Sostenibilità
21 agosto, 2025L'aumento delle temperature rende più probabili e violenti eventi climatici estremi come piogge torrenziali e ondate di calore
Il caldo estremo non fa sentire la sua morsa solo attraverso le ondate di calore, che in Europa stanno diventando sempre più mortali. I nubifragi violenti, che al Centro-Nord Italia stanno provocando danni e disagi diffusi, non sono casuali né isolati: secondo la comunità scientifica, sono il volto del cambiamento climatico in atto e della “tropicalizzazione” del clima mediterraneo.
Come spiega Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media de iLMeteo.it, l’aumento delle temperature globali favorisce una maggiore evaporazione dei mari e dei laghi. Quando arriva una perturbazione, tutta questa umidità si traduce in piogge torrenziali e concentrate: i cosiddetti nubifragi. Per ogni grado in più di temperatura media, le precipitazioni intense aumentano in media dell’8%. Questo significa che il riscaldamento globale non rende solo più probabili le ondate di calore, ma intensifica anche i fenomeni temporaleschi estremi. Secondo i dati dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), il clima italiano è in mutamento e ha già subito trasformazioni profonde negli ultimi decenni. Tra il 1961 e il 2022, le notti tropicali (temperature minime sopra i 20 °C) sono più che triplicate. Aumentano anche le ondate di calore e le precipitazioni estreme, con eventi più violenti ma meno distribuiti nel tempo: una tendenza che amplifica i rischi idrogeologici e i danni alle infrastrutture e all’agricoltura. È la “tropicalizzazione del clima”: estati sempre più lunghe, notti insolitamente calde, alternanza tra siccità e piogge torrenziali, eventi meteorologici estremi che ricordano quelli tipici delle fasce tropicali.
La responsabilità delle attività umane
Il legame tra le trasformazioni del clima e le emissioni antropiche di gas serra è ormai ben documentato. L’Italia, come il resto del Mediterraneo, è considerata un "hotspot climatico": si riscalda a una velocità superiore alla media globale. Le emissioni derivanti dalla combustione di carbone, petrolio e gas – insieme alla deforestazione e a un modello di sviluppo ad alta intensità energetica – sono le principali responsabili dell’accumulo di gas serra in atmosfera e del conseguente surriscaldamento del pianeta.
Un Paese spaccato in due
Nelle prossime ore il Nord e il Centro Italia saranno ancora interessati da fenomeni temporaleschi intensi, soprattutto tra Nord-Est e regioni tirreniche centrali. Al Sud, invece, il caldo continuerà a crescere con punte fino a 39 °C. Da venerdì il ciclone franco-iberico, responsabile della cosiddetta “burrasca di fine estate”, si sposterà verso i Balcani lasciando instabilità residua, con rovesci e locali grandinate. Entro fine mese, poi, le temperature potrebbero di nuovo toccare i 40 °C in Sicilia, mentre nuove perturbazioni interesseranno il Nord.
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