Il documento che sblocca 660 milioni per gli alloggi è stato ritirato dal decreto Pa per ripresentarlo nel decreto sugli Enti. «Nessuna retromarcia»

«Nessuna retromarcia da parte del Governo nel dare piena attuazione alla misura del Pnrr che destina 660 milioni di euro agli alloggi universitari. Dal confronto con le commissioni parlamentari competenti è emersa l’opportunità di convogliare i contenuti dell’emendamento 9.33 nel decreto-legge n. 51/2023 (il cosiddetto dl Enti-Fuortes), piuttosto che nel decreto-legge n. 44/2023 (dl Pa/Ministeri), per questioni di attinenza materiale». Lo comunica il ministero dell'Università e della ricerca in una nota. «Resta quindi assolutamente confermata la volontà del Governo di procedere con le risorse per l’housing universitario».

 

Il caso
La notizia del ritiro dell'emendamento presentato al dl PA, in un primo momento, aveva infatti suscitatola reazione dell’opposizione: «Il Governo ritira emendamenti su parità di genere negli appalti e housing universitario. La propaganda della destra, come sempre, si sfalda alla prova dei fatti, quando c'è da essere concreti. La loro idea di Paese? Le donne a casa e gli studenti nelle tende», ha scritto su Twitter Chiara Gribaudo, deputata Pd e vicepresidente della commissione Lavoro di Montecitorio.

 

Stessa linea per Francesco Silvestri, capogruppo del Movimento Cinque stelle alla Camera, secondo cui il governo Meloni è «riuscito a fare l'impensabile e a collezionare un'altra clamorosa figuraccia».