La commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di mio fratello, David Rossi, ha lavorato con abnegazione, ascoltando decine di testimoni, analizzando foto e filmati e facendo anche simulazioni. Purtroppo, non ha potuto finire il suo lavoro per la caduta del governo. Tuttavia, alcune conclusioni rilevanti sono state raggiunte.
Tre medici legali hanno evidenziato come molte delle ferite riscontrate sul corpo di David siano riconducibili a percosse ricevute all’interno del Mps; si è appurato che ci sono più persone che si affacciano nel vicolo e guardano David morente senza dare l’allarme; si è evidenziato come pm e forze dell’ordine abbiano rovistato nell’ufficio prima che la scientifica fotografasse la scena del crimine (per questo tre pm sono indagati presso la procura di Genova); si è scoperto che esisteva una chiavetta usb contenente un video in cui si vedono due persone che escono da una porta laterale del Mps poco dopo la caduta di David; si è scoperto che quel filmato è stato cancellato nonostante fosse al sicuro nelle mani dei magistrati. Infine, il Ris mediante simulazione al pc ha concluso che la precipitazione è nata da un «atto anticonservativo», leggasi suicidio.
Quest’ultimo punto resta quanto mai controverso in quanto nella conferenza stampa (senza contraddittorio) un ufficiale del Ris ha mostrato solo un cartone animato che simula la caduta: in pratica, David, tenendosi alla sbarra di protezione della finestra si sarebbe lasciato andare nel vuoto di spalle.
Questa ipotesi era stata analizzata e scartata anche dai nostri tecnici in quanto, con quelle modalità, il corpo sarebbe ruotato all’indietro e la caduta risulterebbe ben diversa. La proposta di utilizzare un manichino o meglio uno stuntman che riproducesse le diverse modalità di caduta, è stata discussa diverse volte ma alla fine non presa in considerazione. Al momento, nessuna dimostrazione accettabile di come sia avvenuta la caduta è stata fornita dal Ris: speriamo giunga attraverso i lavori della nuova commissione parlamentare.
Ci sono diversi punti, comunque, che avrebbero dovuto portare all’immediata riapertura dell’inchiesta, in primis le percosse sul corpo e la chiavetta Usb con il filmato cancellato. I magistrati dovrebbero ben sapere che in caso di acquisizione di elementi nuovi e rilevanti si deve procedere a una nuova inchiesta.
Sono mesi ormai che sono state rese note le conclusioni della commissione e niente si muove. Forse sembra normale alla magistratura che si malmeni un importante dirigente del Mps, nel suo ufficio, per cause sconosciute, che si cancellino filmati di cui peraltro si è sempre negata l’esistenza (notare che si è negata l’esistenza anche di qualsiasi altro filmato)?
Bene, allora vi suggerisco io cosa fare per la giustizia, per la famiglia e per gli italiani: riaprite l’inchiesta, cercate chi ha picchiato mio fratello, chi ha cancellato il filmato, e poi facciamo una simulazione della caduta decente e finalmente dopo dieci anni mettiamo fine a questa dolorosa vicenda.
*Autore del libro “David Rossi - I fatti” sulla morte del fratello