Stupidario
I silenzi della destra su Bucha e le troppe parole su Stefano Cucchi: il peggio della settimana
E poi la condanna dell’invasione senza citare Putin, gli elogi a Orban e le nuove teorie del complotto. ecco l’elenco delle ultime sparate della politica italiana
Carlo Freccero e gli illuminanti interventi sulla “fiction” bellica; Matteo Salvini che tratta qualsiasi argomento, dagli elogi a Orban al post sul rapper Baby Gang, ma non un fiato (a oggi) sul massacro di Bucha; Silvio Berlusconi che condanna l'invasione ma non riesce a fare il nome di Vladimir Putin; Alessandro Orsini e l'illuminazione “Gesù di Mariupol”; Diego Fusaro contro il “guitto” Zelensky; i vertici istituzionali e certi indimenticabili virgolettati su Stefano Cucchi.
Giunti alla sesta settimana di guerra in Ucraina, tornano a crescere le sparate della politica italiana relative ad altri argomenti, sanitari, culturali, zoologici, e non siamo sicuri che ciò rappresenti una buona notizia per Kiev, quindi per tutti noi.
Madama
M5S, Paola Taverna infuriata per il cambio di posto al Senato: “Come vi siete permessi?”. E riottiene il vecchio.
(La Repubblica, 29 marzo)
Salvini inseguito da Report
Domanda: “Quindi Putin non è più il suo punto di riferimento politico?”. E il leader leghista: “Ora il mio punto di riferimento politico è il Santo Padre”
(Rai 3, 4 aprile)
Poi non dite che
“Poi quando sarà confermata la tesi 'complottista' per cui nei sieri obbligatori ci sono nanotecnologie che servono a raccogliere i nostri dati biometrici (e forse a condizionarli) tutti diranno 'non ne avevamo idea!'”
(Francesca Donato, eurodeputata, ex Lega, su Twitter, 2 aprile)
Che fortuna
“L’Italia è uno dei grandi produttori di armamenti. Significa anche più lavoro per le nostre aziende. @mattino5 (ST)”
(Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, su Twitter, 30 marzo)
Per Stefano Cucchi
Alcuni indimenticabili virgolettati riproposti da Repubblica, nel 2019. Matteo Salvini: “Difficile pensare che sia stato pestato”. Carlo Giovanardi: “Le lesioni? La causa è la malnutrizione. Ha avuto una vita sfortunata”. Ignazio La Russa: “La cosa di cui sono certo è il comportamento corretto dei carabinieri”
(“La Cassazione ha cristallizzato ciò che era evidente da tempo: i carabinieri Di Bernardo e D'Alessandro hanno massacrato e ucciso Stefano Cucchi e per questo motivo dovranno scontare 12 anni di carcere”, La Repubblica, 4 aprile)
Di?
“Uno cresce, io ho cambiato spesso opinione, ma sempre per ragioni di convincimento e non di convinzione… ehm, di convenienza”
(Alessandro Di Battista a Di Martedì, La7, 5 aprile)
“Fate la vostra scelta: Napoli o Napoli”
Bufera social su Niccolò Fraschini, consigliere comunale di Pavia eletto nelle fila della lista civica di centrodestra “Pavia Prima - Fracassi Sindaco”: ha postato sul suo profilo Instagram (privato e quindi visibile solo agli amici) un sondaggio in cui chiedeva ai follower “Se una potenza straniera invadesse l'Italia, a quale città sareste disposti a rinunciare? E perché proprio Napoli?”
(Repubblica Milano, 31 marzo)
In Lombardia lo pensano tutti
Poi, sentito da La Zanzara di Radio 24, Fraschini precisa: “Obiettivamente, se dovessi rinunciare a una città, quella sarebbe Napoli. Ma in senso ironico. Però, se fossi costretto, rinuncerei sicuramente a Napoli”. Io non mi vergogno assolutamente di una battuta – ripete il politico pavese –. Credetemi, in Lombardia penso che diremmo tutti la stessa cosa. Perché dovrei dimettermi, per un’opinione? Quindi, non posso fare battute su Napoli…”
(Fatto Quotidiano, 31 marzo)
I napoletani e la monnezza
Due anni fa, Fraschini, in un post poi rimosso: “Noi lombardi veniamo schifati da gente che periodicamente vive in mezzo all’immondizia (napoletani et similia), da gente che non ha il bidet (francesi) e da gente la cui capitale (Bucarest) ha le fogne popolate da bambini abbandonati. Da queste persone non accettiamo lezione di igiene: tranquilli, alla fine di tutto questo, i ruoli torneranno a invertirsi”
(Fatto Quotidiano, 31 marzo)
C'è scritto davvero
“#Bucha: la Russia punisca i responsabili del massacro!”
(Forza Italia, profilo Twitter ufficiale, 5 aprile)
Il massacro di Bucha
Massacro di Bucha, da Matteo Salvini nemmeno una parola di condanna (ma fa i complimenti a Orbán per la vittoria). In 48 ore il segretario leghista ha postato sulla propria donazione di sangue, sul ritrovamento della piccola Nicole scomparsa in Molise, su Baby Gang e sulla pace fiscale. Ma non ha speso una parola per condannare le immagini dei cadaveri per le strade della città ucraina che hanno turbato il mondo.
(Fatto Quotidiano, 4 aprile)
E in serata…
C'è Berlusconi in tribuna a S.Siro: con lui la compagna Marta Fascina e Matteo Salvini
(Tuttosport, 3 aprile)
Vladi chi?
Dopo 38 giorni Silvio Berlusconi condanna la guerra in Ucraina: “Aggressione militare inaccettabile”. Ma ancora una volta non fa il nome di Putin.
(Fatto Quotidiano, 2 aprile)
Ops
La gaffe dell’ambasciatore russo all’Onu: “I cadaveri di Bucha? Non c’erano prima del nostro…arrivo”.
(Open, 5 aprile)
Grazie direttore Feltri
“Il Cremlino lucida l’arsenale: tra le atomiche di Putin una è pronta per l’Italia”
(Libero, prima pagina, 5 aprile)
La guerra secondo Freccero & co.: “A Mariupol bombe finte e attrici”
Tutto si tiene, ma gli altri non ve lo dicono: la «guerra della Nato» e il Green Pass «olio di ricino postmoderno»; i vaccini «che modificano il dna» come il 5G e il «golpe in Ucraina» messo in atto da «paramilitari nazisti» addestrati dagli americani e foraggiati «dal finanziere Soros»; la resistenza «fiction» di Zelensky, «fantoccio degli Usa», e le «zanne affilate dei generali», mica di Putin, ma italianissimi, «come Figliuolo». Tutto si tiene, nel metaverso della commissione DuPre (Dubbio e Precauzione), che in una saletta convegni alla Città dell'Altra economia di Testaccio, Roma, celebra lo sposalizio tra le teorie sulla «dittatura sanitaria» da Covid e il nuovo fronte del dissenso, la narrazione del conflitto ucraino tendenza Mosca. (…) Ci pensa poi Carlo Freccero a svelare le trame del «Nuovo ordine mondiale», lo stesso che ha forgiato in un'unica academy «Merkel, Sarkozy, Renzi e Di Caprio». «Covid e guerra hanno trasformato il dibattito in propaganda», orchestrata neanche a dirlo «in America». (…) Freccero si collega da casa: «L'Ucraina è frutto di una fiction che dagli schermi televisivi si è tramutata in reality. Zelensky dice di essere in Ucraina, ma i video sono sempre in uno studio. (…) «Putin ha difeso un popolo martirizzato per 8 anni», assicura Fulvio Grimaldi, giornalista estimatore di Milosevic. È collegato da casa: «Ma forse - aggiunge - sto vaneggiando in preda al Covid».
(La Repubblica e La Stampa, 3 aprile)
Li denuncio
«Io li denuncio!». Pausa. «Li denuncioooo!». Altra pausa. «Li denunciooooo!». Freccero è una furia. «Ma io non ho mai detto che le donne ferite nell’ospedale pediatrico di Mariupol erano attrici, il mio ragionamento è più complesso. Basta, denuncio! Prendo e denuncio, via, stop! Vada a leggersi il mio intervento integrale o denuncio anche lei!». Nell’intervento integrale la parola «attrici» non compare ma il senso del concetto di «fiction» applicato al bombardamento russo rimane
(Corriere della Sera, 3 aprile)
Sallusti: “Mi spiace vedere Ferrero così”
Propaganda a Bucha, la convinzione e la fake di Freccero: “Putin non è impazzito, nel video un cadavere si alza in piedi…” (Il Riformista, 5 aprile); La frase choc di Freccero: “Morti che tirano fuori la testa per fumare...”
(Il Giornale, 4 aprile)
C'è pure il guerriero Orsini
Lontano dai salotti tv, dove è stato accusato di filoputinismo, il professor Alessandro Orsini veste da condottiero: «Non ho paura di Draghi, di tutti i suoi ministri, di tutti i parlamentari messi insieme. Sono un guerriero e lo sto dimostrando, perché continuo a parlare». «Io sono forgiato nello scontro e nella lotta. Chiedo ai miei volgari calunniatori cos'altro devo fare per farvi capire che non ho paura di nessuno?».
(La Stampa, 3 aprile)
Gesù di Mariupol
“Terzo: l'Italia dovrebbe risparmiare milioni di euro per le armi all’Ucraina e utilizzare quei soldi per costruire, con la compartecipazione del Vaticano, due grandi ospedali per i civili ucraini mutilati dalla guerra. Il primo per i bambini e il secondo per gli adulti. Tali ospedali dovrebbero essere costruiti al confine settentrionale dell’Italia in modo da rendere più rapido il trasferimento delle vittime ucraine in Italia, e dovrebbero essere denominati rispettivamente “Madre Ucraina” e “Gesù di Mariupol” in modo da saldare il movimento pacifista laico con quello cattolico”
(Dal “manifesto per la pace” del professor Alessandro Orsini, Fatto Quotidiano, 3 aprile)
Pareri
Vincenzo De Luca, governatore Pd della Campania: “Nella guerra in Ucraina non ci sono innocenti e non si capisce cosa è vero o falso”
(FanPage.it, 5 aprile)
Pareri/ 2
“In Ucraina non ci sono innocenti”
(Fausto Bertinotti, ex leader di Rifondazione intervistato da La Verità, 4 aprile)
Il filosofo Fusaro
“Il guitto Zelenzky, prodotto in vitro a Washington, non sta lottando per la libertà e la sovranità del suo Paese, come ripetono i giornali aziendali: sta mandando al massacro il proprio popolo per far passare l'Ucraina nel regno della piena sudditanza alla Nato e a Washington”
(Diego Fusaro su Twitter, 3 aprile)
Ah ecco
Michele Santoro a Piazzapulita: “Io non penso che Putin sia il maggiore nemico che noi abbiamo di fronte in questo momento. Il nemico più mostruoso che sta di fronte a noi è la guerra”
(La7, 31 marzo)
Relax Kiev
“Da Kiev noi non scappiamo. Ai nostri ragazzi in guerra serve anche un po’ d’amore”. Nella capitale ucraina poche giovani offrono spensieratezza ai militari da 40 giorni in trincea. “Le altre se ne fregano. Sono andate a lavorare in Ungheria, Polonia o Italia”
(Il quotidiano La Verità e il sito di escort “Relax Kiev punto com”, 3 aprile)
Le condizioni
Ucraina, italiana si offre di ospitare due giovani ma poi scopre che sono africani e rifiuta: “Profughi sì, neri no”
(Il Messaggero, 27 marzo)
I negoziati proseguono
L’avvertimento del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba: “Consiglio a chiunque si trovi a negoziare con la Federazione russa di non mangiare o bere e preferibilmente evitare di toccare qualunque superficie”
(Adnkronos, 29 marzo)
Z
Sanzioni penali per chi usa la “Z”, Alessandra Moretti del Pd si fa ridere dietro sui social: “Allora abolite Zorro”
(Il Tempo, 28 marzo)
Strano
La gaffe di Biden: il presidente Usa chiama Michelle Obama “vicepresidente” anziché First Lady
(Il Messaggero, 4 aprile)
Bravo Viktor!
ROMA - «Bravo Viktor!». Matteo Salvini, in silenzio sugli orrori di Bucha, è stato il più lesto a complimentarsi con Orbán. Foto dei due postata sui social, come in precedenza aveva già fatto con i suoi miti Trump e Putin. Commento con prosa da curva sud: «Bravo Viktor! Da solo contro tutti, attaccato dai sinistri fanatici del pensiero unico, minacciato da chi vorrebbe cancellare le radici giudaico-cristiane dell’Europa, denigrato da chi vorrebbe sradicare i valori legati a famiglia, sicurezza, merito, sviluppo, solidarietà… sovranità e libertà, hai vinto anche stavolta grazie a quello che manca agli altri: l’amore e il consenso della gente. Forza Viktor, onore al libero Popolo ungherese».
(Repubblica.it, 5 aprile)
Vittoria straordinaria
“Congratulazioni a Viktor Orbán per la straordinaria vittoria. Per batterlo non è bastata nemmeno un’accozzaglia elettorale che ha tenuto insieme tutta la sinistra e l’estrema destra (per l’occasione stranamente considerata presentabile)”
(Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, 4 aprile)
Pillon e lo statista Orban
“Buon lavoro al riconfermato presidente #Orban che si prende quasi 20 punti di distacco sullo sfidante. A sentire i giornali di regime era dato per sconfitto e invece ha stravinto per la quarta volta. Difendere la vita umana, la famiglia e i giovani dagli attacchi mortiferi della sinistra è stata una politica vincente, e oggi il tasso di natalità in Ungheria cresce costantemente grazie alle sue riforme. Il media system liberal lo vorrebbe cancellare, ma il suo popolo lo difende a spada tratta.
Buon lavoro presidente, e ad maiora!”; “Fratoianni da sinistra mi attacca perché avrei osato esultare per la vittoria di Orban, che secondo loro sarebbe ovviamente dovuta ai brogli o "al controllo ferreo dei media". Invece in Italia i media sono liberi ed oggettivi... Ma possibile che se uno statista conservatore vince con la stragrande maggioranza dei suffragi, ci debba sempre essere sotto qualcosa di losco? Non può esistere che Orban abbia semplicemente governato bene?
(Simone Pillon, deputato leghista, su Facebook, 4 aprile)
Orban sì, Disney no
“Buona domenica amici. La #Disney, che per anni è stata uno strumento di intrattenimento, è ormai diventata apertamente veicolo per trasmettere le ideologie gender ai bambini. Dal bacio gay al gay pride di Eurodisney, è evidente il totale asservimento all'agenda #LGBT. Vergogna. Non avranno più un centesimo né da me né dalla mia famiglia”
(Simone Pillon su Facebook, 27 marzo)
I pugni sul tavolo
“Gli iscritti del @Mov5Stelle mi hanno riconfermato con un'indicazione forte e chiara” (Giuseppe Conte su Twitter, 28 marzo); “M5S, così Conte cambia comunicazione (su consiglio di Grillo): maniche di camicia, pugni sul tavolo e dirette social” (Repubblica.it, 31 marzo); Il giornalista del Corriere Fabrizio Roncone: “È imbarazzante per lui stesso, vederlo così sguaiato e irriguardoso del momento storico è una sorpresa politica” (La7, 1 aprile)
Soddisfazioni
M5S, exploit di Danilo Toninelli alle elezioni interne: l’ex ministro ottiene 44mila preferenze, ora tallona Conte. E dice: “Il voto dimostra di che pasta è fatto il Movimento”
(Corriere.it, 29 marzo)
Prima ha fatto i nostri, di interessi
Casaleggio rilancia: un nuovo movimento? Nei prossimi mesi concretizzerò i miei interessi.
(Corriere della Sera, 2 aprile)
Pesce d'aprile
“Oggi, #1aprile, sono uscito da @forza_italia ed ho chiesto di aderire al @PDnetwork”
(L'onorevole Elio Vito su Twitter, poi costretto a precisare, 1 aprile)
Gli obiettivi di Renzi
“Roma: obiettivo 82kg”
(Il leader di Iv Matteo Renzi si selfa durante una corsetta e posta la foto su Instagram, 30 marzo)
Grazie Daniela
“Condivido con voi questa foto per augurare a tutte le donne di avere vicino un uomo che vi guarda così ❤️ #amore #sguardo”
(Daniela Santanchè, parlamentare Fdi, in una foto su Instagram assieme al compagno Dimitri Kuntz Principe d'Asburgo, 23 febbraio)
No Vax
Torino, i No Vax contro Draghi al grido di “Duce, Duce”
(Repubblica.it, 5 aprile)
Non te la si fa
“Dopo lo ius soli e lo ius culturae, sulla ruota dell’ideologia di sinistra è uscito lo 'ius scholae'. Usano sempre il latino, pensando di fregare gli italiani”
(Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega, su Twitter, 30 marzo)
Proposte
“La Lega di Salvini propone che per ottenere la cittadinanza italiana con lo ius scholae si ottenga almeno 90/100 alla maturità. Salvini si è diplomato con 48/60. Ho finito vostro onore”
(@foisluca84 su Twitter, 3 aprile)
Sardine, cani, oche
“Grazie presidente, a nome del gruppo Pd e di tutta la maggioranza desidero dimostrare vicinanza al consigliere Celli e alla sua famiglia per il fatto increscioso avvenuto lo scorso giovedì, quando nei pressi di Monzuno due cani scappati al controllo del padrone si sono avventati sulle oche che la famiglia Celli tiene nel giardino della propria abitazione”
(Mattia Santori, Pd, in Consiglio comunale a Bologna, 5 aprile)
Agenzie
Cristina D'Avena: “Berlusconi è sexy e intrigante”
(Adnkronos)
Red Ronnie e David Bowie (dall'aldilà)
“INCREDIBILE: David Bowie in una canalizzazione con la medium Sonia Benassi ispira 'Talk to me' a Boris Mayer. Sono andato a casa della medium Sonia Benassi e del marito Massimo (che fa dischi col nome di Boris Mayer). Nell’intervista, mi hanno raccontato che, durante una canalizzazione, hanno interagito con David Bowie che ha anche dettato un testo che Sonia ha scritto. Massimo lo ha tradotto in inglese e lo ha vestito con la sua musica. Finita la lunga conversazione, ho chiesto di farmelo ascoltare e mi ha portato nel suo studio dove ha un impianto Hi-Fi da paura. (…) Trovo che questo brano potrebbe entrare di diritto nella discografia del Duca Bianco e anche come Massimo lo canta è impressionante”
(Red Ronnie su Facebook, 3 aprile)