Politica
20 settembre, 2022

Le cinque domande de L’Espresso, risponde Camillo D’Alessandro

Le risposte ai nostri quesiti di Camillo D’Alessandro, capolista collegio proporzionale Senato in Abruzzo per Terzo Polo (Azione-Italia Viva).

1 Quali sono le due proposte irrinunciabili dell’agenda della sua coalizione da affrontare in Parlamento come prioritarie?
“Mettere in sicurezza il Paese, le famiglie, le imprese. Serve una grande iniziativa, nel solco del lavoro del Presidente Draghi, innanzitutto in Europa per conquistare il tetto europeo ai costi energetici. Attuare senza perdere tempo il PNRR e aprire la stagione delle riforme. Mettere in campo il mix energetico necessario, dalle rinnovabili al nucleare di ultima generazione. Formare i giovani”.

2 Se sarà eletto, come pensa di costruire e mantenere un dialogo continuo con il suo territorio di elezione? Quanti giorni, ore, settimane dedicherà al proprio territorio di elezione? In che modo relazionerà sull’attività svolta? In quali luoghi?
“Sono stato parlamentare in questa legislatura, vengo dall’esperienza amministrativa sul territorio regionale, due volta consigliere provinciale e tre volte regionale. Ho un rapporto quotidiano con il territorio, anche nei giorni festivi. Tre giorni a Roma e quattro in Abruzzo con uffici dislocati nelle quattro province. Sto chiedendo agli abruzzesi di scegliere il sindaco d’Abruzzo per il Parlamento italiano visto che Lega, FDL, +Europa propongono qui candidati provenienti da altre regioni”.

3 Cosa ha fatto di concreto nel territorio nel quale è candidato?
“Ho avuto diverse responsabilità, prima in Provincia (eletto a 23 anni), poi in Regione. Ho promosso fra le altre cose la realizzazione della più lunga pista ciclopedonale della costa adriatica che recupera l’antico tracciato ferroviario, oggi completata. In Regione, con la delega ai trasporti e infrastrutture, ho lavorato alla realizzazione della società unica dei 30 trasporti. In Parlamento, come vice presidente della Commissione Lavoro della Camera, ho firmato diversi progetti di legge. Due su tutti: l’introduzione della settimana corta per i lavoratori e la loro partecipazione agli utili d’impresa”.

Chi sono i finanziatori della sua attività politica?
“Ad oggi, parte della campagna elettorale è finanziata con fondi personali, parte con contributi di persone fisiche e non escludo finanziamenti derivanti da erogazioni liberali di imprese”. 

In che modo si impegna a rimanere libero da interessi e condizionamenti?
“Rendendo tutto trasparente. Ogni presa di posizione, voto in aula,  battaglia politica è resa pubblica e spiegata”.

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