Addio abuso d’ufficio e nuovi limiti alle intercettazioni: la riforma della giustizia va avanti mentre l’Italia è distratta

Arriva in Consiglio dei ministri il ddl Nordio, suscitando le preoccupazioni della magistratura: «Ci sono criticità importanti». Il sindacato dei giornalisti Fnsi: «L'unico criterio di riferimento deve essere il diritto dei cittadini a essere pienamente informati»

Nell’indifferenza di un paese distratto dalla morte e dai funerali di Silvio Berlusconi, il Consiglio dei Ministri si appresta a riformare la giustizia. Un chiodo fisso proprio del fondatore di Forza Italia, al centro di decine di processi durante la sua carriera politica.

 

«Silvio Berlusconi ha subito tanto, troppo, a causa della giustizia. Per questo voglio dedicare a lui la riforma che andrà in Consiglio dei Ministri domani, un passo importante verso un processo davvero giusto», ha spiegato a Rai News 24 il senatore di Forza Italia e vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto.

 

Così, potrebbero essere dedicate a Silvio Berlusconi le prossime tappe della riforma spinta silenziosamente dal governo Meloni: da una stretta sulla pubblicazione delle intercettazioni all’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, passando per una serie di novità sulla custodia cautelare, l’avviso di garanzia e i ricorsi dei pubblici ministeri sulle sentenze di proscioglimento. E sono solo alcune delle principali misure contenute nella bozza del ddl - composto da otto articoli annunciate dal ministro della giustizia Carlo Nordio.

 

Stretta sulle intercettazioni
Pronta è la stretta sulla pubblicazione delle intercettazioni se non sono agli atti del processo, a tutela dei terzi non coinvolti nelle indagini. Il ddl stabilisce che "il divieto di pubblicazione cada solo allorquando il contenuto intercettato sia 'riprodotto dal giudice nella motivazione di un provvedimento o utilizzato nel corso del dibattimento". E "non può essere rilasciata copia delle intercettazioni di cui è vietata la pubblicazione quando la richiesta è presentata da un soggetto diverso dalle parti o e dai loro difensori". Viene inoltre ampliato "l'obbligo di vigilanza del pubblico ministero sulle modalità di redazione dei verbali delle operazioni (i cosiddetti brogliacci)" e "il dovere del giudice di 'stralciare' le intercettazioni, includendovi, oltre ai già previsti i dati personali sensibili' anche quelli 'relativi a soggetti diversi dalle parti' (fatta salva, anche in questo caso, l'ipotesi che essi risultino rilevanti ai fini delle indagini)".

 

Limiti di appello
La bozza del ddl stabilisce che il pubblico ministero non potrà “appellare contro le sentenze di proscioglimento per i reati” contenuti nell’articolo 550 del Codice di procedura penale. La norma in questione fa riferimento ai casi di citazione diretta a giudizio e ai reati di contenuta gravità.

 

Avviso di garanzia dalla descrizione sommaria
L’avviso di garanzia dovrà contenere una “descrizione sommaria del fatto, comprensiva di data e luogo di commissione del reato”. La notificazione potrà “essere eseguita dalla polizia giudiziaria in presenza di situazioni di urgenza che non consentono il ricorso alle modalità ordinarie”, specifica la bozza del ddl.

 

Cancellato l'abuso di ufficio
Arriva la cancellazione del reato d’abuso d’ufficio. La bozza del ddl prevede infatti l’abrogazione dell’articolo 323 del Codice penale. Un tema peraltro di cui si sta occupando da settimane la commissione Giustizia alla Camera, dove è in corso l’esame di una proposta di legge a prima firma Pietro Pittalis (FI).

 

Custodia cautelare
Nel determinare i criteri per l'assegnazione degli affari penali al giudice per le indagini preliminari, il Consiglio superiore della magistratura (Csm) dovrà anche prevedere, “in ogni caso, la costituzione di un collegio per i provvedimenti cautelari custodiali, anche nell’ambito delle tabelle infradistrettuali”. Il testo prevede poi che il giudice per le indagini preliminari (Gip) deciderà in composizione collegiale l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere. Prevista poi una nuova disciplina delle misure cautelari personali con l’estensione del contraddittorio preventivo

 

Anm: “Criticità importanti”
Forti preoccupazioni arrivano dal mondo della magistratura. «Non ha ambizioni importanti, sistematiche, ma contiene modifiche che, a mio giudizio, non vanno nella direzione giusta», spiega il presidente dell'Anm Giuseppe Santalucia, che vede tra le criticità più importanti: «L'eliminazione dell'abuso d'ufficio, il giudice collegiale per la custodia cautelare in carcere e la limitazione dei poteri di appello del pm contro le sentenza di proscioglimento». Mentre la «limitazione alla pubblicazione di alcune conversazioni crea un'ulteriore tensione tra diritto dell'informazione e diritto dell'imputato».


Cauta ma vigile la Federazione nazionale della stampa italiana: «In tema di pubblicazione del contenuto delle intercettazioni l'unico criterio di riferimento deve essere l'interesse pubblico a sapere, il diritto dei cittadini a essere pienamente informati, come ha ribadito in più sentenze anche la Corte europea dei diritti umani», affermano, in una nota, Alessandra Costante e Vittorio di Trapani, segretaria generale e presidente della Fnsi. «In attesa di conoscere il testo che riformerà l'istituto delle intercettazioni, per la Fnsi è fondamentale ribadire l'esigenza di contemperare gli interessi in gioco e quindi di trovare il giusto equilibrio tra due principi di rango costituzionale quali sono il diritto alla tutela della dignità e onorabilità delle persone e il diritto di informare e ad essere informati», proseguono Costante e Di Trapani. «Dopo il duro colpo già inferto al diritto di cronaca dalla legge Cartabia - concludono - imponendo ulteriori restrizioni alla libertà di stampa si corre il rischio di tornare a far scivolare l'Italia nelle classifiche dei Paesi liberi in cui il giornalismo deve essere il cane da guardia della democrazia. Se si dovessero concretizzare nuovi bavagli valuteremo le forme di mobilitazione più efficaci a tutelare il diritto dei cittadini ad essere informati».

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