Gli "Scritti" di Leonardo sono opera di un genio del Rinascimento che aveva scavalcato il suo secolo e anticipava il futuro. La grande arte del Quattrocento e del Cinquecento ha però il suo fedele cronista nel fiorentino Giorgio Vasari, autore de "Le vite de' più eccellenti pittori, scultori ed architetti", un libro che si legge ancora con grande diletto e curiosità. Fra il 1530 e il 1580 - gli anni d'oro a cui è dedicato il sesto volume della Letteratura Italiana Einaudi - è un eccezionale fiorire di capolavori soprattutto in poesia.
Le "Satire" e "L'Orlando Furioso" di Ludovico Ariosto, la "Gerusalemme Liberata" e l'"Aminta" di Torquato Tasso, le "Rime" di Gaspara Stampa. In prosa Francesco Guicciardini scrive la "Storia d'Italia", Pietro Aretino il "Ragionamento" e il "Dialogo", Matteo Bandello le "Novelle". Giovanni Della Casa, (che fu anche poeta) scrive il "Galateo", celeberrimo manuale di buone maniere in parte ancora auspicabili, guida al viver civile e al rispetto delle regole, ed insieme esempio di grande letteratura.