Politica
13 ottobre, 2025Polemica per le parole della ministra della Famiglia in un intervento davanti all'Unione delle Comunità ebraiche. La senatrice a vita: "I nazisti con la collaborazione dei fascisti locali realizzarono una colossale industria della morte"
“Le gite ad Auschwitz”? Sono state “un modo per continuare a dire che l’antisemitismo era una questione fascista e basta”. È polemica per le parole della ministra della Famiglia Eugenia Roccella che, parlando di fronte all’Unione delle comunità ebraiche italiane ha sostenuto che le “gite” — non li chiama viaggi di istruzione — in uno dei peggiori campi di concentramento e sterminio nazisti siano “state incoraggiate e valorizzate” proprio per questo. E che sarebbero state strumentalizzate “per non fare i conti con l’antisemitismo attuale”, rilegittimato “nell’ultima fase del conflitto israelo-palestinese”. Poco importa che lì, in quell’angolo di Polonia sotto il controllo del Terzo Reich, vennero deportati oltre 1,3 milioni di ebrei e ne vennero uccisi oltre un milione.
Alle parole della ministra ha replicatola senatrice a vita Liliana Segre, che ad Auschwitz è stata deportata quando aveva solo 13 anni. “Stento a credere che una ministra della Repubblica — dice Segre, una delle ultime testimoni ancora in vita — possa avere detto che i viaggi ad Auschwitz sono stati incoraggiati per incentivare l’antifascismo. Quale sarebbe la colpa?”. “Durante la Seconda guerra mondiale, i nazisti con la collaborazione zelante dei fascisti locali realizzarono una colossale industria della morte per cancellare dalla faccia della terra ebrei, rom e sinti e altre minoranze. La formazione dei nostri figli e nipoti — continua — deve partire dalla conoscenza della storia. La memoria della verità storica fa male solo a chi conserva scheletri negli armadi".
Durante la serata di ieri — 12 ottobre —, dopo aver detto anche che “la sinistra, tra la Albanese portata in trionfo, gli striscioni che inneggiano al 7 ottobre, le piazze e le università messe a ferro e fuoco e il cessate il fuoco siglato da Trump, non sa più che pesci prendere. E quindi non resta altro che far finta di non capire e cercare disperatamente di strumentalizzare le parole altrui”, la ministra Roccella ha provato a correggere il tiro. E ha diffuso una nota per dire che chiamerà la senatrice a vita e che “molto volentieri” andrà “in audizione sull’antisemitismo di ieri e sull’antisemitismo di oggi in commissione Segre, dove ogni dubbio potrà essere chiarito”.
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