciaweb, 17 novembre 2019)

 

QUI ANDAVA ANCORA D'ACCORDO CON SALVINI
“La sorella di Cucchi ha querelato Salvini perché questi ha detto che la droga fa male. Se il tribunale lo condannasse vorrebbe dire che gli stupefacenti fanno un sacco bene. Cose folli”
(Vittorio Feltri su Twitter – 19 novembre 2019)

 

TUTTO NASCE DALLA DROGA
“Tutti gli episodi di violenza nascono dalla droga. La droga fa male. Se Cucchi è stato ammazzato, chi l'ha fatto va in galera, ma mi spiace che si sottovaluti il problema della droga”
(Matteo Salvini a Fuori dal coro, su Rete 4 – 19 novembre 2019)

 

DROGA ZERO
“Dopo Carola Rackete, mi querela la signora Cucchi? Nessun problema, sono tranquillissimo, dopo le minacce di morte dei Casamonica e i proiettili in busta, non è certo una querela a mettermi paura”, “una querela in più o una in meno non mi cambia la vita”. “Spero che il Parlamento approvi subito la legge 'droga zero' proposta dalla Lega, per togliere per sempre ogni tipo di droga dalle strade delle nostre città”
(Matteo Salvini – Ansa, Rete 4, 19 novembre 2019)

 

ANCONA, FORZA ITALIA CONTRO “VIA CUCCHI”
“Le strade si intitolano agli eroi, non ai tossicodipendenti”. Arriva un comunicato a firma Daniele Silvetti, coordinatore provinciale, Teresa Stefania Dai Prà, commissario comunale, e Luca Mariotti, vice commissario comunale
(AnconaToday, 21 novembre 2019)

 

ANDAVA CONDANNATA LA FAMIGLIA
“Sfruttare la morte per fare soldi e avere notorietà è come averlo ucciso una seconda volta. Cucchi andava aiutato e non ucciso da Istituzione e famiglia”. A scrivere il post shock su Facebook contro la famiglia Cucchi, accusata di aver speculato sulla morte di Stefano, è Antonio Galizia, 68 anni, per 20 anni interamente trascorsi al comando della stazione di Giovinazzo, in provincia di Bari, e un presente da politico nelle liste di 5 Stelle nonché padre di una deputata grillina, che ha aggiunto: “Forse condannare la famiglia e la sorella per aver abbandonato un figlio e un fratello sarebbe stata vera Giustizia”
(Repubblica Roma – 8 aprile 2022)

 

UNA SPINTA E UN CALCIO
“Se i carabinieri, quando Cucchi si è rivoltato per colpire un carabiniere, gli hanno dato una spinta e un calcio, era assolutamente giusto che venissero condannati per la spinta e il calcio. Quando però una sentenza di Cassazione mi dice che non c’è relazione tra spinta e calcio e la morte perché la morte dipende dai medici che non l’hanno curato, io dico che i carabinieri devono essere condannati, ma faccio notare che le sentenze sono contrastanti”
(Carlo Giovanardi intervistato da Nextquotidiano.it, in merito alla sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato i due carabinieri a 12 anni per omicidio preterintenzionale – 8 aprile)

 

GIOVANARDI HA REMATO VERSO LA VERITÀ
Ma dei medici Cucchi non avrebbe avuto bisogno, se non avesse subito il pestaggio. Nel 2019, lei ha insistito sull’assenza di nessi tra la morte di Cucchi e le percosse subite. Affermazioni che hanno portato Ilaria Cucchi a querelarla. Oggi pensa di dovere delle scuse alla famiglia? “Ma di cosa devo chiedere scusa? Io ho sempre remato verso la verità. E mi sono limitato a riportare le sentenze. Ilaria Cucchi mi ha querelato, ma il pm di Roma e il gip hanno archiviato la vicenda dicendo che io ho sempre dichiarato cose vere e con linguaggio continente, facendo riferimento a carte processuali e perizie”. Secondo la sorella della vittima, lei avrebbe infamato la memoria di Stefano intervenendo continuamente sulla vicenda in questi anni. “Del caso mi sono interessato fin da subito perché avevo la delega alle politiche antidroga. E non si può negare che la droga abbia avuto un ruolo in questa vicenda”
(Carlo Giovanardi al Corriere di Bologna – 9 aprile)

 

TRE ANNI PRIMA: 9 APRILE 2019
“Chiedere scusa? Di cosa? Per cosa? Non c'è nessuna relazione tra le percosse dei Carabinieri e morte di Cucchi: lo dicono le perizie”
(Carlo Giovanardi – Radio 24, 9 aprile 2019)

 

AH NON POSSO?
Senatore Salvini, è arrivata la sentenza di condanna per i carabinieri che hanno ucciso Cucchi, lei si sente finalmente di chiedere scusa alla famiglia dopo tutti questi anni e dopo quello che ha detto di Cucchi?
“Perché, io ho ucciso qualcuno?”.
No, però lei ha attaccato più volte la sorella, che ha chiesto delle scuse. Disse anche: “Non credo che i carabinieri si divertano a pestare la gente”. Forse non per divertimento, ma il pestaggio c’è stato e ha provocato la morte di Cucchi.
“Se qualcuno l’ha fatto ha sbagliato e pagherà”.
Lei non crede di doversi scusare?
“Ma devo chiedere scusa anche per il buco nell’ozono? Se vuole chiedo scusa... Io ripeto tutto quello che ho detto”.
Lei ha candidato Tonelli, uno che ha detto che Cucchi è morto per la vita dissoluta che faceva, e Tonelli è oggi un suo deputato.
“Sono vicinissimo alla famiglia, la sorella l’ho invitata al Viminale, se qualcuno ha usato violenza ha sbagliato e pagherà. Questo testimonia che la DROGA fa male sempre e comunque, e io combatto la DROGA in ogni piazza”.
Ma che c’entra?, mica è morto per la droga Cucchi, è morto per le botte…
“Sto dicendo che condanno e sono vicino, per quello che mi riguarda da senatore e da papà combatterò la DROGA in ogni angolo d’Italia”.
Cosa c’entra con il pestaggio?
“Ma lo posso dire o no? Posso dire che sono contro ogni genere di spaccio e di DROGA?”.
Ma perché lo dice in relazione alla vicenda Cucchi?, c’è una sentenza che dice che è morto per le botte, non per la droga.
“Forse sono io che non riesco a spiegarmi, lo faccio lentamente. Se qualcuno ha sbagliato paga, in divisa o non in divisa, incontrerei volentieri la sorella. Punto, accapo. Frase numero due. Sono contro lo spaccio di DROGA sempre e comunque, punto. Posso dirlo? Posso dire che sono contro lo spaccio e la DROGA sempre e comunque?”
(Matteo Salvini commenta la sentenza Cucchi con alcuni cronisti, uno in particolare: Marco Billeci – Fanpage.it, 14 novembre 2019)

 

SALVINI E LA SENTENZA CUCCHI: OLTRE OGNI IMMAGINAZIONE
“La sentenza Cucchi? Prendo atto...”
Cosa significa “prendo atto”?
“Sono due parole, prendo-atto”
Lei in passato aveva messo in dubbio molte volte questo esito, lei ha capito che non è morto di droga Cucchi?
“Prendo atto, buona giornata… lei fa sempre comizi, più che domande, mi incuriosisce. E io sono sempre e comunque contro ogni tipo di droga, contro, contro, contro”
Però è stata fatta giustizia…
“Prendo atto, prendo atto, prendo atto, prendo atto, prendo atto… cinque volte gelielo dico”
Lei non si scusa per ciò che disse?
“Cioè, io dovrei scusarmi per le mie idee? Io sono contro ogni tipo di droga. Mi spiace se lei è a favore di qualche tipo di droga. E quando c’è di mezzo un morto, c’è solo da pregare, non commento. Detto questo, la droga uccide i ragazzi di oggi, che dopo il lockdown si strafanno di farmaci e psicofarmaci”
Stiamo però parlando della condanna di appartenenti ad un’arma dello Stato…
“Eh, se sono stati condannati vuol dire che hanno sbagliato, cosa dovrei commentare scusi…”
Si ferma così?
“Se vuole saltello… se vuole saltello” (saltella e ride, ndr)
(Matteo Salvini intervistato il 12 aprile 2022)

 

AGGIORNAMENTO 13 APRILE 2022 – La replica di Carlo Giovanardi al nostro articolo: “Da me solo affermazioni vere”