Personaggi

Michaela Biancofiore, l'eterno ritorno dell'ex kamikaze berlusconiana

di Simone Alliva   20 settembre 2023

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Michaela Biancofiore

È tornata agli onori delle cronache per la sua proposta di costruire un'isola artificiale per i migranti. Ma negli anni ha regalato non poche perle e soluzioni "creative" ai problemi del Paese

Dallo scatto che nel 1995 immortala Michaela Biancofiore accanto a Silvio Berlusconi, mentre l’allora premier alza il dito medio, la deputata “novella Lady Oscar e un po’ Giovanna d’Arco” (le parole sono sue) di strada ne ha fatta. 

 

Diploma di istituto magistrale, imprenditrice nel settore wellness (anche se in nessuna Camera di Commercio risulta registrata la sua attività) parlamentare dal 2006 e militante di Forza Italia per 26 anni, fino allo strappo, senza lacrime, nel 2019. L’ultimatum era chiarissimo: «Tornare a Forza Italia o, meglio, Forza Berlusconi, senza troppi An tra le scatole». Richiesta disattesa, naturalmente, eppure lei lo aveva sempre detto: «Sono una kamikaze imbottita di tritolo berlusconiano puro».

 

Oggi è capogruppo al Senato Civici d'Italia-Noi Moderati-Coraggio Italia-Udc-Maie. Posizione un po' dimessa e distante dal cono di luce dei dibattiti del giorno, più per scelta personale, quando vuole infatti supera l’intera corte dei miracoli nelle dichiarazioni. L’ultima, in ordine temporale, è una soluzione alla questione dei migranti, un'onda che non si arresta e che anzi ha preso più vigore con l'alluvione in Libia e il terremoto in Marrocco: un’isola tutta per loro. Biancofiore lo dice apertamente durante la trasmissione de La Verità "Dimmi la verità'': «Costruire, immediatamente, in acque internazionali un'isola artificiale nel Mediterraneo, una sorta di 'pit stop' di approdo, sulla fattispecie dell'Isola delle Rose, dove realizzare un hub di accoglienza e salvezza, e di verifica se gli immigrati abbiano titolo a venire in Europa o siano clandestini». 

 

 

Una mente fervida quella di Biancofiore che già in passato aveva suggerito soluzioni a ben altri problemi: a giugno la proposta di regolamento depositata per consentire ai parlamentari di portare con sé, nel Palazzo, il proprio cane o gatto. Seguita da un coro di polemiche e piccoli scontri interni: «Pensiamo prima ai bambini» le ha risposto la deputata della Lega Laura Ravetto: «Ho una figlia di 5 anni e se ho un problema con la babysitter, non posso in alcun modo portarla con me: non può entrare in Aula, non può sostare nel Transatlantico».

 

Nella collezione di gaffe firmate Biancofiore spiccano sicuramente le preoccupazioni, espresse nel 2018 durante L'Aria che tira su la7 per le elezioni anticipate in estate: «Danno i brividi a tutti, perché sarebbero la consegna della vittoria al M5s per un semplice motivo purtroppo: al Sud non si possono permettere di andare in vacanza e lì quindi vincerebbero i 5 Stelle». E ancora quelle pronunciate ai microfoni del telegiornale Südtirol heute: «Mussolini è stato un grande uomo della storia e, come tutti i grandi uomini, in realtà non era tanto lui il responsabile, quanto la sua corte, la cerchia intorno, che usava violenze per nome e per conto». Oppure quella su papa Wojtyla: «L’uccisione di Osama bin Laden è un miracolo di papa Giovanni Paolo II». A Tagadà, La7 il 3 novembre commentava la questione rave, prima grana del Governo Meloni risolta con un decreto: «Nei rave party ci sono, nell’ordine: - orge; - sesso; - vomito; - mancanza di servizi igienici; - sesso all’aperto in pubblico; - stupefacenti; - ragazzi sballati; - ragazzi allucinati; - ragazzi svenuti; è questo che volete per il futuro del Paese? Le generazioni-zombie?».

 

Si potrebbe continuare ma resta alle cronache la sua festa per i 40 anni. Quel giorno, dopo aver ricevuto una telefonata dai Silvio Berlusconi («Vieni ad Arcore, il tuo compleanno merita una gran festa»), l'onorevole si presentò con un semifreddo con un dito medio di cioccolato al centro. Gesto molto apprezzato in villa San Martino, tra risate e sorrisi che hanno fatto di Biancofiore una fuoriclasse della politica del giorno, lady dito medio, appunto.