Politica
16 dicembre, 2025Nel maxi-emendamento dell'esecutivo alla legge di Bilancio c'è anche il travaso delle risorse per l'infrastruttura (ma il valore rimarrà sempre lo stesso: 13,5 miliardi). Dopo lo stop della Corte dei conti è subentrato "un aggiornamento dell'iter amministrativo"
Il governo intende tirar dritto sul Ponte sullo Stretto, ma nel frattempo ammette che, per il via libera all’infrastruttura che dovrebbe collegare Calabria e Sicilia, ci vorrà più tempo del previsto. Dopo lo stop della Corte dei conti, ora l'esecutivo sposta i fondi previsti in manovra per il Ponte al 2033. Lo fa con un emendamento alla manovra - oggi il governo ha presentato ufficialmente il maxi-pacchetto di modifiche con misure per 3,5 miliardi - in cui 780 milioni di euro sono comunque allocati, ma tra otto anni. Un travaso, anche perché il valore complessivo dell'infrastruttura - 13,5 miliardi di euro - rimarrà lo stesso.
La modifica, attraverso una modifica tabellare allo stato di previsione del Mit, "rifinanzia, alla luce dell'aggiornamento dell'iter amministrativo e del non perfezionamento degli impegni relativi alle somme iscritte in bilancio nell'anno 2025 in conto residui rinvenienti dall'anno 2024, gli stanziamenti relativi al Ponte sullo stretto di Messina - si spiega nella Relazione tecnica - prevedendo un incremento delle risorse nell'anno 2033 tale da lasciare inalterato il valore complessivo delle somme autorizzate”.
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