Le foto segnaletiche di migranti arrestati sul prato della Casa Bianca: l'ultima mossa (mediatica) di Trump

Tutti i manifesti riportano la scritta "ARRESTED" e il reato attribuito: dall'omicidio allo stupro fino allo spaccio di fentanyl. Secondo un funzionario Usa l'obiettivo è far vedere i cartelli dietro ai giornalisti che fanno dirette dalla Casa Bianca

La lotta contro l’immigrazione illegale, per Donald Trump, è anche e soprattutto una battaglia mediatica. L’ultima “trovata” è stata l’affissione di un centinaio di foto segnaletiche di migranti lungo “Pebble Beach”, il vialetto della Casa Bianca da cui le troupe televisive fanno le proprie dirette televisive. Su ognuno dei circa cento poster c’è la scritta “ARRESTED” e, sotto, il reato attribuito: “Omicidio di primo grado”, “abuso sessuale su minore”, “rapimento e stupro”, “distribuzione di fentanyl”, eccetera. Il luogo scelto non è causale: un alto funzionario dell’amministrazione statunitense ha dichiarato ad Axios che l’intento è proprio che i cartelloni siano ben visibili dietro ai giornalisti che trasmettono da quelle postazioni. Non è la prima volta che Trump sceglie di spettacolarizzare la questione, dopo che per le deportazioni delle scorse settimane anche gli account ufficiali della Casa Bianca hanno condiviso video in cui si vedono i migranti fatti salire sugli aerei con catene a mani e piedi.

 

La mossa provocatoria (e disumanizzante) di Trump arriva nella settimana in cui cade il centesimo giorno dal giuramento come presidente degli Stati Uniti. E, mentre tutti i sondaggi registrano un calo di popolarità, il tycoon prova a puntare su uno dei suoi cavalli di battaglia. Il tutto mentre le sue politiche migratorie devono scontrarsi con le ormai tante pronunce della magistratura, che sta provando a mettere un freno di poteri straordinari (e, secondo i giudici, illegittimi) rivendicati dal presidente statunitense in tema d’immigrazione. Ma Trump e i suoi più stretti collaboratori continuano a tirare dritto: venerdì scorso, 25 aprile, una giudice di Milwaukee, Hannah Dugan, è stata arrestata dall’Fbi con l’accusa di aver aiutato un uomo senza permesso di soggiorno a sfuggire all’arresto degli agenti dell’Immigrazione and Customs Enforcement. E a proposito di battaglia mediatica, la foto della giudice in manette è stata pubblicata direttamente dal neodirettore dell’Fbi nominato proprio da Trump, Kash Patel, con un chiaro messaggio: “No one is above the law”, “nessuno è al di sopra della legge”.

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