Caccia israeliani hanno compiuto diversi raid sull'aeroporto internazionale di Sanaa, capitale dello Yemen. A riferirlo, l'emittente degli Houthi, al Masirah. I bombardamenti sono iniziati dopo poche ore dall'ultimatum dell'esercito israeliano, che ha esortato i residenti ad abbandonare l'area. Tel Aviv ha confermato l'operazione militare. Già ieri sera, 5 maggio, almeno 30 jet avevano bombardato alcune basi degli Houthi al porto di Hodeida, dopo che domenica un razzo lanciato dai ribelli yemeniti ha colpito l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Tutti gli aerei civili sono stati distrutti, secondo quanto riporta Sky News Arabic. "L'aeronautica militare israeliana ha attaccato poco fa e distrutto infrastrutture degli Houthi presso l'aeroporto principale di Sanaa, nello Yemen, provocandone la completa inutilizzabilità. Lo abbiamo messo fuori uso. Questo è avvenuto in seguito al lancio di razzi da parte dell'organizzazione terroristica contro l'aeroporto Ben Gurion", avvenuto domenica 4 maggio. Secondo il portavoce dell'Idf, che ha rilasciato questa dichiarazione, l'aeroporto viene utilizzato dal gruppo yemenita per il trasferimento di armi e miliziani, a fini terroristici.
Gli attacchi israeliani contro gli Houthi si sono concentrati su diversi siti: la centrale elettrica di Haziz, a sud di Sanaa, e una fabbrica di cemento nel governatorato di Amran, a nord della capitale. Solo ieri, 5 maggio, "circa 20 caccia hanno condotto attacchi con 50 munizioni, prendendo di mira decine di obiettivi terroristici appartenenti al regime Houthi lungo la costa yemenita", secondo quanto riportato dall'Idf. Le autorità yemenite hanno fatto che sapere che queste aggressioni hanno provocato la morte di quattro persone, oltre che 39 feriti.