Ddl Sicurezza e università: perché ti riguarda? - Il video

Tra gli articoli più controversi c’è il 31, che amplia i poteri dell’intelligence, obbligando atenei e enti pubblici a fornire dati

Il ddl Sicurezza, approvato alla Camera e ora in discussione al Senato, introduce un nuovo reato: quello di blocco stradale. Se partecipi a una manifestazione che interrompe la circolazione stradale o ferroviaria rischi fino a 2 anni di carcere (se il blocco viene commesso con più persone). È la forma di protesta scelta negli ultimi anni dagli attivisti per il clima di Ultima generazione o ad esempio dagli operai che manifestano davanti ai cancelli della fabbrica per cui lavorano, se rischia la chiusura.

Le misure più controverse

In questo disegno di legge ci sono alcuni nuovi reati e per altri che già c’erano vengono invece inasprite le pene. Chi provoca ad esempio dei danneggiamenti in luogo pubblico durante i cortei si rischia fino a 5 anni di carcere e fino a 15 mila euro di multa. Vengono aumentate le pene se si protesta in modo "violento e minaccioso" contro opere pubbliche considerate strategiche, come la Tav o il Ponte sullo Stretto. Sarà vietato vendere sim ai migranti che non hanno il permesso di soggiorno.

I servizi segreti nelle università

C’è poi un articolo molto controverso, il 31. Impone alle università e agli enti pubblici di fornire dati e assistenza all’intelligence italiana. Fornire cioè dati personali, riguardanti il reddito e perfino le opinioni politiche ai servizi segreti. Questo finora era previsto, per legge, solo su base volontaria. Per le opposizioni, che chiedono di ritirare questo articolo, si tratterebbe di una “schedatura di massa”.

La discussione parlamentare

La Lega spinge da mesi, all’interno della maggioranza, per un’approvazione rapida del provvedimento che aveva avuto il via libera del consiglio dei ministri a novembre 2023. Ora il testo, approvato alla Camera a settembre 2024, sarà discusso in senato ed è proprio a Palazzo Madama che potrebbe essere modificato dal centrodestra. Si ipotizzano interventi per modificare alcune coperture finanziarie ma non è escluso un intervento anche su temi specifici: il ddl dovrebbe in questo caso tornare di nuovo alla Camera. L’opposizione considera in toto il ddl Sicurezza una misura da bocciare perché limiterebbe la possibilità di manifestare il proprio dissenso, ma perplessità su alcuni punti (tra cui proprio il divieto di sim ai migranti) erano arrivate anche da fonti vicine al Quirinale.

L'edicola

Il supermarket delle mazzette - In edicola il nuovo numero de L'Espresso

Qualche anticipazione del settimanale, da oggi - venerdì 21 marzo - disponibile in edicola e in app