Politica
13 novembre, 2025Approvato all'unanimità l'emendamento bipartisan che modifica il codice penale. Negli scorsi giorni contatti diretti tra Schlein e Meloni
Il “consenso” deve essere “libero” e “attuale”. In caso contrario, è violenza sessuale. Una formulazione semplice e chiara che ora, dopo l’accordo trovato in commissione Giustizia della Camera, entra nell’articolo 609-bis del codice penale, secondo cui rischierà la reclusione dai sei ai 12 anni chiunque “fa compiere o subire atti sessuali a un’altra persona” senza “il consenso libero e attuale”. Il punto di caduta è stato un emendamento presentato Michela Di Biase del Partito democratico e Carolina Varchi di Fratelli d’Italia, arrivato dopo giorni di contatti diretti tra le due leader, Elly Schlein e Giorgia Meloni.
Ma nella riformulazione del 609-bis viene anche previsto che “chi costringe taluno a compiere o subire atti sessuali con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, ovvero chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali abusando delle condizioni di inferiorità fisica o psichica o di particolare vulnerabilità della persona offesa al momento del fatto, o traendo in inganno la persona offesa per essersi il colpevole sostituito ad altra persona”. Tradotto: anche uno stato emotivo, economico o psicologico può essere possono essere considerati leve di violenza.
"È un importante passo avanti per il codice penale italiano, che viene adeguato agli standard più avanzati — ha dichiarato Di Biase —. Questo nuovo testo rappresenta un grande cambiamento culturale, perché troppo spesso abbiamo assistito a donne costrette a giustificarsi anche di fronte alle violenze subite. Il sesso senza consenso è stupro. È un concetto scontato eppure in Italia manca ancora una legge che lo riconosca esplicitamente. Il consenso deve essere sempre liberamente espresso e revocabile: solo il sì è un sì. È giunto il momento — ha concluso — che questo principio, finora sancito solo dalle sentenze della Corte di Cassazione, venga finalmente inserito nell’ordinamento".
"Con il voto di questa sera facciamo un passo ulteriore nella tutela delle donne. Da oggi tolleranza zero, è stupro se non vi è consenso libero ed attuale — ha aggiunto Varchi, che è relatrice del ddl —. Fratelli d'Italia aveva promesso che avrebbe lavorato per rafforzare la difesa dei diritti delle donne e lo stiamo facendo, attraverso norme più rigorose e misure economiche tali da garantire più indipendenza ed autonomia. Adesso compiamo un passaggio ulteriore, che ha anche una grande valenza sul piano culturale”.
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