Nel 2024 diminuisce l’uso di droghe tra i giovani italiani, ma preoccupano cannabis più potente, Nps e abuso di psicofarmaci. E per la prima volta i morti per cocaina raggiungono quelli per eroina. I dati della relazione al Parlamento

Droghe e giovani: calano i consumi, ma uno su quattro usa psicofarmaci illegali

Cala leggermente il consumo di droghe tra i giovani italiani, ma la notizia non è tutta positiva. Secondo la Relazione annuale al Parlamento 2025 sul fenomeno delle tossicodipendenze (con dati riferiti al 2024), il mondo delle sostanze stupefacenti sta cambiando forma: meno diffusione “classica”, ma minacce nuove e più subdole. Lo confermano i dati dello studio Espad Italia, che ha coinvolto oltre 20 mila studenti tra i 15 e i 19 anni, alla vigilia della Giornata internazionale contro l'abuso e il traffico illecito di droghe, che si celebrerà domani (26 giugno). Nel 2024, quasi 910 mila ragazzi hanno provato almeno una volta una sostanza psicoattiva illegale, e 620 mila ne hanno fatto uso nell’ultimo anno. I numeri sono in lieve calo rispetto al 2023, ma restano alti, soprattutto tra i maschi (28%) rispetto alle femmine (22%).

Psicofarmaci senza ricetta: allarme tra i giovanissimi

Un fenomeno in crescita preoccupante è l’uso di psicofarmaci senza prescrizione. Nel 2024, si stima che oltre mezzo milione di studenti tra 15 e 19 anni abbia fatto uso almeno una volta di queste sostanze. Tra i minorenni, il 12% (180 mila) lo ha fatto solo nell’ultimo anno, con una prevalenza più che doppia tra le ragazze. Si tratta spesso di ansiolitici o antidepressivi assunti per gestire stress, insonnia o disagio emotivo, senza controllo medico.

Cannabis: sempre la più diffusa, ma molto più potente

La cannabis si conferma la droga più usata tra gli studenti. Sebbene il suo consumo sia leggermente diminuito (dal 22% al 21%), resta al centro del fenomeno: è collegata al 77% delle segnalazioni per uso personale e al 37% delle denunce per spaccio. Più preoccupante è il dato sulla potenza della sostanza: l’hashish oggi contiene fino al 29% di Thc (tetraidrocannabinolo), quadruplicato rispetto al 2016. Aumenta così il rischio di effetti collaterali gravi, soprattutto nelle nuove formulazioni come gli oli e i liquidi per sigarette elettroniche.

Cocaina: meno consumata, ma sempre più letale

Se il consumo di cocaina tra i giovani è in calo (dal 2,2% all’1,8%), i danni che provoca sono sempre più evidenti. Nel 2024, il 35% dei decessi per overdose accertati è stato causato da questa sostanza, segnando un record storico. Per la prima volta, i morti per cocaina (80 casi) hanno quasi raggiunto quelli per eroina (81). È anche responsabile del 30% dei ricoveri ospedalieri legati alla droga, e tra i pazienti seguiti dai SerD (Servizio per le dipendenze), quasi uno su quattro ne fa uso regolare. A peggiorare il quadro, l’aumento dei sequestri di crack ad alta concentrazione: alcuni campioni arrivano a contenere il 90% di principio attivo.

Nps e cocaina rosa: il lato oscuro del mercato

Il mercato delle Nuove sostanze psicoattive (Nps) è in continua evoluzione. Nel 2024 ne sono state identificate 79 in circolazione in Italia. Tra le più pericolose, la cosiddetta “cocaina rosa”, un mix di Mdma (3,4-metilenediossimetanfetamina) meglio nota come ecstasy, ketamina e altre sostanze, spesso venduta come alternativa “soft” ma in realtà ad alto rischio. Le Nps rappresentano una minaccia costante perché spesso sfuggono ai controlli e cambiano composizione di continuo, rendendo difficile prevenirne gli effetti.

Gioco d’azzardo e dipendenze digitali: i nuovi rischi

Oltre alle droghe, emergono nuove forme di dipendenza: nel 2024 oltre 1,4 milioni di studenti hanno giocato d’azzardo almeno una volta nell’anno, un dato mai così alto. Anche i videogiochi e l’uso eccessivo di Internet pongono problemi: più di 290 mila minorenni mostrano comportamenti a rischio legati al gaming, e 320 mila hanno sviluppato una relazione problematica con il web, trascurando relazioni e sonno per restare connessi.

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