Politica
5 novembre, 2025La sindaca di Genova ha portato in Consiglio comunale gli insulti sessisti che, quotidianamente, riceve sui social: “La nostra è una società che normalizza la violenza”
La sindaca di Genova Silvia Salis ha deciso portare in Consiglio comunale gli insulti sessisti che, quotidianamente, riceve sui social, durante la discussione sull’introduzione nelle scuole dell’educazione sessuo-affettiva: “La nostra è una società che normalizza la violenza”, dice mentre legge ad alta voce i messaggi che le vengono indirizzati. Non viene accusata, spiega, di essere “incapace”, come accade per esempio a un uomo in carica, ma apostrofata (e insultata) con la parola “putt***” o altre “battute” (“Si vede che suona il flauto…”).
Durante l’intervento sono stati molti i passaggi forti. “Questo signore, che ha in braccio sua figlia e lavora — ha letto la sindaca in Aula — sotto un mio post ha scritto: ‘Sei proprio una gran putt***’. Per lui è una cosa normale dare della putt*** a una sindaca, non mi ha detto incapace, perché alle donne dici putt***, non dici incapace, e questo ce lo dobbiamo ricordare”.
Salis ha collegato la questione alla necessità di portare l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole: “Che oggi ci sia un’ipersessualizzazione è un dato di fatto, così come è un dato di fatto che aumentino i femminicidi — ha detto — proprio per questo serve l’educazione sessuale”.
Salis ha evidenziato che queste manifestazioni d’odio non sono solo un problema personale ma fanno parte del contesto culturale: “Questa è la società nella quale ci muoviamo — ha detto — e se voi dite che in questa città non serve un’educazione affettiva e sessuale, siete molto lontani dalla realtà”.
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