“Patrizia Toia non è la mia candidata ideale, ho provato senza successo a convincere a candidarsi un'altra figura che ritenevo la migliore per quel ruolo, e questo lo sa anche lei, ma personalmente l'altro candidato in corsa lo trovavo peggio”. Si difende così Elly Schlein, europarlamentare civatiana, responsabile di aver votato come nuovo capo della delegazione PD al Parlamento, Patrizia Toia che affossò la relazione Estrela sull’aborto e contraria al matrimonio egualitario, tutte battaglie che sono diventate con il tempo uno stendardo per l’area civatiana.
Ma non si preoccupa delle critiche l'eurodeputata: “Il ruolo politico l'abbiamo affidato all'unanimità a Gianni Pittella, che in quanto capogruppo, quando i tempi dei dibattiti sono contingentati, parla a nome dei socialisti e democratici tutti. Pittella su questi temi ha posizioni ben più simili alle nostre. La vittoria politica è stata ottenere due settimane fa che io e Daniele Viotti, due persone convinte del matrimonio egualitario (che purtroppo non è ancora la linea del Partito Democratico, visto che il 70 percento degli elettori delle primarie ha votato uno che a riguardo si definisce "timido"), siamo nella LIBE, la commissione che si occupa dei diritti civili al Parlamento europeo. Inoltre insieme ad Alessandra Moretti, anche nella “FEMM” che si occupa appunto di diritti delle donne. Lì porteremo avanti le nostre istanze”.
La stessa difesa viene sostenuta su twitter dall’eurodeputato Daniele Viotti: “Per rispondere, il capo delegazione è un ruolo funzionale, il capogruppo politico è Gianni Pittella le cui posizioni sui diritti sono note”. Una difesa che non convince pienamente la comunità LGBT, Aurelio Mancuso, attivista per i diritti LGBT e presidente di Equality Italia che su twitter risponde: “Il capo delegazione ha anche una funzione politica, non prendiamoci in giro, hai votato omofoba”.
Daniele Viotti dichiara: “Mi sembra che si stia facendo molto rumore per nulla. Le scelte politiche vengono fatte nel gruppo guidato da un laico convinto come Gianni Pittella, nelle commissioni, e in Aula. Sarà in queste sedi che continuerò, come ho sempre fatto, le mie battaglie sui diritti civili. In questi giorni ho lavorato per la soluzione che garantisse la maggiore unità della delegazione che Patrizia Toia è riuscita a rappresentare, anche grazie alla sua grande esperienza acquisita negli anni. Lei stessa sa fin da ora che dovrà garantire la pluralità delle opinioni all'interno della delegazione”