Era il giorno in cui il Parlamento tedesco, il Bundestag, avrebbe dovuto incoronare il nuovo cancelliere Friedrich Merz. Ma ecco il colpo di scena: il leader della Cdu, nonostante l’accordo siglato nelle scorse settimane con i socialdemocratici dell’Spd e nonostante la presentazione ufficiale della squadra di governo, non è riuscito a ottenere la maggioranza parlamentare. Il tutto di fronte agli occhi di Angela Merkel, presente in Aula tra gli ospiti. Erano necessari 316 voti – la maggioranza ne conta 328 (208 per la Cdu/Csu e 120 per l’Spd), 12 in più di quelli necessari – ma Merz ne ha ottenuti solo 310. Non era mai successo che un cancelliere non venisse eletto al primo voto parlamentare. Tutto da rifare: il Bundestag rivoterà alle 15:15, anche se avrebbe avuto fino a 14 giorni di tempo per rieleggere Merz o per virare, contro ogni pronostico, su un altro nome capace di ottenere la maggioranza assoluta. Prima che politiche, le reazioni sono economiche, con la borsa di Francoforte che scivola al meno 2 per cento dopo la fumata nera del Bundestag.

Cosa succede ora
La Costituzione tedesca prevede una seconda votazione, sempre a maggioranza assoluta e a cui possono partecipare anche altri candidati, entro 14 giorni dal primo turno. Secondo fonti parlamentari citate dalla Bild, i leader dei gruppi parlamentari di maggioranza stanno negoziando per far tornare al voto domani, 6 maggio, anche se il segretario generale della Cdu, Carsten Linnemann sta spingendo per far rivotare già oggi. Qualora neanche in questo caso il Bundestag riesca a eleggere nessuno, per il nuovo cancelliere basterà la maggioranza semplice. Se neanche nella terza votazione non si dovesse raggiungere il 50 per cento più uno dei presenti, il regista diventerebbe il presidente della Repubblica federale, Frank-Walter Steinmeier, che può nominare un nome a capo di un governo di minoranza, oppure procedere allo scioglimento del Bundestag e indire nuove elezioni. Ora, in attesa che si riformi una quadra intorno a Merz, è caccia ai 18 franchi tiratori. Resta da capire se provengano dalle file della Cdu o della Spd.
Afd: "Elezioni anticipate"
Una delle prime a prendere posizioni è stata la leader dell'Afd, Alice Weidel, che ha subito chiesto elezioni anticipate: "Siamo pronti ad assumerci la responsabilità di governo. Merz dovrebbe dimettersi immediatamente e si dovrebbe aprire la strada a nuove elezioni nel nostro Paese". Il partito di estrema destra è stato il secondo più votato alle elezioni dello scorso febbraio e ora, secondo gli ultimi sondaggi, sarebbe in testa alle preferenze degli elettori. Ma negli scorsi giorni, dopo un'indagine durata anni, l'Afd è stato bollato dai servizi segreti come "partito estremista", aprendo la strada a una (improbabile per ora) messa al bando.