La Spagna torna lentamente alla normalità dopo il blackout: "Elettricità ripristinata al 99 per cento"

Re Felipe VI presiede il Consiglio per la sicurezza nazionale straordinario. Sanchez: "Grazie a tutti i cittadini". Riprende la circolazione di treni e metropolitane, ma si indaga ancora sulle cause

Dopo una giornata di caos, con il blackout che ha messo in ginocchio la Spagna e alcuni territori di Portogallo e Francia, oggi - 29 aprile - tutto sembrerebbe essere tornato alla normalità. “Dopo una notte intensa, è stato ripristinato il 99,95 per cento della domanda di energia e il 100 per cento delle sottostazioni della rete di trasmissione”, ha scritto su X il premier Pedro Sanchez, prima di partecipare alle 9 al Consiglio per la sicurezza nazionale, presieduto eccezionalmente da re Felipe VI. È la prima volta che il monarca presiede una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza nazionale alla Moncloa. “Grazie a tutti i cittadini per essere stati ancora una volta un esempio di responsabilità e spirito civico”, ha aggiunto Sanchez.

La situazione in Spagna e Portogallo

Da questa mattina è ripresa normalmente la circolazione ferroviaria in buona parte della Spagna, in particolare da Madrid, Valencia, Murcia, Alicante e Paesi Bassi. La rete metropolitana di Madrid, dopo essere stata chiusa nelle prime ore della mattinata, ha ripreso a circolare alle 8 con l’80 per cento dei treni attivi. Sebbene tutti gli scali aeroportuali spagnoli siano operativi, i gestori consigliano comunque ai passeggeri di controllare lo stato del proprio volo prima di mettersi in viaggio. Ieri il traffico aereo ha subito ritardi e cancellazioni, anche se con un impatto inferiore rispetto a quello temuto, con “soli” 300 voli cancellati sui 6 mila previsti in tutta la Spagna. Tra le attività che riprendono normalmente dopo il blackout, anche il Master 1.000, il torneo internazionale di tennis in corso a Madrid. Anche in Portogallo si torna alla normalità: “Tutte le sottostazioni della rete di trasmissione nazionale sono state ripristinate”, fa sapere il gestore E-Redes, e “possiamo confermare che la rete è completamente stabilizzata”. “Tutti i 6,4 milioni di clienti sono riforniti”, ha sottolineato il governo portoghese in una nota, in cui precisa che “i treni funzionano, gli aeroporti sono operativi” e “l’approvvigionamento di carburante è normalizzato”, così come stabilizzata è la situazione dei servizi sanitari, di sicurezza e di protezione civile. Le metropolitane di Lisbona, chiuse in mattinata, riapriranno gradualmente nel corso della giornata.

Le ipotesi sulle cause del blackout

Al momento non ci sono certezze sulle cause del blackout, ma sembrerebbe escludersi la pista dell’attacco informatico, mentre in un primo momento aveva preso piede l’ipotesi dell’“evento atmosferico straordinario”. Ma l'Agenzia spagnola statale di Metereologia (Amet), in un post sui social ha scritto che "durante la giornata del 28 aprile non è stato rilevato in Spagna nessun fenomeno meteorologico o atmosferico anomalo, nemmeno variazioni brusche delle temperature della nostra rete di stazioni meteorologiche".

 

Quel che si sa è che ieri, alle 12:33, all’improvviso e nel giro di cinque secondi la potenza prodotta dalla rete è scesa di circa 15 gigawatt, circa il doppio di quando producono, insieme, le cinque centrali nucleari spagnole che ieri si sono precauzionalmente fermate. Il calo di produzione ha provocato un’alta richiesta al sistema elettrico europeo, collegato alla Spagna attraverso la Francia, innescandone la disconnessione. E questa disconnessione a sua volta ha portato al collasso tutta la rete. “Non abbiamo informazioni sulle cause del blackout, non scartiamo alcuna ipotesi ma è meglio non fare speculazioni”, ha detto il primo ministro spagnolo, che ha parlato di una “forte oscillazione nel sistema elettrico europeo che ha portato a un’interruzione del flusso nella penisola iberica e nel Sud della Francia”.

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